Controlli mirati dei Nas su strutture sanitarie in provincia di Latina e Frosinone [VIDEO]

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LATINA – Anche 11 mense di strutture ospedalieri delle province di Latina e Frosinone – sei nella prima e cinque nella seconda – sono state interessate dai mirati controlli dei Nas nell’ambito di una potenziata campagna di prevenzione che su scala nazionale ha visto impegnati oltre 300 militari dei 12 Nuclei Antisofisticazioni e Sanità che hanno coinvolto e ispezionate 119 mense ospedaliere.

Le anomalie non sono tardate ad affiorare e ad evidenziarle sono stati i Carabinieri del Nucleo anti sofisticazione del Comando provinciale di Latina che ad Aprilia hanno contestato ad una locale struttura sanitaria una violazione amministrative, per un importo di 2000 euro, per il mancato rispetto procedure di autocontrollo (HACCP). Guai in vista per quattro analoghe strutture di Latina, Fondi, Sora e Veroli alle quali sono state contestate altrettante violazioni amministrative per la non conformità strutturale individuate nei locali cucina, di lavaggio delle stoviglie, dei bagni e degli spogliatoi per le quali è prevista la sola segnalazione all’ Asl competenti e per l’adozione di prescrizioni finalizzate al ripristino delle condizioni igieniche.

I controlli dei militari, più complessivamente si sono concentrati sul rispetto dei requisiti igienico – sanitari e strutturali dei locali di preparazione dei pasti (in riferimento a locali di lavorazione e cottura, laboratori, depositi alimenti, celle/armadi frigoriferi, locali di somministrazione, servizi igienici, spogliatoi); sulla correttezza della gestione/conservazione degli alimenti e delle procedure di sicurezza alimentare, in relazione anche alla loro tracciabilità e agli aspetti connessi all’etichettatura; della legittimità dell’affidamento in gestione del servizio alla ditta erogatrice e la relativa rispondenza dei menù alla tipologia degli alimenti somministrati; sulla regolare posizione di impiego delle maestranze (possesso della documentazione attestante la frequenza di corsi specifici di formazione e idoneità dell’abbigliamento da lavoro previsto) e, immancabilmente, sugli interventi previsti dalle misure di contenimento alla diffusione pandemica.