Latina / Blocco delle tariffe Acqualatina, i commenti della politica

Latina Politica

LATINA – Le vittorie hanno sempre tanti padri, le sconfitte sono sempre orfane. Questo adagio non poteva sfuggire, come non mai, all’importante seduta della conferenza dei sindaci dell’Ato 4 che, dopo un tentativo andato a vuoto, ha bocciato la variazione del piano tariffario per gli anni 2018/2019 ed i relativi aumenti con effetto retroattivo così come proposto dal gestore Acqualatina. Se la vicenda ha dimostrato che i rappresentanti dei territori, i sindaci dei comuni, quando vogliono possono raggiungere con un’unità d’intenti anche l’impossibile, si è aperto un dibattito politico per affidare la paternità di questo blocco tariffario.

Il sindaco di Formia Paola Villa aveva dichiarato che la delibera di blocco dell’aumento delle tariffe idriche “l’abbiamo scritta noi, noi sindaci civici di Formia, Aprilia, Latina e Bassiano. Ne prendiamo atto con legittima soddisfazione e abbiamo evitato, in concreto, che si apportasse una modifica della convenzione”. Questa sortita del primo cittadino formiano, per esempio,non è piaciuta al sindaco del partito Democratico di Maenza, Claudio Perduti, secondo il quale “l’emendamento che blocca le tariffe è stato scritto da Antonio Fargiorgio, sindaco di Itri, e da Angelo Delogu vice sindaco di Priverno. I sindaci civici hanno soltanto alleggerito la proposta di delibera dell’assemblea dell’Ato 4 rimuovendo alcuni allegati, che erano stati inseriti, e limando il testo con l’aggiunta di qualche parole e virgola”.

Il sindaco di Itri ha rivelato che l’emendamento migliorativo alla delibera numero 17 del dicembre 2017 l’ha presentato il 22 luglio: “Il comune di Itri era chiuso per la festività patronale della Madonna della Civita e l’ho inviato da casa mia dalla mia Pec personale specificando che l’uffici comunali erano chiusi per la ricorrenza religiosa del mio paese…” Il piccolo caso politico a livello interistituzionale è stato chiuso, nel breve giro di alcune ore, dallo stesso sindaco di Formia che ha dichiarato come l’emendamento proposto dall’avvocato e sindaco di Itri abbia contribuito non poco a bloccare un temuto piano tariffario al termine di un’assemblea, quella dei sindaci e dei rappresentanti dei comuni dell’Ato 4, in cui forse per la prima volta è tornata a fare il suo mestiere, di rappresentare adeguatemente le varie comunità e questo dopo essere stata accusata di obbedire alle richieste del socio privato di Acqualatina spa, Idrolatina.

Le tariffe idriche, dunque, rimangono in vigore quelle approvate con la delibera numero 17 della Conferenza dei Sindaci del 2017 e che un cambio di tendenza (forse) sia iniziato lo ribadisce anche l’Otuc, l’organismo dei consumatori e degli utenti che, primo a manifestare non poche perplessità sul nuovo piano tariffario, dà atto come “l’ulteriore aumento suggerito dal gestore con la ristrutturazione dell’articolazione tariffaria, realizzata pro domo sua, non sia stato condiviso dai sindaci dei comuni del sud pontino, primi fra tutti Formia e Latina. Per una volta si è fatto squadra nell’interesse dei cittadini – gongola il presidente Antonio Villano – esprimiamo soddisfazione per il risultato raggiunto”. L’assemblea dei sindaci dell’Ato 4 “per la prima volta ha accolto ed analizzato un documento dell’Otuc, inviato a tutti i sindaci 5 giorni prima della conferenza del 19 luglio, in cui sono state evidenziate le storture e le mancanze più evidenti della gestione del servizio idrico. E il presidente Villano esprime “soddisfazione” anche riguardo all’impegno assunto dalla conferenza con riferimento alla risoluzione del problema della totale assenza della segreteria tecnico operativa che, da quando la brava responsabile Angelica Vagnozzi è approdata con la mobilità al comune di Formia, è priva di personale adeguato nonostante le ripetute richieste in merito alla Regione.

L’Otuc ribadisce un aspetto: “La Sto, la Segreteria Tecnica Operativa, è l’organo che dovrebbe garantire un controllo costante e totale sul gestore per conto della quota pubblica.”. I comuni hanno manifestato una promettente collegialità ma a fare il resto deve essere anche la Regione, chiamata a nominare il successore della Vagnozzi in seno alla segreteria operativa dell’Ato 4. Lo ha ribadito anche il presidente della Provincia e della stessa assemblea dei sindaci (nonché sindaco Dem di Pontinia) Carlo Medici:“L’avere confermato le tariffe con un voto all’unanimità rappresenta un atto fondamentale a tutela degli utenti del servizio idrico del nostro territorio. Si tratta di un obiettivo che va perseguito anche attraverso la riappropriazione da parte dell’assemblea dei sindaci del proprio ruolo di garante dei diritti dei cittadini e dei Comuni. L’acqua è un bene pubblico e va gestito in maniera trasparente. Ora bisogna proseguire su questa strada – ha aggiunto Medici – con la nomina da parte della Regione Lazio del dirigente della Segreteria Tecnico Organizzativa, organismo il cui funzionamento è fondamentale per supportare le nostre scelte. Sono convinto che sia necessario un nuovo corso nella gestione del servizio idrico e, scongiurando il rischio di un aumento delle tariffe, abbiamo fatto un passo avanti”.

Saverio Forte