Formia / Antenna a Santo Janni, scatta l’ordinanza di sospensione dei lavori

Formia Politica

FORMIA – “E’ stata emessa l’ordinanza di immediata sospensione dei lavori inerenti l’installazione di una antenna radiomobile in località Santo Janni, nonché ogni eventuale opera eseguita in prosieguo. Tali lavori sono stati avviati in maniera improvvida, sulla base di richieste già dichiarate non procedibili da parte degli Uffici e di successivi ricorsi pendenti al TAR sezione di Latina”. A dichiararlo è l’Assessore all’Urbanistica Patrimonio e Demanio Marittimo, Paolo Mazza.

“L’Amministrazione Comunale – continua Mazza – nonostante la normativa e la giurisprudenza diventata particolarmente insidiosa in merito alla facilitazione di nuove installazioni di questo tipo di apparati, avendole equiparate a installazioni di pubblica utilità, ha da subito posto in essere una regolamentazione che avesse il giusto principio di proporzionalità a tutela del territorio formiano, facendo salvo ogni vincolo sovraordinato a maggior tutela della cittadinanza e, mettendo in atto una attività istruttoria da parte degli uffici, particolarmente attenzionata e tendente alla salvaguardia del territorio e dei cittadini.

Tale attività a tutela della cittadinanza si è da sempre espressa da parte dell’Amministrazione che ha posto, pone e porrà in essere in questa situazione come in altre, ogni tutela nei confronti di atti che possano paventare lesioni dei diritti sia di cittadini che di un territorio da salvaguardare.

In merito poi alle dichiarazioni del consigliere Marciano, faccio solo notare come l’attuale Regolamento per le antenne è stato oggetto di ricorsi al TAR proprio da parte di quelle compagnie telefoniche che hanno mal tollerato il tipo di restrizioni presenti nello stesso nei loro confronti, e che quindi, come tali, rappresentano la risposta immediata alle facili e scontate accuse.

Occorre al contrario – conclude Mazza – fare rete da parte degli enti territoriali comunali, dei cittadini e delle associazioni a tutela degli interessi della comunità, come stiamo cercando di fare, e non bisogna assolutamente cadere nel tranello del “dividi et impera”, tanto caro probabilmente ad alcune parti politiche che hanno governato questo territorio e che d’altra parte è sicuramente ben visto proprio dalle compagnie telefoniche particolarmente aggressive nel presente quadro normativo e giurisprudenziale”.