Gaeta / Elezioni2022: veleni e polemiche dopo la presentazione dellla candidatura a sindaco di Sabina Mitrano [VIDEO]

Attualità Gaeta Politica Video

GAETA –  Con un timing oramai ben definito è giunta ai titoli di codi la querelle, tutta gaetana, relativa alla contesa del simbolo del partito Democratico in vista delle elezioni amministrative del 12 giugno prossimo.  Con l’avallo, necessario, della federazione di Latina del Partito a fregiarsi del logo nazionale Dem sarà nel corso della settimana Sabina Mitrano, la candidata a sindaco della coalizione che, composta da “Gaeta Comunità di Valore”, “Una Nuova Stagione” e dal circolo cittadino di Europa Verde, si è presentata domenica mattina presso l’Hotel Mirasole Internatonal.

Il momento clou dell’happening elettorale c’è stato alla fine quando ha salutato la platea un personaggio mitologico della politica gaetana del dopo guerra, Silano Mitrano. E’ il papà della professoressa di lettere, più volte assessore del partito Repubblicano quando i voti dell’”edera” gaetana in proporzione contavano più di quelli della Dc di Damiano Uttaro. Silano, nonostante qualche acciacco dell’età, le ha consegnato, commosso, un omaggio floreale e le lanciato un endorsement molto semplice ed efficace: “Votate Sabina, è la meglio…”. Non poteva essere diversamente…

L’aspirante primo cittadino di Gaeta ha voluto ricordare l’esempio del padre, da quando gestiva la trattoria “La Spera” e aveva coniato uno slogan unico ed irripetibile: “Se vuoi Gaeta come Milano…vota Silano”. “Da mio padre ho imparato l’importanza dei valori dell’impegno, del lavoro e della rettitudine – ha detto Sabina Mitrano nell’intervento video – Di certo, il mio ed il nostro futuro non è in vendita. Non rinnego il mio passato amministrativo ma ora non si torna più indietro. Le nostre braccia sono aperte a chiunque voglia sposare il nostro progetto. E se qui ci sono tanti giovani e alcuni miei ex alunni significa che qualcosa di buono ho fatto. L’alleanza che chiediamo non è con questo o quel partito – e’ stato questo l’unico passaggio riferibile direttamente al Pd – ma con la coscienza dei cittadini. Gaeta non deve diventare più grande ma, modestamente, un po’ migliore”.

La presentazione ufficiale della professoressa è stata quasi calcolata. C’è stata a 48 ore dalla seconda riunione del rinnovato direttivo del Pd di Gaeta quando la maggioranza politica, rappresentata proprio dalla componente di “Nuova Stagione”, ha deciso di …non decidere. In attesa, appunto, della convention elettorale dell’ex assessora alla cultura della prima Giunta di Cosimino Mitrano che ora può chiedere la protezione politica del Pd e, con essa, il suo simbolo. Il direttivo metterà ai voti questa scelta nel corso di questa settimana con un esito scontato, definito Nel corso della riunione di venerdì sera la minoranza Dem, chiaramente posizionata sulla riva opposta rappresentata dall’ex sindaco D’Amante, sperava tanto che il coordinatore Conte mettesse ai voti la proposta del candidato segretario sconfitto Giovanni Di Bernardo di svolgere le primarie, interne al Pd o della coalizione di centro sinistra, per la scelta dell’anti-Cristian Leccese.

Chiaro era stato il comportamento politico di Conte – secondo l’opposizione interna del Pd – di prendere tempo per attendere la presentazione ufficiale della candidatura a sindaco di Sabina Mitrano con uno stratagemma: effettuare un giro esplorativo ‘last minute’ avviando un contatto con la professoressa Mitrano. Ma la melina di Conte è servita a qualcos’altro: verifìcare quale tipo di esito avrebbe avuto la proposta avanzata dalla Mitrano nei confronti delll’ex sindaco Silvio D’Amante. Il ritiro della sua candidatura, sarebbe stata ricompensata, in caso di vittoria elettorale, con la presidenza del consiglio comunale e, in dote, l’attribuzione di almeno due assessorati.

Naturalmente la sortita di Sabina Mitrano è stata definita “assolutamente irricevibile”. La minoranza Dem ha evitato di commentare queste avances per evitare di gettare ulteriore benzina sul fuoco ma l’irritazione è stata tanta quando sono spuntati gli elenchi dei nuovi iscritti al Pd di Gaeta. Nessuno avrebbe immaginato di leggere i nomi di Roberto Nardi, storico dirigente dell’Osservatorio economico e considerato il possessore delle chiavi della cassaforte del potere economico del mitranismo, e della moglie Cristina, la sorella di Eduardo Panzini, il nuovo proprietario del piazzale dell’ex stazione ferroviaria. Si tratta di iscrizioni legittime ma la nuova componente di minoranza del Pd le ha definite inopportune dopo gli strali rivolti per anni alla segreteria politica del partito che, controllata dall’attuale presidente del consiglio comunale Pina Rosato, ha dovuto sempre difendersi dall’accusa di “inquinamento dei pozzi”.

Il capogruppo di “Una nuova stagione”, Emiliano Scinicariello, era regolarmente presente al tavolo della presidenza del Mirasole ed il suo intervento è stato per la prima volta operato senza maschera: “Pensiamo che la candidatura a sindaco di Sabina sia la più competitiva per poter cambiare registro alla città, per poter governare Gaeta in maniera seria. Ho profondo rispetto per le dinamiche che stanno avvenendo nel Partito Democratico – è stato l’unico passaggio di Scinicariello nei confronti degli eventi che stanno atomizzando il suo partito – ma spero di poter sostenere Sabina con l’abito più bello, quello del simbolo del Pd”.

