Ventotene / Contraversia con il consigliere Sportiello, avviso di garanzia per il sindaco Santomauro e altre otto persone

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VENTOTENE – Pronto a chiarire tutto attraverso una meticolosa ed articolata memoria difensiva o chiedendo di essere interrogato direttamente dal magistrato titolare delle indagini o da un suo delegato.  Il sindaco di Ventotene Gerardo Santomauro prova a mantenere la calma all’indomani della notifica da parte degli agenti della Guardia di Finanza di Finanza della conclusione delle indagini preliminari con cui il sostituto procuratore Marina Marra ed il capo della procura di Cassino Luciano D’Emmanuele gli hanno fatto recapitare un avviso di garanzia con le ipotesi accusatorie di abuso d’ufficio, abuso edilizio e falso in atto pubblico.

Il sindaco notaio è indagato insieme ai vertici della sua amministrazione comunale: i consiglieri di maggioranza Pasquale Bernardo con delega al bilancio, Umberto Matrone, Luciano Nicolella, Ermanno Taliercio, Aurelio Matrone e i funzionari di area presso il Comune Valerio Carlin, dimissionario e responsabile del settore Lavori Pubblici, Francesco Romagnoli responsabile area 3 e 6, Antonina Roda responsabile dell’area finanziaria.

La vicenda investigativa ha riproposto i conflittuali rapporti tra il Sindaco in carica ed il suo ex vice ed assessore ai Traspoti, l’imprenditore del settore portuale Modesto Sportiello. Determinante fu l’apporto elettorale di Sportiello alle amministrative 2017 che si svolsero dopo gli arresti eccellenti della precedente amministrazione comunale che, accusati di aver pilotato l’esito di una serie di appalti sulla seconda isola pontina, sono comparsi – ironia della sorte – giovedì davanti il Tribunale di Cassino nell’ambito di un’udienza in cui è comparso un luogotenente delle Fiamme Gialle che coordinò le indagini.

Sul conto del sindaco Santomauro è stata la stessa Finanza di Formia ed il reparto areonavale di Formia a promuove accertamenti dopo la presentazione di una denuncia presentata dall’avvocato Renato Ciamarra per conto di Sportiello, co-titolare di una concessione demaniale marittima con la quale viene gestita, dal 2005, insieme alla moglie un’avviata attività portuale.

Nella querela Sportiello ha illustrato all’autorità giudiziaria una serie di comportamenti che il sindaco Santomauro ed alcuni componenti della sua Giunta avrebbero messo in atto, finalizzati all’estromissione dello stesso Sportiello di cui è il padre politico. Sportiello era arrivato ad una conclusione: alcuni componenti della Amministrazione comunale avrebbero falsificato alcuni documenti inerenti la sua posizione tributaria nei confronti del Comune.

Insomma Sportiello non avrebbero versato nel corso del tempo svariate decine di mila euro di tributi provocando una situazione di incompatibilità rispetto al ruolo di Consigliere comunale. Sportiello è rimasto al suo posto unitamente ad altri esponenti delle minoranze in ritardo per il pagamento dei tributi comunali. Nel suo atto d’accusa Sportiello ha puntato il dito contro il sindaco Santomauro circa la presunta realizzazione di interventi edilizi privi di autorizzazione da parte di alcuni familiari presso l’albergo di famiglia. E Santomauro non avrebbe preso alcun provvedimento sanzionatorio. Accuse pesanti che per mesi sono state attentamente vagliate e verificate dagli investigatori delle Fiamme gialle che hanno acquisito documenti, effettuati riscontri e ascoltato testimonianze. Sei mesi di indagini serrate che si sono concluse con la richiesta di rinvio a giudizio di nove persone.

Santomauro intende chiarire la sua posizione davanti la Procura e di dimostrare l’estraneità – come ribadisce nell’intervista audio allegata -alle accuse mosse nei loro confronti.

INTERVISTA Audio Gerardo Santomauro, sindaco di Ventotene