Santi Cosma e Damiano / Mancoop, venerdì il terzo tentativo di vendita all’asta fallimentare

Attualità Santi Cosma e Damiano

SANTI COSMA E DAMIANO – Manca l’ufficialità ma interessata a prelevare all’asta fallimentare il 22 aprile prossimo l’ex stabilimento Evotape di Santi Cosma e Damiano è una cordata di 32 piccole e medie imprese locali che, occupando quasi 300 persone, hanno dato vita ad una sorta di condominio industriale operando all’interno dell’ex sito indutriale un’eccellente azione di digitalizzazione.

Se ne saprà qualcosa di più entro giovedì quando, alla vigilia del terzo tentativo di vendita, dovranno essere formalizzate le proposte di acquisto presso lo studio dell’avvocato Vincenzo Manciocchi, il curatore nominato dalla sezione fallimentare del Tribunale di Latina per mettere in vendita lo storico sito produttivo prima della Manuli e poi dell’Evotape. Le proposte di vendita, se ci saranno, dovranno essere sostenute dall’anticipo del 10% della base d’asta di due milioni e 531 mila euro. Si tratta della metà del corrispettivo con cui la struttura industriale di via Porto Galeo, fondata dalla famiglia Manuli grazie agli incentivi dell’ex Cassa del mezzogiorno, era stata messa in vendita la prima volta lo scorso per tentare di appianare parte delle incombenze debitorie, 18 milioni di euro, che nell’autunno 2010 provocarono il fallimento dell’Evotape.

L’asta disposta dal Tribunale per il possibile neo acquirente presupporrà il rispetto di un’onerosa condizione economica: la bonifica dello stesso sito industriale che – secondo una perizia dell’avvocato Manciocchi – comporterà successivamente un investimento di circa 4 milioni di euro.

Un’altra incognita, inoltre, è rappresentata dal futuro occupazionale ed economico della Mancoop, la cooperativa che, sorta sulle ceneri del fallimento Evotape, ha impedito dal 2010 la cessazione, almeno sino al 2020 in occasione dell’inizio della pandemia, della storica attività di produzione di materiale adesivi. L’esito dell’asta fallimentare di venerdì è molto atteso perchè la stessa Mancoop ha partecipato nel frattempo ad un bando dell’assessorato alla transizione ecologica della Regione Lazio per la realizzazione di un parco fotovoltaico in un sito che teoricamente potrebbe cambiare proprietà e gestione…