Bitcoin: ecco perché potrebbe diventare la moneta del commercio internazionale

Economia

ECONOMIA – Si tratta della criptovaluta, ovvero la moneta virtuale più nota tra i trader: è il Bitcoin. Durante l’anno corrente, è molto probabile che diventi la prima moneta utilizzata per il commercio di tipo internazionale, visto il valore acquisito negli ultimi anni. Nonostante le ovvie oscillazioni di mercato, infatti, il Bitcoin si è guadagnato un potere d’acquisto tale che persino la Tesla, produttrice statunitense di veicoli elettrici, ha accettato di essere pagata con questa criptovaluta facendo, di fatto, da apripista.

Anche se la situazione è ancora in divenire, le prospettive appaiono piuttosto chiare e di sicuro chi decida di fare investimenti ora potrebbe anche avere sorprese positive col passare del tempo. A tale scopo, così come anche per altre strategie di trading, sarà sufficiente consultare la guida per investire in Bitcoin presente sul portale Criptovalute24.com, dove professionisti del settore realizzano contenuti volti a sensibilizzare i traders verso il funzionamento e l’utilizzo delle monete virtuali.

Cos’è il Bitcoin

Come già accennato, si tratta di una criptovaluta, la quale non ha una corrispondenza fisica e che consente operazioni a zero commissioni. Una volta effettuata una qualsiasi transazione, però, non è più possibile modificarla ed è anche per questo che sono previsti livelli di sicurezza altissimi. Tutte le informazioni riguardanti il Bitcoin sono racchiuse in un database denominato blockchain e sono crittografate da un sistema di password che rende praticamente impossibili i tentativi di qualsiasi hacker.

Nonostante tutto, è sempre opportuno fare trading e investire su portali seri e professionali, ove i broker siano regolarmente certificati dalla Cysec o altri organi ufficiali. Solo così si avrà la certezza di operare nel pieno rispetto della legge e senza rischiare di cadere vittima di truffe. Naturalmente, come per tutte le operazioni di trading, anche quelle effettuate con il Bitcoin non sono comunque scevre dal rischio, ma esistono strategie che possono, al contrario, portare anche delle soddisfazioni.

Come si può investire in Bitcoin

Il metodo tra i più gettonati in assoluto è quello dei CFD, acronimo di Contratti per Differenza. Si tratta di una tipologia d’investimento regolamentata e vigilata dalla CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa), quindi sono persino presenti dei fondi di garanzia qualora i portali dedicati al trading dovessero affrontare perdite o problematiche di qualsiasi tipo. L’asset di base è, per l’appunto, il Bitcoin e occorrerà stabilire se, entro un certo lasso di tempo, assumerà la posizione long, ovvero aumenterà il proprio valore, oppure quella short, con un’inversione di tendenza. In alcuni casi è anche possibile sfruttare il cosiddetto effetto leva, ovvero si vendono o si acquistano Bitcoin per valori superiori a quelli del capitale che si possiede.

In generale, su un portale certificato vi saranno innanzitutto le informazioni rigorosamente aggiornate rispetto all’andamento di questa moneta per poter guidare i trader alle mosse corrette da fare. Non solo, ma per i neofiti, oltre alla guida iniziale (che può essere proposta in formato PDF, quale videocorso o persino webinar) si propongono anche i conti DEMO, ovvero virtuali. Come in una palestra, si può fare pratica e allenarsi letteralmente a svolgere operazioni di trading: si tratta di una modalità spesso prescelta anche da investitori più esperti, magari per sondare nuovi terreni.

Ma una delle scelte che si può rivelare davvero vincente anche per chi si affacci per la prima volta nel mondo del Bitcoin, può essere quella di fare il copytrading: consiste nell’individuare uno o più popular investors, di solito chiaramente suggeriti nei portali e copiarne i movimenti di trading. Si aumentano così le possibilità di successo, visto che si vanno a emulare trader che hanno già avuto risultati soddisfacenti: per mezzo di una semplice impostazione del programma, tra l’altro, non occorre neanche intervenire perché tutto si svolgerà automaticamente.