Gaeta / “Mala”, le confische smentiscono Gaetani. M5s chiede le dimissioni

Gaeta Politica

GAETA – Traballa la poltrona del consigliere Gino Gaetani. A seguito della confisca di 10 abitazioni in costruzione a Gaeta, in località Cappuccini, risulta ancora più imbarazzante la negazione dell’esistenza della criminalità organizzata a Gaeta pronunciata dal consigliere comunale di Gaeta Gino Gaetani. Negazione a cui peraltro si era associato qualche giorno dopo in una deriva che contrasta evidentemente con la cronaca, anche l’assessore Alessandro Martone. Di seguito il comunicato del Meetup Gaeta 5 Stelle che chiede le dimissioni di Gino Gaetani.

Confiscate dieci case alla mala e secondo alcuni qua a Gaeta non esiste! “Se solo avessi avuto il sentore di quello che ha dichiarato l’onorevole Trano…mi sarei dimesso” (leggi qui)
Così pochi giorni fa il consigliere comunale di minoranza (di opposizione proprio no) Gino Gaetani mentre invocava un intervento dell’avvocatura comunale a tutela del decoro cittadino.
Ecco a Lei Consigliere il segno inequivocabile attestante la presenza della malavita organizzata a Gaeta.
Un’organizzazione, questa, che, come denunciamo da anni, non spara ma ti compra.
Un giro di danaro che confluisce indisturbato, una grande lavanderia della quale la politica locale non se ne ricorda affatto.
E no cari amministratori locali, non basta partecipare alla manifestazione di Libera per definirsi contro la malavita; certe lotte si combattono ogni giorno con atti e fatti concreti.
Comunque, egregio Consigliere, dimostri alla cittadinanza che la sua parola vale qualcosa e lasci il Suo posto a Giulia Sorgente.
Ah no avevamo dimenticato!
A quanto pare le firme per la candidatura di Giulia, stando almeno alle difese depositate dai suoi legali nel giudizio Tar (leggi qui) sono false!