Formia Calcio, tre giocatori sorpresi dalla Polizia a dormire nello stadio

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FORMIA – Formia città dello sport ma anche del degrado legato allo sport. Che la città nel dopo-guerra avesse demandato allo sport (all’atletica leggera in particolare) il compito per far risollevare la sua immagine in Italia e nel mondo è un fatto risaputo. Lo stesso calcio, seppur ciclicamente, ha rappresentato un veicolo di promozione della città nelle fasi e anni in cui la locale squadra di calcio è riuscita a guadagnare la vetrina del professionismo grazie al quale la stessa tifoseria biancoazzurra era diventata sinonimo di ‘formianità’ e luogo di aggregazione al punto da diventare anch’essa un brand da esportare fuori dai confini regionali.

Quando il Formia – società di calcio per intenderci – contava ed era un esempio di affidabilità e di organizzazione, i suoi tesserati per l’ospitalità ricevuta s’innamoravano della città al punto da vantarne i trascorsi calcistici anche a distanza di anni e decenni. Chissà se potranno fare altrettanto, magari nei confronti dei rispettivi figli nei prossimi anni, i giovanissimi calciatori di Formia che sono in forza nella squadra militante, tra molti alti e bassi, nell’anonimo campionato laziale di Promozione.

L’altra mattina sono stati svegliati dagli agenti del commissariato di Polizia ma non perché protagonisti di episodi delittuosi o chissà di altro. La loro colpa – si fa per dire – era una sola: sono stati sorpresi che dormivano, infreddoliti, all’interno del nuovo, incompleto e poco funzionale stadio comunale che, sprovvisto da sempre di un custode, si trova in località “Fontana” ai piedi della frazione di Maranola. Gli uomini del vice-questore Massimo Mazio sono intervenuti quasi per necessità, interpellati da una telefonata anonima che segnalava alle prime luci dell’alba le luci accese in un’ala dello spogliatoio di un impianto che soltanto la commissione consiliare sport del comune di Formia ha proposto di intitolare – la decisione finale sarà adottata dal consiglio comunale – ad uno degli atleti e allenatori che ha contribuire a scrivere pagine indelebili nella ultrasecolare storia del calcio biancoazzurro, Washington Parisio.

La Polizia temeva che vi fosse in atto un furto o un raid vandalico da parte di ignoti. Macchè, nella “pancia” dello stadio di Maranola dormivano su alcune brande tre giovanissimi calciatori di Napoli “orgogliosi” di essere giunti a Formia per vestire la casacca biancoazzurra, magari con il tradizionale rimborso spese necessario per avere qualche soldo in tasca. La situazione che si sono trovati davanti gli agenti del vice-questore Massimo Mazio non era ottimale, tutt’altro, sul piano igienico-sanitario ( quando piove negli spogliatoi sono necessari gli ombrelli) ma l’aspetto che ha convinto la Polizia ad eseguire i necessari approfondimenti tecnico-amministrativi è stato il racconto dei tre calciatori del Formia: “Si è vero – hanno detto con il viso rivolto verso il basso con un mix di vergogna e di imbarazzo – dormiamo qui dalla scorsa estate, da quando abbiamo cominciato la preparazione con il Formia”.

Gli inquirenti sono stati i primi a rifocillare il terzetto ma non hanno potuto fare altro che avviare una verifica, a promuovere un’istruttoria che – fanno sapere dal commissariato – al momento non ha risvolti penali ma amministrativi sì. Sono stati sentiti , per esempio, alcuni dirigenti della società che da quest’anno è gestita da un gruppo imprenditoriale campano che, dopo il blitz della Polizia, ha trovato immediatamente una sistemazione logistica per questi tre giocatori di Napoli.

Perché questo adempimento non è stato compiuto in precedenza? Gli accertamenti della Polizia, naturalmente, proseguono e stanno riguardando chi avrebbe dovuto autorizzare l’ospitalità notturna di questi tre tesserati del Formia calcio, l’amministrazione comunale? E’ possibile che questo stato di cose non le fosse noto in una fase amministrativa in cui si sta registrando l’assalto alla diligenza per la gestione delle strutture sportive con tutti gli innegabili benefit economici a favore del concessionario? O qualcuno all’interno del palazzo sapeva e ha avallato una situazione di colpevole illegalità? A queste domande stanno cercando di rispondere gli investigatori del commissariato che, nel frattempo, hanno già capito come si sarebbero comportati Washington Parisio e Massimo Pezzini (a quest’ultimo sarà intitolata la strada di accesso allo stadio di Maranola). Loro avrebbero detto ai tre calciatori del Formia 2018-2019: Venite a dormire a casa mia perché uno stadio non è un albergo. Almeno sino a prova contraria..

Saverio Forte

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