Formia / Il Comune chiede un’anticipazione di cassa di 6 milioni di euro

Formia Politica

FORMIA – Per far fronte al crollo, oscillante tra il 20 ed il 30% complessivamente, delle entrate tributarie il Comune di Formia ha dovuto fare ricorso ad un’anticipazione di cassa di 6 milioni di euro per la quale dovrà sobbarcarsi l’onere di riconoscere anche 110 mila euro di interessi. E’ il quadro desolante in cui si trovano le casse del comune che, commissariato per la seconda volta nel giro di tre volte, ha dovuto constatare come tante previsioni nel bilancio 2020 siano state disattese nel corso dell’ultimo anno.

Il Covid ha inciso tantissimo ma hanno influito anche scelte gestionali sbagliate ed una pioggia di debiti e pignoramenti diventati nel frattempo esecutivi. Il commissario Prefettizio Silvana Tizzano ha scattato questa fotografia dopo aver approvato, con i poteri della Giunta e del consiglio, il rendiconto dell’esercizio finanziario 2002. Non sono state rispettare le previsioni per quanto riguarda l’entrate derivanti dalla Tari, dalla Tosap, dalla tassa di soggiorno e da quella per la pubblicità quando il peggio deve ancora venire.

Nel prossimo bilancio di previsione con il riconoscimento della prima rata sarà avviata la rateizzazione di un disavanzo accumulato nelle ultime gestioni di bilancio: si tratta di un buco di 12 milioni che il comune di Formia ha deciso ha spalmato nei prossimi 15 anni. I creditori continuano a bussare alle porte del comune di Formia e la dottoressa Tizzano ha ricordato come siano stati riconosciuti con l’approvazione del rendiconto 172 milioni di debiti fuori bilancio e 450mila euro per utenze non pagate nell’ultimo anno.