Chiusura definitiva a Roma: i cittadini non vogliono crederci

I cittadini romani non vogliono credere a quello che è successo, è arrivata una chiusura definitiva nella Capitale che nessuno si aspettava: si tratta di uno storico ristorante

La discrezione è sempre stata la prima regola. Se c’era qualche VIP che voleva ancora più privacy, poteva uscire anche dal retro per sfuggire ai curiosi. Si creavano dei rapporti intensi, ma lo storico locale romano ha chiuso. Si tratta dell’Enoteca Ferrara e sono arrivate le parole di Lina Paolillo: “Ci sono stati dei momenti qui che i fotografi li trovavi aggrappati alle grate per rubare uno scatto”.

Colosseo
Chiusura definitiva a Roma: i cittadini non vogliono crederci (ANSA) temporeale.info

Come per esempio quando Emma Marrone era lì a cena con il fidanzato. Oppure quando Michela Murgia voleva condividere con Roberto Saviano e la sua scorta la bellezza di questo ristorante, a loro ancora sconosciuto. Uno spazio enorme tratto da un ex convento del Quattrocento che sarebbe diventato poi uno dei primi luoghi del vino di Roma.

La proprietà ha sempre tenuto un profilo basso. Mai una foto insieme con attori, politici, anche premi Nobel. C’erano rapporti veri con Fiorella Mannoia o Antonio Albanese, che ormai era diventato un amico. Poi Chiara Valerio che “una volta arriva Barillari dicendo che Verdone lo aspetta al tavolo”. A un certo punto il panico, Barillari era il re dei Paparazzi e nel locale c’erano D’Agostino, Montezemolo, Alessia Marcuzzi.

Chiude lo storico locale romano, i cittadini non vogliono crederci

Dopo quasi 30 anni chiude l’Enoteca Ferrara. Un grande dolore per la Trastevere di ieri, ma di quell’epoca è rimasto poco dal Covid in poi. Ci sono state delle trasformazioni, il quartiere è sempre più in sofferenza. E il turismo di oggi lo si fa solo con grandi numeri, una scelta che la proprietà non ha mai voluto prendere. Poi è arrivata l’offerta.

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Chiusura definitiva a Roma: i cittadini non vogliono crederci (ANSA) temporeale.info

Il portale Gambero Rosso riporta le loro parole: “Gli alberghi 5 stelle che prima ci consideravano una certezza ci dicono apertamente che preferiscono non mandare a Trastevere i loro ospiti, e anche nostri clienti storici non ci vengono volentieri qui”. Adesso l’idea è quella di aprire lontano dai posti più turistici, recuperando la clientela romana con la stessa energia di sempre.

Si cercano zone intorno ai grandi poli attrattivi con aree facilmente raggiungibili. Con loro ci sarà il nome, il vino e l’arredo. Si cercherà, dunque, un nuovo inizio.

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