Itri / Torrente Pontone, il progetto di risanamento idraulico si fa in tre

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ITRI – “Dopo anni di politica e burocrazia del Gambero, procediamo su un binario nuovo”. Così Raffaele Trano, a margine dell’incontro tenutosi nei giorni scorsi negli uffici della Regione Lazio di via Capitan Bavastro sulla problematica dei finanziamenti per il dissesto idrogeologico al Torrente Pontone. All’incontro richiesto dal deputato e convocato dalla dirigente del settore Lavori Pubblici – Area Tutela del Territorio Arch. Maria Cristina Vecchi coadiuvata dal funzionario Maurizio Franzese e dal geologo della Regione, erano presenti il presidente del consiglio comunale di Formia Pasquale Di Gabriele, accompagnato dall’assessore all’Ambiente, ing. Orlando Giovannone, per Gaeta ed Itri rispettivamente il dirigente Massimo Monacelli ed il funzionario Meschino. Per il comitato Pontone ha partecipato Flavio Fantasia.
“Ho riscontrato da parte di tutti gli intervenuti la voglia e la volontà di voltare pagina e lasciarsi alle spalle questi 7 anni trascorsi dalla tragedia di Halloween.
Dalla dirigente Vecchi, che ringrazio per l’accelerazione che ha impresso alle procedure, è arrivato alle tre amministrazioni comunali – formalizzato con una nota ufficiale – un invito a presentare proposte progettuali, ‘rivolte alla risoluzione delle problematiche relative al Torrente Pontone, connesse ai corrispondenti territori di competenza per l’inserimento delle stesse nella piattaforma Rendis, condizione necessaria affinché tali interventi possano essere valutati secondo le modalità ed i criteri previsti ai fini di un eventuale inserimento in future programmazioni’.
Il “progetto madre” di riqualificazione idraulica del corso, mai registrato sulla piattaforma in maniera completa, dovrà essere smembrato e ripresentato dai tre comuni ognuno per il tratto di propria competenza. L’elevato importo attuale (10.200.000,00 euro), con lo schema del comune capofila, difficilmente troverebbe infatti capienza nei bandi. Si tratterà poi di portare la progettazione al massimo grado di fattibilità, in modo da non farsi trovare impreparati”.
Per parte sua l’ing. Massimo Monacelli ha messo a disposizione anche degli altri comuni quanto fino ad oggi redatto.