Latina / Tensioni nel carcere di via Aspromonte, la denuncia del sindacato Fns Cisl

Cronaca Latina

LATINA – Attimi di tensione poco dopo le 12.30 di martedì all’interno del carcere di Via Aspromonte a Latina. Secondo la ricostruzione effettuata dalla Fns Cisl attraverso una nota, circa una ventina di detenuti tra italiani, albanesi e magrebini, hanno rifiutato di rientrare all’interno delle loro celle. Un rifiuto a cui sono seguiti momenti concitati con le sezioni del carcere completamente messe in subbuglio con problemi di ordine fronteggiati grazie all’arrivo di altre unità di agenti da altre sedi. La situazione in un’oretta è tornata alla normalità, ma la preoccupazione rime tanta.

Secondo la ricostruzione del sindacato ci sarebbe stata un’aggressione verbale nei confronti del direttore dell’istituto e del comandante della Polizia Penitenziaria, una situazione che – a quanto pare – si ripete con cadenza giornaliera ormai e che nella giornata di lunedì aveva visto un detenuto partire con urgenza dal carcere pontino. Vicende che, secondo la Cisl, sono figlie della situazione al limite che si vive nell’istituto.

Il carcere di Latina infatti è il più sovraffollato d’Italia: ci sono 128 detenuti a fronte di 78 posti massimi, con 111 agenti a lavoro a fronte dell’organico di 132 unità previste, a cui vengono tolte altre 30/40 unità distaccate altrove. “Per la Fns Cisl – afferma il segretario Massimo Costantino – occorre più personale, ma allo stesso tempo, inasprire le pene a quei detenuti che creano situazioni tali da pregiudicare la sicurezza del personale, ponendoli immediatamente in partenza”.