Ventotene / Isola senza benzina da circa dieci giorni, ripercussioni sulla vita dell’intera comunità

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VENTOTENE – Ventotene rischia di fermarsi ed il Covid non c’entra nulla. Da almeno dieci giorni la seconda isola pontina è senza carburante a causa di un contenzioso tra il titolare dell’unico distributore esistente e la società petrolifera, l’Eni, che lo approvvigiona da anni in località “Pietre Tagliate” nella zona sottostante il cimitero. L’isola è rimasta sprovvista di benzina e di gasolio e le ripercussioni non sono tardate ad affiorare.

Si sono bloccati i mezzi di pronto soccorso ma anche le motovedette a disposizione dei presidi locali di Carabinieri, Guardia di Finanza e Guardia Costiera. Sono rimasti in porto anche quei pochi pescherecci che praticano la pesca e i disagi li hanno subiti, nonostante la stagione invernale, anche i titolari delle attività commerciali e alberghiere che, nonostante il periodo, hanno deciso di rimanere aperti. Una vicenda inverosimile che ha provocato il disappunto dell’ex vice sindaco e ora consigliere comunale di opposizione Modesto Sportiello.

A suo dire il sindaco di Ventotene Gerardo Santomauro avrebbe dovuto, davanti a quest’emergenza, assumere una posizione netta, intervenire a muso duro nei confronti della società petrolifera magari sollecitando l’intervento del Prefetto di Latina. Il primo cittadino ha chiarito che il problema c’è stato ma ha avuto una connotazione privatistica di fronte al quale il comune di Ventotene non ha potuto fare molto. Da settimane è in atto un rinnovo contrattuale del rapporto, in scadenza ogni sei mesi, tra il gestore dell’unico impianto di distribuzione dell’isola e la società petrolifera rifornitrice.

Santomauro ha inviato una dura lettera all’Eni facendo rilevare come questo black out stia condizionando la vivibilità e la gestione di importanti settori economici dell’isola. Non è tardata ad arrivare un’importante rassicurazione in base alla quale è previsto l’arrivo tra le giornate di giovedì e venerdì di un rifornimento che, in attesa della risoluzione della controversia tra il gestore e la società petrolifera, possa permettere di far rientrare l’intera emergenza.

Protagonista con le sue denunce penali della nuova inchiesta giudiziaria a causa della quale il sindaco Santomauro è indagato insieme ad altre otto persone per la gestione di alcuni approdi turistici, l’ex vice sindaco Sportiello è un fiume in piena contro l’attuale primo cittadino: “Davanti ad una simile emergenza avrebbe dovuto prendere una posizione, intervenire a muso duro nei confronti della società petrolifera. Un sindaco che avrebbe dovuto allertare la Protezione Civile e chiedere anche l’intervento del Prefetto. Invece il sindaco che ‘non c’è’ pensa ad amministrare via web, collegato ad un computer, lontano dalla realtà quotidiana della nostra bella isola. Sindaco Santomauro lo sa che avrebbe dovuto presentare denuncia nei confronti della società petrolifera per ‘ interruzione di pubblico servizio’? Lo sa che gli oltre 300 isolani sono persone civili, che rispettano la Legge e che meritano di essere rispettate soprattutto da Lei che dovrebbe rappresentarci e tutelarci? La verità, caro sindaco, è sotto gli occhi di tutti: la verità caro sindaco è che lei continua ad essere ‘il sindaco che non c’è’ di un’isola che invece c’è, esiste e che merita di più di un amministratore che pretende di governare attraverso uno schermo”.