Formia Rifiuti Zero, la Guardia di Finanza negli uffici della società per acquisire documenti

Cronaca Formia

FORMIA – Che gli “007” del gruppo di Formia della Guardia di Finanza comincino a frequentare a cadenza periodica la sede, in Via Santa Maria Cerquito, in località ex Enaoli, della Formia Rifiuti Zero, la società municipalizzata che si occupa del ciclo dei rifiuti in città e a Ventotene le conferme, ormai, arrivano dai vertici della stessa Frz. Le sfumature, nella forma e nella sostanza, sono tipiche di coloro che al momento si trovano al comando della società municipalizzata che il 1 maggio scorso ha festeggiato il suo quinto compleanno di vita, l’amministratore unico Raphael Rossi e il neo direttore Raffaele Rizzo. Hanno entrambi lo stesso nome ma ormai sono diventate due rette che sullo stesso piano non si sono mai incontrate e, forse, sino a quando sarà materialmente possibile, non lo faranno mai perché troppi diversi per formazione dirigenziale ed imprenditoriale e soprattutto per carattere.

I due hanno confermato quanto abbiamo appreso da ristrette fonti legali e amministrative del Comune di Formia, il “papà” della Frz: la Guardia di Finanza ieri mattina è andata in località ex Enaoli e ha voluto parlare con la responsabile amministrativa che – secondo è trapelato – ha detto quello che materialmente sapeva in base alle carte che quotidianamente maneggia. Raphael Rossi, da Livorno, dove da pochi mesi coordina l’attività della locale società municipalizzata ha confermato l’arrivo dei finanzieri e ha sostenuto che l’attività in corso sia di tipo “conoscitivo”. Insomma gli inquirenti non hanno avuto alcun mandato da parte dell’autorità giudiziaria ma, prima di averlo ufficialmente, stanno operando sulla scorta di una segnalazione, forse una querela, formalizzata a livello locale. A scrivere potrebbe essere stato il neo direttore Raffaele Rizzo che con l’amministrazione comunale intrattiene, se non ottimi, ma buoni rapporti? L’interessato, interpellato, ha detto a fatica due cose: “Qualcosa da me lo saprà tra qualche settimana ma non riguarda la mia direzione ma quella pregressa”.

Se questa è stata una risposta alla “Massimo Catalano”, l’interessamento della Finanza sui conti della Formia Rifiuti Zero arriva in una fase cruciale, forse determinante,per il futuro della società municipalizzata fortemente voluto dalla quarta ed ultima Giunta di centro sinistra. Nei giorni scorsi il sindaco Paola Villa ha formalizzato con un decreto la nascita di una commissione che dovrà valutare i curricula dei 14 pretendenti alla carica di amministratore unico, tra cui quello, pesante, di Raphael Rossi. Questo organismo ha fatto arrabbiare non poco il Pd e la Lega perché, in base all’avviso pubblico con cui era stata indetta a dicembre la selezione, la decisione finale spetterà solo ad una persona,al sindaco di Formia PaolaVilla. Insomma la nomina del neo amministratore unico sarà solo ed esclusivamente politica. La maggioranza civica che sostiene la professoressa di scienze naturali è divisa tra coloro che vorrebbero Rossi alla porta e altri (di area di centrosinistra) che opterebbero per la conferma del manager torinese che, presentando il suo pesantissimo curriculum vitae, è arrivato a parafrasare una battuta: “Dovranno camminare sul mio cadavere”.

La nomina del nuovo amministratore della Frz potrebbe essere condizionata dall’indagine appena avviata dalle Fiamme Gialle o da un’altra, molto interna, del socio di maggioranza della Formia Rifiuti Zero, il Comune di Formia? Da alcuni mesi per effettuare una ricognizione sulla regolarità dei contratti di fornitura di mezzi e servizi formalizzati dalla Formia rifiuti zero dal 2016 in poi ha avviato un monitoraggio a distanza il controllo analogo nominato dalla Giunta Villa: vi fanno parte il dirigente dell’avvocatura interna, Domenico Di Russo, del settore finanziario Daniele Rossi e di quello alle opere pubbliche Antonio Fracassa e i componenti dei collegio dei revisori dei conti. Sono entrati in azione – ironia della sorte – dopo l’arrivo di una “pioggia” di segnalazioni del nuovo direttore Raffaele Rizzo che ha chiesto di mettere ordine ad una serie di presunte irregolarità contabili e procedurali compiute sinora dall’amministratore unico della stessa società Raphael Rossi. In effetti a chiedere anche al controllo sulla legittimità degli affidamenti alla Frz era stato lo stesso sindaco Villa in una lettera all’avvocato Di Russo e ai dirigenti Rossi e Fracassa, quest’ultimo sostituto della dottoressa Lanzillotta alla guida del settore Opere Pubbliche.

