Giancarlo Cardillo

Castelforte / Cessione titolo del Suio Terme Calcio, la replica del sindaco Cardillo

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CASTELFORTE – Non sono affatto piaciute – ma c’era da aspettarselo – al sindaco di Castelforte Giancarlo Cardillo le dichiarazioni dell’ex presidente del Suio Castelforte Gianfranco Circio e dell’ex presidente onorario Paolo Migliorato che in un’intervista video a questo portale aveva polemizzato direttamente ed aspramente con l’amministrazione aurunca relativamente ai colpevoli ritardi che, inerente la mancata messa in sicurezza dello stadio comunale di Castelforte, hanno, dopo un anno di girovagare su alcuni campi del sud-pontino (Santi Cosma e Damiano e Minturno) e dell’alto casertano (San Castrese), convinto la società biancoazzurra a cedere il titolo sportivo del campionato di Promozione laziale al Terracina.

Cardillo è fedele alla massima popolare secondo la quale la miglior difesa è l’attacco e, senza provare alcun sentimento di vicinanza e solidarietà, attacca direttamente gli imprenditori Circio e Migliorato: “Dovrebbero conoscere le regole finanziare che disciplinano i mutui e affini. L’amministrazione non ha potuto accedere al mutuo del Coni perché gravata da sentenze negative che hanno fortemente indebitato il bilancio del Comune impedendogli di accedere a mutui. In particolare abbiamo ricevuto già sentenze che vanno in questa direzione e, purtroppo, continuano ad arrivare. Questa è l’unica motivazione. Ovviamente non ci siamo fermati a questa amara e dura realtà che dispiace prima a me e con me a tutta la mia amministrazione ma, abbiamo richiesto ulteriori finanziamenti dove non è prevista la quota parte del comune. Non comprendere questo potrebbe voler dire di essere in mala fede – si è giustificato Cardillo – oppure far pensare che possa esserci dell’altro sotto queste considerazioni così forti verso questa Amministrazione Comunale. La mia amministrazione che governa Castelforte da soli tre anni (e non tre mesi, ndr) in questo lasso di tempo non è rimasta a guardare ma ha operato con determinazione all’interno delle reali possibilità ricercando ogni possibile soluzione alternativa. Qualunque imprenditore sa che se va a chiedere un prestito alla banca, qualora ci fosse una forte posizione debitoria, questa non glielo concederebbe.”

Per il sindaco e consigliere provinciale del Pd quella dei dirigenti del Suio Terme – Castelforte appare proprio un’uscita fuori luogo – ma ci domanda, avrebbe dovuto chiedere permesso? – e non corrispondente alla realtà dei fatti”. Il vittimismo ed un palese senso di accerchiamento politico-istituzionale e sociale il sindaco di Castelforte lo esterna in un altro passaggio di un comunicato che, qualcuno al posto suo, avrebbe evitato (per una questione di pudore e rispetto) di diffondere: “Le sentenze negative che stiamo ricevendo non sono certo il risultato dell’operato di questa amministrazione comunale. Purtroppo, proprio in questi giorni abbiamo ricevuto un’ulteriore notifica di sentenza negativa per il nostro Comune relativa a vicende che non dipendono certamente dal nostro operato ma che fanno riferimento a situazioni precedenti. Dico questo anche in relazione agli ulteriori attacchi di oggi, da parte delle minoranze che ci accusano di cose che hanno fatto loro. Siamo veramente all’assurdo”. Cardillo si riprende quando afferma che la “ sua Amministrazione ha messo in atto provvedimenti che hanno consentito che i due campi di calcio di Castelforte e Suio venissero omologati fino al 2021. Abbiamo approvato e fatto realizzare interventi di messa a norma sulla sicurezza, con installazione dell’autoclave e abbiamo ottenuto tutte le certificazioni relative agli impianti elettrici. Tutte cose che mancavano ai due campi e che noi abbiamo realizzato, con sacrifici economici che hanno consentito alle squadre di poter giocare, seppur a porte chiuse (un gran bel risultato per una località in cui manca quasi tutto, anche la possibilità di accedere ad un campo che avrebbe potuto e dovuto ospitare le gare casalinghe del campionato di Promozione organizzato dal comitato regionale laziale della Figc), a cause di norme restrittive non dipendenti dalla nostra volontà e che hanno riguardato tutti i campi del sud pontino. Questa è l’unica verità. Chiunque vuole dare un’altra versione dei fatti lo fa mentendo sapendo di farlo oppure perché ignora la realtà o meglio, non la vuole vedere.”

Intanto gli imprenditori Circio e Morlando hanno voluto controreplicare, ma solo “per una questione di verità”, all’affondo di Cardillo quando vengono accusati di ignorare le severe norme che impongono ai comuni e agli enti locali in difficoltà di beneficiare dei mutui del Credito sportivo: “Ci dispiace che il sindaco di Cardillo non parli, forse volutamente, del futuro del nostro apprezzato settore giovanile – hanno aggiunto Circio e Migliorato – ma stia tranquillo: ci penseremo giustamente noi! Se le nostre aziende fossero in difficoltà, non tarderemmo un minuto a portare i loro libri contabili in Tribunale. Se il comune di Castelforte ha problemi finanziari perché il sindaco di Castelforte non avanza la richiesta per ottenere la dichiarazione di pre-dissesto? Se lo facesse sarebbe ancor più credibile agli occhi dell’opinione pubblica”. Un ultimo affondo il sindaco di Castelforte lo aveva portato, in verità, nella parte iniziale della sua nota quando ha cercato di applicare la filosofia retroscenista di un possibile agguato ai suoi danni. Aveva affermato, forse in maniera un po’ superficiale, che “Mi verrebbe da pensare che dietro questo articolo ci sia altro”. Non c’è nulla – tranquillizziamo il primo cittadino democratico di Castelforte – ma solo l’applicazione di quanto prevede l’articolo 21 della costituzione repubblicana, un dettato che imporrebbe qualche lezione di recupero per svolgere al meglio il suo difficile compito amministrativo. Quella sì…che sarà gratuita…

Saverio Forte