Covid-19, il virus è diffuso nella provincia di Latina. Il commento del direttore generale Asl Giorgio Casati

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LATINA – La consolazione è di natura numerica. Sono state 29 le nuove positività al Covid 19 censite dall’Asl di Latina nelle ultime 24 ore, lo stesso numero di casi registrato dalla stessa autorità sanitaria nella giornata precedente. Un pareggio che non deve far esultare perché la situazione è diventata critica nel momento in cui la Regione Lazio con il presidente Nicola Zingaretti con una nuova e discussa ordinanza ha dovuto fissare alcune restrizioni soprattutto per il commercio ed il settore della ristorazione limitatamente al territorio della provincia di Latina per le prossime due settimane. La criticità territoriale che ora desta qualche preoccupazione è quella di Terracina con sette positività – alcune sono collegate alla chiusura giovedì degli uffici della Capitaneria di Porto di Gaeta – seguita da Aprilia, Latina e Gaeta con 6, da Formia con 2 e, inoltre, da Cori e Pontinia con una. Due delle sette positività di Terracina sono state ufficializzate all’interno dell’istituto commerciale “Arturo Bianchini” e due classi rimarranno isolate sino al 17 ottobre.

Altri dati non ammettono distrazioni di sorta: nella provincia di Latina ci sono 839 contagiati, di questi 740 sono le persone curate a casa, mentre sono 99 i pazienti ricoverati tra il Goretti di Latina e le altre strutture Covid del Lazio. Che la situazione sanitaria sia stata sul punto di sfuggire di mano l’ha evidenziato anche il direttore generale dell’Asl di Latina Giorgio Casati: “Su base provinciale, infatti, la prevalenza dei casi attivi è quasi pari al 14 per 10.000 abitanti. Se si osserva la distribuzione dei casi per singolo Comune, ben 14 hanno superato abbondantemente la soglia di attenzione, fissata in 10 casi attivi per 10.000 abitanti, e altri 4 si avvicinano a questo parametro.”. Insomma il Covid 19 è estremamente diffuso in tutta la Provincia che, definita un “sistema aperto”, deve pertanto essere considerata come un’entità unitaria sulla quale intervenire anche allo scopo di preservare il più possibile le realtà con situazioni meno significative. I cluster sinora accertati, poi, hanno avuto un carattere lavorativo o sono stati legati a feste organizzate a seguito di cerimonie, dove i soggetti interessati provengono da Comuni diversi e anche distanti fra loro.

L’Asl, infine, è preoccupata che possa esserci un incremento ulteriore dei contagi in prospettiva dell’arrivo dell’autunno e dell’inverno. L’inevitabile insorgere delle malattie di stagione, con particolare riferimento all’influenza, potrebbe contribuire a prefigurare o uno scenario certamente non semplice da affrontare in un contesto territoriale dove il Covid 19 – ha aggiunto Casati – risultasse ancora diffuso con le caratteristiche attuali. “È al solo scopo di evitare l’adozione di misure più stringenti, in ipotesi anche la riproposizione di un periodo di lockdown che tutti noi vogliamo scongiurare, che oggi si rende necessaria l’adozione di misure restrittive su tutto il territorio provinciale. L’insieme delle misure adottate è volto a ridurre i contatti sociali, per un periodo di tempo limitato, impattando prevalentemente sui luoghi e/o i momenti in cui si creano situazioni di aggregazione nelle quali, per le persone, risulta difficile mantenere i comportamenti idonei per prevenire il contagio (uso continuativo e corretto della mascherina, lavaggio frequente delle mani e distanziamento sociale). Si tratta di un sacrificio che impatta prevalentemente su alcune categorie sociali e tipologie di esercizi che, tuttavia, non deve essere letto in termini negativi laddove saranno in grado di evitare provvedimenti di natura più restrittiva”.

“È chiaro che, ancora una volta, siamo tutti posti di fronte ad una battaglia che si vince solo restando uniti – ha concluso il direttore generale dell’Asl pontina – Le misure, da sole, non possono essere efficaci se non accompagnate da comportamenti responsabili. Questi quattordici giorni sono decisivi al fine di ridurre l’incidenza giornaliera dei nuovi casi obiettivo, quest’ultimo, che riguarda tutta la collettività. Ci siamo già riusciti una volta, ce la faremo anche in questa.”