La dichiarazione di Scinicariello è stata l’indiretta replica all’opposizione Dem che, a sua volta, aveva smentito – a suo dire – la ricostruzione della candidata a sindaco di “Gaeta comunità di valore” circa la necessità di svolgere le primarie: “La questione non è mai stata posta dalla professoressa Sabina Mitrano, la quale, in verità, si è sempre sottratta – aveva dichiarato il candidato segretario sconfitto Giovanni Di Bernando – a qualsiasi confronto sul punto ed alla scelta di qualunque ulteriore metodo alternativo. Noi abbiamo avviato un percorso politico analogo e anteriore per la costruzione di un’alternativa alla Amministrazione uscente. Basta chiederlo al consigliere comunale uscente Emiliano Scinicariello: sostenemmo la sua candidatura a Sindaco nel 2017”.

La componente minoritaria dei Dem di Gaeta continua a sostenere poi come sia politicamente anacronistico che Sabina Mitrano debba fregiarsi della copertura del Pd nonostante non sia un’iscritta. Silvio D’Amante, a differenza, lo è e “ormai due anni (a partire dall’ottobre 2020) ha partecipato a formare una compagine che, anche nell’assenza del PD, potesse comunque competere nelle elezioni amministrative del 2022”.

“L’ex sindaco ha ricevuto nel frattempo il sostegno di “altre forze politiche e civiche” (il Movimento 5 stelle, Demos, il Movimento Progressista e Insieme Per Gaeta” e riteniamo che questo lavoro debba avere il suo giusto riconoscimento e debba essere acquisito dal Partito Democratico come un elemento fondamentale per partecipare alla prossima competizione elettorale. Queste forze politiche e civiche – ha ribattuto l’avvocato Giovanni Di Bernardo per conto della minoranza del Pd nel direttivo – sono fortemente interessate a svolgere un percorso unitario al Pd che, invece, deve rivestire un ruolo importante sul territorio e quale punto di forza di qualsiasi coalizione che si riconosca nei suoi valori fondanti senza essere subalterno a nessuna altra forza politica”.

L’avvocato Di Bernardo, in sostanza, aveva auspicato “una tempestiva soluzione affinchè si possa aggiungere forza alla coalizione di centro sinistra. Per farlo è utile e necessario un confronto democratico nel rispetto delle regole che contraddistinguono questo partito e condivise dalle forze politiche che sostengono il candidato D’Amante. Le primarie per noi sono una consacrazione del lavoro svolto da ciascun gruppo per la nascita della coalizione che auspichiamo si possa realizzare e non devono esserne considerate un ostacolo”.

Nel dibattito, serrato, in corso di svolgimento nel Pd ha partecipato, seppur indirettamente, nel fine settimana anche il Movimento Cinque Stelle. L’ha fatto difendendo la “fiducia e la scelta di sostenere il candidato sindaco Silvio D’Amante” e ha pesantemente punzecchiato la stessa Sabina Mitrano.

L’occasione è stata la “sincera preoccupazione” rivolta alle “concrete ambiguità per il risvolto di altre proposte politiche al momento alternative”. In sintesi, i cinque stelle di Gaeta avevano fortemente criticato il chiaro endorsement, mai smentito, dell’ex assessore all’urbanistica della prima Giunta di Cosimino Mitrano, Pasqualino De Simone. L’ex Alleanza Nazionale e poi Forza Italia non parteciperà personalmente alle amministrative del 12 giugno ma ha annunciato che una sua referente sarà candidata al consiglio comunale nella coalizione di Cristian Leccese. Tutto normale tranne che per un secondo aspetto: effettuerà il voto disgiunto, voterà la candidata a sindaco… Sabina Mitrano e non, appunto, Cristian Leccese.

Ecco l’attacco portatole dai grillini vicini a Silvio D’Amante: “Il MoVimento 5 Stelle non avrebbe potuto accettare endorsment pericolosi e difficili da associare ai valori e alle battaglie che abbiamo e porteremo avanti. La dichiarazione di voto disgiunto di un ex componente dell’amministrazione Mitrano, storicamente candidato a destra e incompatibile con il nostro progetto, inoltre, non ha ricevuto smentite da chi si candida in discontinuità dall’attuale amministrazione. Nel caso il MoVimento 5 Stelle avesse scelto un’altra strada oggi non ne farebbe più parte”. 

Erano trascorse alcune ore quando sabato sera l’ex assessore Pasqualino De Simone, pur non venendo mai citato, ha pubblicato un post sul suo profilo facebook che, indirettamente, provocherà un’insanabile frattura a sinistra, quella tanto auspicata da Cristian Leccese e, ancorprima, da Cosimino Mitrano.

La replica ai dirigenti del M5S è stata decisamente velenosa : “Cari 5S (gaetani) i voti, voi, non li avrete né congiunti né disgiunti. Siete stati abituati negli anni a confrontarvi con le elezioni attraverso i videgiochi e le le bambole gonfiabili. Piuttosto che preoccuparvi delle posizioni altrui – ecco l’affondo di De Simone – pensate a costruire una vostra proposta politica dignitosa e struttura”.

Il tempo di mettere in rete questa replica che De Simone ha ricevuto un primo like, un inaspettato ‘cuoricino”. Ad offrirglielo è stata Sabina Mitrano. Da domenica a pranzo è in campo per diventare il nuovo sindaco di Gaeta. Lunedì Silvio D’Amante riunirà i suoi per decidere se sarà della partita. L’ex sindaco non può più tornare indietro, anche pena la sua espulsione dal partito di cui voleva diventare il suo play maker elettorale. Ma tanto.

INTERVENTO Video Sabina Mitrano, candidata a sindaco comune di Gaeta e Emiliano Scinicariello, capogruppo consiliare “Una Nuova stagione”