Minturno / Elezioni2021, il candidato sindaco Gerardo Stefanelli tra partenze ed arrivi

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MINTURNO – Il sindaco Gerardo Stefanelli non avrebbe immaginato che la fase avviata per la definizione della sua ricandidatura (“Finalmente si parte: e’ sempre una grande responsabilita’ interpretare le speranze e le aspettative di tanti amici e concittadini. Facciamo grande Minturno, facciamolo insieme”) e per quella di suoi alcuni fedelissimi al consiglio – i primi ad apporre la loro firma sui modelli elettorali sono stati gli assessori Elisa Venturo e Daniele Sparagna e per conto della maggioranza uscente i luogotenenti Giuseppe Pensiero e Gennaro Orlandi – fosse guastata dal contenuto di una Pec che quanto prima – e l’ha ammesso – doveva arrivare

E’ stata notificata la vigilia di Ferragosto dall’ormai ex delegato allo sport del comune, Angelo Graziano. In poche ore ha rassegnato le sue dimissioni dall’incarico per approdare dall’altra parte della barricata: la coalizione che, formata da Fratelli d’Italia e da “Minturno Libera”, candida a sindaco l’avvocato Pino D’Amici per tentare di interrompere l’azione amministrativa dell’unico sindaco Renziano della provincia di Latina.

Il gesto di Graziano è stato commentato da Stefanelli con un’invidiabile calma olimpica con il chiaro intento di non caricare (più di tanto) di significati politici l’iniziativa promossa dallo schieramento avverso. Ma il rammarico c’è stato. Stefanelli, alla distanza, ha voluto ricorrere all’ironia per commentare un divorzio che di fatto era nell’aria: “Mi dispiace che Angelo non sia riuscito a dimostrate tutte le sue potenzialità e a concretizzare il suo entusiasmo con cui aveva accettato nel 2016 l’incarico. Di certo l’emergenza pandemica ha influito tanto e ha provocato un impatto devastante per l’intero settore. Gli faccio, comunque, i miei migliori auguri per il suo futuro impegno all’intero dei Fratelli d’Italia”.

“Mister Uefa della categoria C” per conto della federcalcio italiana, Graziano da tempo e, ancor prima dell’inizio del lockdown, era scomparso, tuttavia, dai radar della vita amministrativa del comune di Minturno e Stefanelli l’aveva capito.

Lo stesso dimissionario delegato allo sport ora lo precisa nero su bianco: “La mia decisione di aderire a Fratelli d’Italia è la naturale conseguenza del mio percorso avviato da sempre nelle fila del centrodestra. A questo si aggiunge l’amicizia e la stima nei confronti del coordinatore cittadino Vincenzo Fedele al quale sono legato da tanto tempo avendo in passato amministrato al suo fianco”.

Insomma questo proselitismo last minute è stato promosso dal coordinatore minturnese di Fdi. A Stefanelli, a conoscenza di quest’azione di disturbo, non è andata giù un’accusa che Graziano, più o meno velatamente, gli ha rivolto abbandonato l’amministrazione di cui faceva parte a pochi giorni dalla scadenza del suo mandato operativo: “Ho deciso di sostenere il candidato sindaco Pino D’amici per poter contribuire effettivamente alla realizzazione di politiche che portino un pieno sviluppo del nostro territorio.”

Che Stefanelli avesse capito che questo atto d’accusa fosse rivolto alla sua persona l’ha rimarcato passando ai raggi x le dichiarazioni di un altro dirigente Fdi che ha contribuito a formalizzare questo nuovo arrivo. Il vice segretario regionale di Fdi, il castelfortese d’origine e latinense d’adozione Enrico Tiero: “Con l’ingresso di Angelo Graziano il partito trova un amministratore giovane, competente e sempre disponibile ad ascoltare e risolvere i problemi dei cittadini, qualità che ha potuto esprimere pienamente con l’amministrazione uscente”

Sarà vero? Dagli ambienti della maggioranza Stefanelli affiora un’altra verità che, se verificata, costituirà un’ulteriore dose di benzina pronta ad alimentare l’incendio del dibattito pre elettorale. Graziano avrebbe avanzato ambizioni assessorili rimaste tali per il disco rosso apposto da Stefanelli semplicemente perché il suo delegato allo sport non aveva affrontato con successo la verifica elettorale con la sua personale candidatura al consiglio comunale nel 2016.

Ma la rappresaglia di Stefanelli è appena iniziata. Il sindaco di Minturno ha incassato il sostegno di due ‘mister preferenze’ della vita amministrativa minturnese degli ultimi trent’anni.

Si tratta di Gianfranco Colacicco e dell’ex dirigente del comitato regionale della Figc Pino Russo, a Minturno, quest’ultimo, da sempre tra i votati alla testa del movimento civico “Tradizioni e valori” per essere un medico mutualista. Non saranno protagonisti in prima persona nella prossima campagna elettorale ma lo faranno attraverso i rispettivi figli, Antonio e Eugenio, quest’ultimo dirigente della Figc.

Ma il ‘sogno’ elettorale di Stefanelli resta un dirigente di primissimo piano di Fdi che siede all’opposizione tra i banchi dell’opposizione. E’ Tommaso Iossa nei confronti del quale Stefanelli utilizza ogni giorno parole piene di miele. Le ha messe nei giorni scorsi in risalto con un post anche anche sulla sua pagina facebook: “Il consigliere comunale di minoranza Tommaso Iossa, nel ricordare l’impegno da Lui profuso, rivendica di aver presentato proposte che sono state poi accolte dall’amministrazione comunale. Queste parole rendono chiaro il clima politico e amministrativo che siamo riusciti, tutti insieme, a costruire in questi anni. Un clima in cui a tutti è stato consentito di poter contribuire, con le proprie idee, alla crescita della città. Il Consigliere Iossa, tra l’altro, attraverso la sua attività costante e propositiva, sempre rispettosa delle persone e delle Istituzioni, si è guadagnato, oltre la mia stima personale, il rispetto e la considerazione di tutto il Consiglio comunale di Minturno . Le città hanno bisogno anche di concordia e collaborazione per svilupparsi”

Il contrattacco di Stefanelli scaturisce, poi, da un estremo tentativo operato dal coordinatore comunale di Fdi di Minturno Fedele di ottenere il ritiro della candidatura a sindacoi della Lega Massimo Moni. “Andiamo avanti….al ballottaggio vediamo chi ci arriva” avrebbe risposto l’ex consigliere regionale e ora dominus del carroccio minturnese Romolo Del Balzo e anche l’ex sindaco Paolo Graziano, un tempo, quest’ultimo, procacciatore di voti per Fedele quando militavano entrambi in Forza Italia ma nella componente guidata dall’attuale sindaco di Sperlonga ed ex presidente della provincia di Latina Armando Cusani

Quello di Fdi è stato un estremo tentativo per evitare la rottura all’interno del centro destra che alle amministrative di Minturno si presenta, almeno in una primissima battuta, diviso in tre spezzoni: Forza Italia dell’avvocato Massimo Signore con “Idee e legalità” già componente della squadra elettorale di Stefanelli (che attende solo l’okay del Pd simile ormai ad uno spezzatino), la Lega con una proposta autonoma sulla sfida di Moni ma con il sostegno dell’ex sindaco azzurro Ariside Galasso e,appunto, Fdi che ha concluso soltanto con la civica di “Minturno Libera”. Può bastare per approdare al ballottaggio con una sufficiente dose di competitività? La presentazione delle liste entro le ore 12 del 4 settembre tenterà di sciogliere tutti gli attuali nodi.

16/08/2021 Saverio