Terme di Suio, la Regione Lazio non annulla la tassa mineraria: la delusione degli operatori

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CASTELFORTE – Moltissimi stabilimenti termali nel comprensorio di Suio a Castelforte non apriranno quest’anno i battenti. Lo annuncia, tra le righe, Dalida Santamaria, la presidente della Federazione Operatori di SuioTerme, che in una dura lettera al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti stigmatizza il mancato annullamento da parte degli uffici regionali dell’aumentata tassa di concessione mineraria che, denominata “Diritto proporzionale annuo anticipato”, è stata soltanto posticipata di alcune settimane, al 31 luglio prossimo.

Per la presidente Santamaria il contenuto della delibera di Giunta regionale numero 269 del 15 maggio scorso non “soddisfa in nessun modo le molteplici fatte pervenire dalle azienda termali di Suio attraverso Federteme di Confindustria”. Molti complessi e stabilimenti termali di Suio non hanno aperto più aperto battenti dopo l’emergenza Coronavirus e, dopo il danno, si è aggiunta la beffa rappresentata dalla tassa di concessione mineraria che la stessa Regione per il 2020 aveva quasi raddoppiato rispetto al 2019. La presidente Santamaria aveva chiesto una moratoria almeno per quest’anno ma l’istanza non è stata accolta dalla Regione. La sospensione del pagamento di poche settimane “non è di nessun aiuto per il comparto” alla luce del fatto che prima ancora della delibera 269 era possibile chiedere alla Regione la rateizzazione dei pagamenti previsti.

La presidente della “Fost” ha rinnovato la richiesta perché “venga abolito, quantomeno per l’annualità in corso, il previsto e richiesto aumento indiscriminato di oltre il 90%dei canoni versati per l’anno 2019. Il provvedimento, oltre a non essere in linea con l’importo dei periodici aggiornamenti operati per legge, è sicuramente, inopportuno se si tiene conto dell’attuale situazione in cui oggi le aziende si trovano ad operare, a causa dell’emergenza Covid-19. La stagione 2020 che si sta presentando, per oggettive difficoltà derivanti dall’emergenza, è di fatto pregiudicata, costringendo, sin da ora, molte aziende termali – ha concluso la presidente Dalida Santamaria – a valutare se ci siano i presupposti per riaprire le proprie strutture.

Deluso è anche uno dei puoi attivi e apprezzati operatori del settore, Paolo Migliorato, patron delle Terme Vescine di Suio: “Il sindaco di Castelforte Giancarlo Cardillo aveva scritto diverse lettere alla Regione, poi trasformati in puntuali comunicati stampa, che le nostre istanze sarebbero state accolte e esaudite dalla Giunta Zingaretti. Il pagamento della tassa regionale di fatto è stata raddoppiata rispetto agli anni precedenti. Non solo non è stata annullata (almeno per questo anno) ma neanche portata agli importi precedenti, slittare i pagamenti di qualche mese non è il massimo delle aspettative. Il risultato delle promesse del comune di Castelforte – anche se la cosa non può apparire di facile gradimento si può sintetizzare in una sola ed unica parola: niente”.