Elezioni a Formia, Fratelli d’Italia sceglie Gianluca Taddeo come candidato a sindaco

Formia Politica

FORMIA – Un nodo, in piedi da mesi, l’ha definitivamente sbrogliato Fratelli d’Italia di Formia. Sabato mattina presso il Grande Albergo Miramare, su richiesta del portavoce Giovanni Valerio, si è dato appuntamento il popolo Meloniano di Formia per avviare una discussione interna e tracciare la migliore rotta elettorale da seguire alle amministrative di autunno. Mancava l’ufficialità ed è arrivata: Fdi ha deciso all’unanimità di appoggiare la candidatura a sindaco di Forza Italia di Gianluca “Mister Preferenze” Taddeo. Gli appelli all’unità del centrodestra non hanno sortito gli effetti sperati e quella di Fratelli d’Italia è stata una scelta inevitabile dopo la decisione della Lega di “non ripetere gli stessi errori” delle amministrative Fondi e di Terracina dello scorso settembre.

Il carroccio con l’imprimatur sabato scorso del sottosegretario al Mef Claudio Durigon ha ormai effettuato una convergenza piena su La Mura che attende ora solo l’adesione ufficiale dell’ex sindaco Dem Bartolomeo e della parte di Pd che intende seguirlo. Duro è stato l’atto d’accusa formulato nei confronti delle “fughe in avanti” della Lega che ha chiuso, o almeno in teoria avrebbe chiuso, una coalizione con parte del centrosinistra, il suo esponente principale, ovvero l’ex Sindaco Sandro Bartolomeo, e gruppi che hanno fatto parte della fallimentare amministrazione Villa per poi tradirla. Questo stato di cose, nonostante i ripetuti inviti di FdI all’unità del centro destra, ha condotto oggi il gruppo ad esprimere la propria preferenza, espressa liberamente con un voto democratico tra i candidati Amato La Mura, Gianfranco Conte e Gianluca Taddeo. Il Gruppo ha indicato all’unanimità di sostenere il progetto di Gianluca Taddeo, risultato che sarà inviato all’attenzione e dei vertici Provinciali e Regionali, che nonostante le divisioni evidenziate lavora sempre per provare a ricompattare l’area del centro destra sia nella nostra città che nella nostra Provincia”.

L’assemblea di Fratelli d’Italia ha sancito di fatto la conclusione di quel coordinamento istituzionalizzato lo scorso autunno con Gianfranco Conte di Formia con te proprio presso il Grande Albergo Miramare. Fdi di Formia ha raccolto e condiviso le indicazioni del partito a livello provinciale di consolidare l’asse con Forza Italia che propone alla carica a primo cittadino il suo miglior elemento. Almeno a livello elettorale negli ultimi 13 anni.

Gianfranco Conte, abbastanza irato, ha affidato al suo portavoce Kevin Pimpinella il suo severissimo commento. Attacca Fdi che definisce “incoerente”: “Vi ricordo che tutto il direttivo di Fratelli d’Italia è nel comitato di Rinascimento Formiano per Gianfranco conte sindaco …. capisco che siete legati a logiche di potere …. quindi siete le ultime persone che si possono guardare in faccia”. La Replica dell’ex consigliere comunale e provinciale Pasquale Cardillo Cupo è stata finalizzata ad attutire il colpo:” Oggi è la prima volta che il partito ha annunciato ufficialmente la sua decisione. Fino ad oggi abbiamo interloquito molto con Gianfranco e per lui abbiamo grande rispetto, ma oggi il partito ha preso questa decisione e deve essere rispettata. Io per prima cosa l’ho personalmente comunicata ai diretti interessati ed ai Segretari dei partiti, con i quali continuiamo ad avere rapporti di grande cordialità e collaborazione. Capisco che Tu possa non essere d’accordo – ha concluso rivolgendosi a Pimpinella l’avvocato Cardillo Cupo.

Gianfranco Conte aveva messo nel conto questa scelta di Fdi e, nonostante questa ormai nota situazione di solitudine politica, ha deciso di andare avanti. E considera la stella polare della sua riconfermata sfida elettorale il programma elettorale: “Un candidato Sindaco deve essere scelto dai cittadini valutando il “Progetto di città”, e su questo tema ci piacerebbe confrontarci con gli altri schieramenti per poter dimostrare concretamente che i “programmi elettorali” che verranno presentati sono al 90% vuoti di contenuti e i pochi contenuti sono derubricabili a mero slogan.