Omicidio Gabriel Feroleto, sequestrato il cellulare dello zio

Cronaca

PIEDIMONTE SAN GERMANO – Che non siano mai terminate le indagini dei Carabinieri sull’omicidio di Gabriel Feroleto, il bambino di soli 28 mesi soffocato mortalmente il pomeriggio del 17 aprile scorso in località Volla a Piedimonte San Germano, lo conferma il decreto di sequestro sollecitato dal sostituto procuratore Valentina Maisto nei confronti del telefonino, di ultima generazione, in uso allo zio materno della vittima, Luciano Di Bona di 31 anni. L’obiettivo è verificare il suo eventuale utilizzo nelle ore antecedenti e successive al delitto da parte della sorella e madre di Gabriel, Donatella Di Bona, magari inviando e ricevendo messaggi attraverso whattsapp del fratello. Alcuni di questi potrebbero essere correlati direttamente all’omicidio del figlio? Lo vogliono accertare i Carabinieri e la stessa Procura, alla quale sono stati trasmessi due settimane i risultati dell’autopsia del bambino, soffocato da una mano che, opprimendogli il naso e la bocca, gli hanno provocato in dieci minuti una “morte asfittica meccanica”.

Il provvedimento di sequestro, sollecitato naturalmente dai Carabinieri della compagnia di Cassino e dal Comando provinciale di Frosinone, è stato emesso dal Gip del Tribunale di Cassino Salvatore Scalera a conferma della circostanza che la Procura di piazzale Labriola non vuole lasciare nulla di intentato sulle responsabilità dell’infanticidio, fermo restando che dal giorno del delitto sono in carcere, con la pesantissima accusa di omicidio volontario in concorso, i genitori della vittima, Donatella Dona e l’amante Salvatore Feroleto. L’esame dell’apparecchio dello zio di Gabriel, affetto da un’acuta forma di disabilità psichica, sarà finalizzato a verificare la veridicità delle ricostruzioni e, soprattutto, delle dichiarazioni verbalizzate da alcuni testimoni e familiari di Donatella Di Bona. Sopratutto della nonna di Gabriel che nella fascia oraria in cui è stato consumato il delitto ha affermato di aver avuto difficoltà a parlare al telefono con la figlia Donatella.

Una versione opposta a quella resa da Luciano che, invece, ha confermato di aver sentito attraverso il suo smartphone la sorella nel primo pomeriggio del 17 aprile. L’esame tecnico irripetibile del telefonino di Luciano Di Bona, che tecnicamente è persona informata sui fatti, sarà effettuato dai Ris dei Carabinieri il prossimo 4 settembre quando arriveranno i risultati della perizia geologica sul terriccio rinvenuti sugli indumenti di Gabriel, dei suoi genitori e all’interno dell’auto di Feroleto.

Saverio Forte