Rizzo, in effetti, era giunto secondo nella selezione a tempo determinato della cui commissione di nomina faceva parte stranamente l’amministratore Rossi. La misteriosa rinuncia del vincitore Aldo Iacomelli aveva permesso l’arrivo del funzionario di Colleferro che, appena arrivato nel suo ufficio in località ex Enaoli, aveva cominciato a fare le pulci ai conti e agli archivi della Formia Rifiuti zero, soprattutto dal 2015 al 2017 e, sembrerebbe, anche per gli successivi. Avrebbe registrato, dal suo punto di vista, violazioni al Codice degli appalti che, trasformatosi nel decreto legislativo 50/2015, poneva in forte dubbio gli affidamenti diretti per il servizio di noleggio degli automezzi per quasi 215 mila euro quando la legge dell’epoca, la 163/2006, obbligava procedure comunitarie “aperte”con soglia a 211mila euro. Rizzo aveva messo nel calderone anche l’affidamento diretto al Centro servizi ambientali di Castelforte, per quasi due milioni e 600 mila euro, del servizio di conferimento rifiuti da raccolta differenziata della società municipalizzata della Formia Rifiuti Zero dal maggio 2015. A suo dire gli affidamenti sotto soglia sarebbero stati frazionati anziché accorparli tra loro. L’obiettivo era di superare la soglia dei 40mila euro per poter indire una gara unica e aperta cui invitare più ditte e favorire la concorrenza. Ancora affidamento diretto per il “noleggio autospazzatrici telaio”, soprattutto di tre spazzatrici per un importo, rispettivamente, di 25.200, 25.200 e 22mila euro (dal settembre 2015 al febbraio 2016), per una cifra complessiva di 72 mila e 400 euro ad una ditta di Ceccano.

Rizzo ha cominciato a fare le pulci e ha avuto il sostegno, più o meno diretto, da quando si è insediato, lo scorsa estate, dell’amministrazione comunale in carica stigmatizzando il ricorso alla logica degli “spacchettamenti” che avrebbe riguardato i noleggi e le riparazioni dei mezzi, tra il 2015 e il 2017, e la proroga di un contratto di circa 3mila euro, forniti dalla società di Minturno Eco Service spa, per complessivi 197mila euro, con affidamenti diretti frazionati sempre sotto soglia di 40mila. In sintesi, Rizzo ha denunciato una serie di “sconfinamenti” operativi compiuti da Rossi nel corso del tempo nella gestione del conferimento di incarichi di servizio e di consulenze quando il compito – a suo dire – avrebbe dovuto riguardare la direzione esecutiva della società municipalizzata. Ma il controllo analogo della Formia Rifiuti zero perché è entrato in azione solo negli ultimi mesi? La tardiva (per alcuni) azione di vigilanza messa in campo insieme ai revisori dei conti della municipalizzata ha riguardato anche l’assenza nell’albo pretorio on line della società delle determine con cui si espletavano gli affidamenti diretti.

I rapporti tra Rossi e Rizzo, in effetti, non sono mai stati dei migliori al punto che l’amministratore unico Rossi – il cui contratto è scaduto con l’approvazione del bilancio di previsione 2020 del comune – ha ricordato al suo direttore di essere ancora in prova, periodo che si protrae per sei mesi dall’aggiudicazione della selezione pubblica per un periodo di tre anni… Il gruppo consiliare della Lega il 16 dicembre aveva formalizzato un accesso agli atti del controllo analogo della stessa Formia rifiuti per chiedere i verbali emessi negli ultimi tre mesi, copie di eventuali segnalazioni su presunte irregolarità gestionali e contabili nel frattempo recapitate e risposte scritte alle interrogazioni sul ciclo dei rifiuti presentate lo scorso aprile. “Stiamo ancora attendendo – ha osservato il capogruppo Antonio Di Rocco – Diamo tempo al tempo”.