Formia / Regolamento “bavaglio” accesso agli atti per consiglieri comunali: bloccata l’approvazione

Attualità Top News

FORMIA – Il comune di Formia può fare a meno di tante cose, anche del regolamento che disciplina il diritto di accesso agli atti secondo quanto prescrive il secondo comma dell’articolo 43 del decreto legislativo 267/2000. Alla sua quarta seduta la commissione Affari Generali, che è il sottotitolo di quella alle Attività produttive, ha deciso di “congelare” il varo del nuovo testo che aveva avuto il merito o il demerito – in base ai gusti – di permettere alle minoranze di trasmettere a reti unificate per la prima volta dopo l’esito delle elezioni amministrative dello scorso autunno.

Il forcing portato dai rappresentanti di Prima Formia (Antonio Di Rocco) , del Pd (Luca Magliozzi) , Guardare Oltre (Imma Arnone) e dall’ex sindaco Paola Villa ha costretto venerdì matttina la presidente della commissione, l’imprenditrice balneare Valentina Di Russo, ad alzare bandiera bianca: l’approvazione del nuovo regolamento può attendere in attesa dei dovuti approfondimenti. I minoranze anche nell’ultima seduta – iniziata con quasi 40 minuti di ritardo rispetto all’orario fissato nella convocazione – hanno alzato le barricate contro quello che hanno definito un regolamento bavaglio relativamente alle prescrizioni contenute nell’articolo 9 – dal secondo al sesto comma – nella misura in cui larichiesta di visione ma anche di rilascio degli atti e documenti e delle loro copie , deve essere inviata all’ indirizzo istituzionale dell’ Ente di posta elettronica certificata (pec) “non solo al dirigente del settore competente ma contestualmente anche al Sindaco, quale Titolare del trattamento dei dati personali. Nel caso la richiesta di visione e di rilascio copie di atti e documenti non venga indirizzata contestualmente al Sindaco e al Dirigente del Settore competente, “la richiesta non potrà essere esaminata e i termini per il relativo esame previsti dall’ articolo 10 del presente regolamento restano sospesi fino a quando il consigliere comunale non provveda ad integrare la presentazione della richiesta”.

L’irritazione delle minoranze è stata provocata anche dai tempi, decisamente più dilatati, previsti dal nuovo regolamento per la disciplina del diritto di accesso agli atti da parte de consiglieri comunali di Formia. L’articolo 10 prevede infatti che la richiesta d’accesso è sì esaminata dal Dirigente del Settore competente che provvederà a riscontrarla, salvo il consigliere comunale richiedente non rappresenti con la stessa una particolare e motivata urgenza, entro il termine di 15 giorni dalla data di presentazione. Questo termine può essere prorogato per esigenze organizzative o di carico di lavoro, fermo restando che la richiesta di accesso deve essere riscontrata entro 30 giorni dalla data di presentazione della stessa.

A manifestare alcune riserve procedurali sulla legittimità di questo regolamento è stato nel frattempo anche il segretario generale Alessandro Izzi. Ha contestato in una lettera alla presidente ed avvocato Valentina Di Russo il contenuto dell’articolo12 secondo il quale “il segretario generale, anche quale responsabile della prevenzione della corruzione dell’ente, esercita l’alta vigilanza sul rispetto del presente regolamento”.

L’avvocato Izzi, che non è stato confermato dal neo sindaco di Formia Gianluca Taddeo, ha definito “errato” il contenuto dell’articolo 12. E l’ha spiegato in una lettera trasmessa al sindaco, al presidente del consiglio comunale Pasquale Cardillo Cupo e alla dirigente del settore Attività Produttive Tiziana Livornese: “Non si rinvengono in questa materia elementi e procedimento, almeno in via generale ed astratta, che attengono a fattispecie corruttive, peraltro né individuate né, in qualche modo, individuabili. Appare quindi più corretto fare riferimento ad un’attività di vigilanza da esercitarsi autonomamente dal segretario generale nella funzione di Responsabile della trasparenza”.

Davanti a questo altolà del segretario Izzi, la presidente Di Russo ha deciso di bloccare l’esame del regolamento e, raccogliendo tante istanze delle minoranze, ha garantito che la prossima seduta della commissione Attività produttive del comune si occuperà delle tante emergenze che condizionano negativamente il commercio formiano.