Gaeta / Successo per il convegno sulla portualità organizzato da Filt Cgil [VIDEO]

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GAETA – Un tesoro ancora inesplorato, una delle ultime terapie rimaste a disposizione di un territorio, il sud pontino, terribilmente malato, nonostante tanti proclami rimasti desolatamente nel cassetto. A tutti i livelli. La portualità, a trecentosessanta gradi, è stato l’argomento, di strettissima attualità, affrontato dall’atteso convegno che ha organizzato, presso l’Hotel Mirasole International di Gaeta, la Filt Cgil della federazione di Latina nell’ambito della sua festa del tesseramento. A questa attesa tavola rotonda hanno partecipato un po’ tutti gli attori ancora in grado di rilanciare questo significativo segmento dell’economia del comprensorio e di Gaeta in particolare: la Regione Lazio (l’assessore ai Lavori pubblici, tutela del territorio e mobilità Mauro Alessandri), i sindaci dei comuni di Gaeta e Formia (Cosmo Mitrano e Paola Villa), il Consorzio Industriale del sud pontino (il presidente Salvatore Forte), l’Autorità di Sistema portuale del Tirreno centro settentrionale (il presidente Francesco Maria Di Majo).

A chiedere garanzie sul rilancio funzionale ed economico del “Salvo D’Acquisto” sono stati soprattutto, loro, gli operatori del settore che, capitanati dal presidente Damiano Di Ciaccio e da Riccardo Sciolti nella veste rispettivamente di responsabile dell’associazione che raggruppa i lavoratori e di delegato dell’Assologistica nazionale di componente del tavolo permanente delle risorse umane e della commissione consultiva presso l’ex Authority del Lazio, e attraverso il sindacato, soprattutto alla luce dei cospicui investimenti pubblici effettuati nel recente passato e sul potenziamento di quello che è considerato, a ragione, il principale tallone d’Achille del porto gaetano: l’aspetto viario e della mobilità. La relazione introduttiva al convegno è stata curata dal segretario interprovinciale della Filt Cgil Daniele Marciano. E’ stata da pungolo nei confronti del mondo politico-istituzionale ed accademico perché al momento un filo rosso che vada preservato è il futuro dei già precari livelli occupazionali ed economici che gravitano attorno al porto commerciale della città di Gaeta.

INTERVISTA Daniele Marciano, segretario interprovinciale Filt Cgil Latina-Frosinone

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Questo hub portuale ha perso di appetibilità, l’aspetto infrastrutturale è sempre più carente e la movimentazione delle merci, ai minimi storici, sta costringendo molte aziende del settore a ricorrere agli ammortizzatori sociali consentiti dalla Regione per sopravvivere a loro stesse in attesa….di tempi migliori. La portualità di Gaeta, nonostante tanti ritardi, gode ancora di tutti i presupposti, logistici e storici, per essere strategica per l’intero territorio del Basso Lazio compresi dunque la provincia di Frosinone ed il cassinate. Lo ha rimarcato nei suoi diversi interventi, dopo essere stato pungolato da più parti, il presidente dell’Autorità Sistema portuale del Tirreno centro settentrionale, Francesco Maria Di Majo, che ha annunciato la realizzazione di alcuni previsti, già previsti da tempo, per portare l’escavo a 12 metri di profondità e per la riqualificazione del piazzale a fianco della banchina “che non dimentichiamolo mai è ora di un mille metri quando era sino a qualche anno era di trecento metri. Tutto è migliorabile e con il Consorzio industriale del sud-pontino, che tanto si sta prodigando sulla riattivazione dell’ex Littorina con un collegamento tra la zona del centro intermodale di Bevano e il porto commerciale, stiamo realizzando un retroporto nell’area dell’ex raffineria Agip in via di smantellamento e bonifica. L’Authority offre linee di indirizzo ma ciascuno deve fare il suo. La Regione Lazio può aiutarci per il miglioramento dell’attuale assetto viario ed infrastrutturale e gli stessi operatori sforzarsi di essere sempre più innovativi a rispondere alle esigenze richieste dal mercato”

INTERVISTA Francesco Maria Di Majo, presidente Autorità Sistema portuale del Tirreno centro settentrionale

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Il convegno della Filt Cgil, alla distanza, ha partorito un’interessante proposta su cui ha concordato nel suo intervento inaugurale il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano: l’insediamento di un tavolo tecnico permanente che, allargato ai comuni del Golfo alla Regione Lazio, all’ex Autorità portuale del Lazio e agli stessi operatori del settore, affronti e risolva le tante storiche emergenze e ritardi che riguardano il porto commerciale di Gaeta, in affanno in termini produttivi ed occupazionale nonostante i discussi interventi di Potenziamento. Mitrano, polemizzando indirettamente con la collega di Formia ,ha dichiarato che “non serve soltanto denunciare con iniziative populiste i problemi (il riferimento è andato ad una recente iniziativa polemica circa il transito sul territorio formiano di mezzi pesanti con carichi di merci polverose provenienti dal porto gaetano), ma anche affrontarli con il massimo senso di responsabilità. I tavoli tecnici? Potrei convocarli anch’io ma questo compito spetta all’ex Autorità portuale del Lazio che sicuramente non si farà pregare”.

La professoressa Paola Villa ha chiesto che il porto non perda due caratteristiche imprescindibili per la sua futura attività, l’ecosostenibilità ed il rispetto della legalità, ma ha rinnovato la richiesta che il comune di Formia faccia parte di questa cabina di regia “anche se il porto si trovi a Gaeta”. L’intervento più atteso del convegno è stato – e non poteva essere diversamente – quello dell’assessore ai Lavori Pubblici, tutela del territorio e mobilità della Regione Lazio, Mauro Alessandri. Ha ribadito l’impegno della Giunta Zingaretti a favore del rilancio della cosiddetta “portualità periferica” che potrebbe avvenire in estate con l’adozione del piano regionale delle persone e delle merci: “Da quel momento si stabiliranno gli interventi prioritari da perseguire. Il miglioramento dei collegamenti con l’Autostrada è una priorità ma si è perso tanto tempo anche per potenziare e qualificare la viabilità esistente. La Regione Lazio ha previsto nel bilancio di previsione 2019 due milioni di euro a favore dei porti minori come quelli di Gaeta e Formia. Cominciamo a spenderli e ad ottimizzare quanto sinora realizzato. La riattivazione della stessa Littorina è uno strumento innovativo per affiancare al trasporto su gomma quello che su ferro che potrebbe contribuire alla movimentazioni delle merci da e per il porto commerciale di Gaeta”.

“L’obiettivo della nostra iniziativa è stata quella di tracciare un percorso condiviso – hanno concluso il segretario generale della Cgil di Latina e Frosinone Anselmo Briganti ed il coordinatore regionale della Filt Cgil Eugenio Stanziale – con tutte le forze sociali e istituzionali del territorio affinché venga valorizzato al meglio questo immenso patrimonio. Il sindacato auspica l’avvio di una proficua interlocuzione per lo sviluppo e crescita economica del Lazio meridionale ma gli attori interessanti – in primis la politica, quella locale, provinciale e regionale – non può sfuggire alle proprie responsabilità e compiti.”
Saverio Forte

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