Gaeta / Libri scolastici riconsegnati agli alunni dalla Polizia ma scoppia la polemica

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GAETA – Sta facendo discutere, sul piano formale (e non sostanziale per fortuna), l’iniziativa di cui è stato protagonista in questi giorni il commissariato di Polizia di Gaeta che, “nell’ottica di consolidare il rapporto di fiducia con i cittadini e favorire le crescenti relazioni di collaborazione con la popolazione e, in modo particolare, con i bambini”, aveva accolto l’accorato appello di un istituto scolastico paritario locale e si era attivato “per rispondere ad una specifica richiesta al fine di poter assicurare la continuità didattica degli studenti”.

Ma cosa è successo? Lo aveva chiarito la stessa Questura di Latina: “Nel dettaglio, essendo la scuola in questione impossibilitata a poter far pervenire agli studenti, tutti minorenni, i testi scolastici sui quali esercitarsi da casa, e rimasti nelle aule, si rivolgeva a questo ufficio al fine di trovare una valida soluzione alla problematica”. Dopo questa petizione il personale del vice questore  Maurizio Graziosi  si “era attivato prontamente a ritirare i libri dall’istituto scolastico e a provvedere alla loro distribuzione ai titolari direttamente presso i rispettivi domicili, adottando le necessarie precauzioni”.

La pubblicazione della nota ufficiale della questura ha provocato un vespaio di polemiche a Gaeta come tante ce ne sono state da quando l’iperdinamico sindaco Cosmo Mitrano si era fatto immortalare, in piena emergenza Coronavirus, con una mascherina su cui era stato stampato (da chi e con quale materiale autorizzato a livello ministeriale) il logo della città e non la dicitura “città di Gaeta”. Era seguita un’altra querelle, ancor più grave sul piano etico e comportamentale, quando una nota associazione associazione culturale e sociale aveva deciso di donare le solite ed immancabili mascherine anti contagio Covid 19 su cui era stato impresso niente meno che il simbolo di Fratelli d’Italia. I giovani possono sbagliare e almeno il neo consigliere del partito di Giorgia Meloni, Marco Di Vasta, aveva avuto il buonsenso e l’intelligenza di chiedere scusa per quel “comportamento superficiale”.

Ma a Gaeta ci sono ancora tanti e cattivi maestri in giro e, tornando all’iniziativa del commissariato di Polizia, a finire nel tritacarne mediatico e della rete è stato niente meno che il vice sindaco e assessore al turismo e Lavori Pubblici del comune Angelo Magliozzi. Perché mai? Facile, nella foto diffusa dalla Questura la donna che riceve i libri da un agente del commissariato non è altro che la moglie dell’assessore Magliozzi. A Gaeta ci sono bambini di serie A e bambini di serie B? La diffusione di quella foto della signora Magliozzi, che inizialmente nessuno aveva identificato per via dell’obbligata mascherina anti coronavirus, mentre ritira il libro per sua figlia ha fatto indispettire altre famiglie per avere anche loro i libri dimenticati nelle scuole d’appartenenza dai rispettivi bambini.

Una mamma su facebook ha scritto: “Abbiamo chiamato in commissariato e ci è stato detto che la polizia non fa questo servizio (giustamente!!!)”. E poi l’accusa più curiosa se venisse confermata: “Il poliziotto che consegna il libro alla signora del vice sindaco di Gaeta Magliozzi è marito di una maestra della scuola delle suore (da dove sono stati prelevati questi libri) e che ha fatto questa operazione durante un turno di servizio (!!!!!!!!).”

Scoppiata la polemica la Polizia avrebbe annunciato di non non poter offrire questo servizio a tutti i bambini rimasti a casa senza i loro beneamati libri di testo e allora diverse mamme provocatoriamente hanno chiesto di far espletare il servizio al comune tramite i consiglieri e assessori…magari allo stesso Angelo Magliozzi. Al vice questore Graziosi queste polemiche “made in Gaeta” interessano ben poco. Ha ripetuto lo spirito dell’iniziativa che ha creato qualche polemica di troppo: “Lo scopo fondamentale è stato quello di poter consentire un prosieguo dell’attività didattica dei bambini e far percepire la vicinanza della Polizia di Stato, mostrando quella prossimità ai cittadini che da sempre la contraddistingue, agevolando il superamento, almeno parziale, dell’attuale disagio, assicurando contestualmente una continuità nella loro formazione culturale. Si è ritenuto  pertanto di rilevanza sostanziale attivarsi per far pervenire a tutti i bambini, contattando le relative famiglie, i libri di testo e consentire così a ciascuno un momento di normalità svolgendo le abituali attività scolastiche, seppur da casa, come per tutti gli altri studenti italiani”.

“L’iniziativa è stata accolta con favore dagli operatori che – ha concluso il neo dirigente del commissariato di Gaeta – si sono subito prodigati in tal senso e dalle famiglie che hanno potuto così aggiungere momenti di serenità per i loro bambini, tornando alle vecchie abitudini quotidiane, facendo loro assumere la consapevolezza che c’è qualcuno pronto e in grado di aiutarli a superare le difficoltà, specialmente quando il peso dell’attuale situazione diventa più insostenibile”.

Saverio Forte