Operazione “Il Tempio”: otto misure cautelari per spaccio di droga tra Priverno e Sezze

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PRIVERNO / SEZZE – E’ scattata all’alba di questa mattina l’operazione “Il Tempio” che ha portato all’esecuzione di otto misure cautelari  – quattro arresti e quattro obblighi di firma tutti residenti tra Priverno e Sezze  – emesse dal Gip di Latina Mario Bortone per spaccio di hashish e cocaina. Tutto è partito da una perquisizione svolta dagli agenti della Squadra Mobile in un ristorante sui monti Lepini, dove furono trovati 350mila euro in contanti giustificati come risparmi derivanti dall’attività di ristorzione. 
In realtà i successivi approfondimenti d’indagine dei Sostituti  Procuratori Giuseppe Miliano e Valentina Giammaria, nonchè il Procuratore aggiunto Carlo Lasperanza hanno svelato il coinvolgimento in un vasto traffico di droga. Un primo indizio in tal senso è stato lo stretto legame tra gli indagati ed un uomo che, un mese dopo la perquisizione, è stato trovato in possesso di 23 grami di cocaina, dimostrando dunque come gli indagati fossero in grado di procurarsi quantità significative di sostanza stupefacente sull’asse Roma-Napoli.
Per farlo – le indagini della Squadra Mobile, diretta dal Vice Questore Aggiunto Giuseppe Pontecorvo –   hanno evidenziato che gli stessi utilizzassero autovetture dotate di sistemi meccanici occulti in grado di nascondere la droga, nonché telefoni muniti di speciali software per lo scambio di messaggi criptati.  Nel gennaio dello scorso anno, ad esempio, una delle autovetture fu ritirato da un 29enne, oggi tra gli indagati, ad Amsterdam dove era stata precedentemente inviata affinchè fossero apportate le modifiche necessarie ad ottenere due vani per il trasporto dello stupefacente.
Durante le indagini, svolte con il supporto di attività di natura tecnica ed ambientale, è stato possibile effettuare diverse perquisizioni, numerosi “recuperi” e sequestri di droga – pari a circa quattro chili di cocaina e quattro chili di hascish – quattro arresti in flagranza di reato oltre al rinvenimento di due pistole con matricola abrasa. Inoltre, dall’attività investigativa è emerso che il sodalizio sgominato quest’oggi era in grado di ottenere da un chilo di cocaina pura circa 12.000 dosi – del costo medio di circa 50 € ognuna – pronte per lo spaccio.