Minturno / Solera Italia, a rischio licenziamento 7 lavoratori [VIDEO]

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MINTURNO – Una premessa: il Covid 19 non centra nulla. Una nuova bomba sociale è pronta per esplodere a Minturno e – paradosso dei paradossi – è stata innescata da una società che non versa, tutt’altro, in una situazione di sofferenza economica e di mercato. L’indiscrezione circolava da giorni ma è stata ora ufficializzata nel momento in cui anche un importante rappresentante della Chiesa di Gaeta, don Simone Di Vito, l’ex parroco della chiesa di Sant’Albina di Scauri che nelle veste di direttore dell’Ufficio Diocesano della Pastorale sociale e del Lavoro ha preso carta e penna e ha censurato quanto avrebbe deciso la “Solera Italia Srl”. L’importante multinazionale aveva rilevato la prestigiosa Autosoft Srl, società quest’ultima che aveva conquistato una larghissima fetta del mercato nazionale nel settore dell’automotive e che fu per molti anni main sponsor del Basket Scauri.

Nonostante ciò, la “Solera Italia srl” ha avviato una proceduta di licenziamento di quasi 30 unità in Italia di cui ben 7 lavorano presso la sede di Minturno. Si sono mobilitate le organizzazioni sindacali di categoria che hanno promosso una serie di incontri presso il Ministero dello sviluppo economico che, attivatosi, ha chiesto alla multinazionale di Milano di bloccare l’iter di licenziamento, “questa sciagurata prospettiva che getta i lavoratori e le loro famiglie in un futuro davvero nero non solo per la quasi impossibilità di trovare una nuova collocazione (nel settore) nell’area territoriale del basso Lazio ma anche perché la contingenza del momento (la pandemia da Covid19) impedisce completamente di intravedere prospettive serie di futuro”.

Il Mise ha anche consigliato alla “Solera Italia srl” di ricorrere alla cassa integrazione e agli ammortizzatori sociali previsti dal governo anche in relazione alle misure adottate per affrontare l’emergenza Covid 19, misure che favoriscono l’avvio della cassa fin da subito per 9 settimane e, probabilmente, altre misure disponibili.

Per primo a prendere pubblicamente posizione contro il drastico provvedimento della multinazionale lombarda è stato – come detto il direttore del direttore dell’Ufficio della Pastorale sociale e del Lavoro dell’Arcidiocesi di Gaeta, don Simone Di Vito – che ha espresso la sua “più viva preoccupazione” per quanto deciso dalla Solera Italia. Don Di Vito in una lettera aperta chiede di riflettere “su quanto i Vescovi italiani hanno scritto per la Festa del lavoro del Primo Maggio, sollecitato anche dalle parole di papa Francesco sul lavoro e sull’occupazione” e aggiunge affermando come il “nostro territorio sia già afflitto da carenza di occupazione; i giovani sono costretti ad emigrare e, quindi, venendo a mancare il lavoro anche nella vostra azienda, in questo momento reso più difficoltoso dalla pandemia del covid19, tante famiglie soffrirebbero anche l’aggressione del “virus” della disoccupazione! La Chiesa si rende vicina al mondo del lavoro chiedendo, attraverso la Dottrina sociale, di percorrere la strada della trattativa nell’interesse di tutte le parti in causa, trovando soluzioni che non penalizzano nessuno! La Chiesa, già, all’inizio del suo cammino nel mondo, dopo la morte e resurrezione di Gesù, ha praticato e predicato la strada della condivisione! Ogni parte deve fare il passo verso la condivisione con l’altro! Ci rendiamo vicini come Chiesa perché lo sguardo e l’impegno delle parti sia sempre verso il bene comune”. La Chiesa del Golfo chiede di percorrere le strade della “concordia e della solidarietà umana”.

Se giovedì 23 è previsto un ulteriore importante incontro tra i sindacati di categoria, l’azienda e le Rsa interne. Questa doccia fredda,sul piano sociale ed occupazionale nella realtà di Minturno , non l’avrebbe mai immaginata nelle fasi più drammatiche del Covid 19 lo stesso sindaco Gerardo Stefanelli. Ricorda che il personale altamente qualificato della Solera Italia con sacrificio ed impegno ha saputo sostenere le ambizioni aziendali sia quando era alle dipendenze dell’Autosoft sia successivamente nel nuovo corso aziendale: “Questa maestranze hanno dimostrato – ha dichiarato il sindaco di Minturno – sempre efficienza e competenza. Questa procedura di licenziamento, oltre ad essere ingiustificata, è senza prospettive in un momento storico davvero eccezionale.

INTERVISTA Gerardo Stefanelli, sindaco di Minturno

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Sul caso è intervenuto anche il capogruppo del Pd e consigliere provincia Giancarlo Cardillo che ha inviato una lettera alla Solera Italia. “Desidero comunicare – scrive – tutto il mio profondo rammarico per la procedura di licenziamento che la Vostra importante società ha avviato nelle scorse settimane. Si tratta, certamente, di una iniziativa che getta nel dramma le famiglie dei dipendenti coinvolti. Il particolare momento storico che stiamo vivendo, già carico di tensione e di sfiducia, non aiuta a comprendere le ragioni che vi stanno inducendo ad assumere una decisione davvero impegnativa. Scrivo per chiedere un atto di responsabilità accogliendo la proposta e la disponibilità del Ministero del Lavoro che, da quanto riferiscono le fonti sindacali, ha chiesto di evitare ogni licenziamento e di chiedere la cassa integrazione e attivare gli ammortizzatori sociali previsti dalle misure adottate in quest’ultimo periodo dal Governo italiano.

La Solera Italia oggi e l’Autosoft ieri, sono un’eccellenza del territorio e lo sono anche in virtù dello spirito di sacrificio e delle competenze che i dipendenti, altamente qualificati, hanno saputo mettere in campo affinché la società raggiungesse e continuasse a ottenere ottime performance. Oggi, con l’avvio di questa procedura, si trovano con le spalle al muro e già provati dalla situazione provocata dall’emergenza covid19, sono sottoposti ad un nuovo stress psicologico con conseguenze davvero imprevedibili.

Pertanto, alla luce delle concrete possibilità offerte dalle Leggi in vigore, vi invito a riconsiderare ogni decisione sulla procedura in atto e, seguendo il consiglio del Ministero del Lavoro, attivare, anche con l’avallo delle organizzazioni sindacali, tutti gli ammortizzatori sociali previsti.

Mi dicono che giovedì 23 aprile 2020 è previsto un ulteriore importante incontro tra sindacati, azienda e rsa e spero, pertanto, che si faccia ogni sforzo per salvaguardare i livelli occupazionali attuali e, magari, puntare ad un rilancio strategico del sito del Minturno che non merita di subire riduzioni di personale.
Ringrazio per l’attenzione e resto in attesa di cortesi notizie in merito”.