Formia / Omicidio Romeo Bondanese, chiesta ed ottenuta una proroga per le indagini

Cronaca Formia

FORMIA – Bisogna ancora attendere per conoscere la verità investigativa sulla morte di Romeo Bondanese, il 17enne studente del liceo scientifico “Enrico Fermi” di Gaeta ucciso il 16 febbraio scorso, la sera di Carnevale, con un solo fendente all’aorta femorale all’incrocio tra via Vitruvio e Ponte Tallini a Formia (Lt) . Il sostituto procuratore Maria Perna nella giornata di mercoledì ha chiesto ed ottenuto dal Gip del Tribunale dei Minorenni una proroga di sei mesi per completare le indagini avviate dal commissariato di Polizia di Formia.

Il quadro indiziario non è ancora chiaro e la Procura ha chiesto che vengano svolti nuovi accertamenti investigativi anche per definire le eventuali responsabilità su un delitto ancora accompagnato da tanti misteri e immancabili polemiche. Il supplemento delle indagini chiesto dalla Procura dei Minorenni potrebbe anche definire i capi di imputazione: al momento sono due, rissa aggravata e omicidio preteritenzionale, nei confronti degli attuali indagati.

Sono complessivamente sei, tutti minorenni: cinque sono originari di Caserta, Casapulla (Ce), Curti (Ce) e Recale (Ce), il sesto è di Formia, Osvaldo Vellozzi, cugino della vittima Romeo che, all’epoca 17enne, lottò per alcuni giorni contro la morte dopo essere stato ferito gravemente. Sul piano investigativo il trattamento della Procura è stato sinora differente: relativamente agli indagati campani quattro (Luca I, Gianluca M., Niko P. e Nicola C., all’epoca dei fatti tutti 16enni e 17enni)sono accusati per rissa, alla stessa stregua del cugino di Romeo, mentre il presunto autore del delitto, un giovane di 17 anni di Casapulla, Camillo B. è indagato per omicidio preteritenzionale.

Il supplemento delle indagini ha provocato un mix di incredulità e di rabbia alla famiglia di Bondanese ma anche di quella di Osvakldo Vellozzi. I rispettivi legali hanno sempre contestato la ricostruzione della Procura dei Minorenni secondo la quale il fendente che ha provocato la morte di Romeo sarebbe stato sferrato al termine di una rissa. I legali sostengono il contrario: solo dopo la coltellata, a causa della quale Romeo è deceduto in pochi minuti, è scoppiata la colluttazione tra la comitiva casertana da una parte, Romeo ed il cugino dall’altra.