Formia / Sosta, mobilità, bomba: una settimana difficile per il sindaco Villa

Formia Politica

FORMIA – Sosta, mobilità e la bomba inglese di Rio Fresco… Non si preannuncia molto facile la settimana appena iniziata che attende l’amministrazione comunale di Formia. L’improvvisa chiusura giovedì sera del parcheggio multipiano “Aldo Moro” per finire nella disponibilità della curatela fallimentare della Formia servizi ha provocato una scia di polemiche e soprattutto di perplessità, sia parte degli operatori commerciali che di autorevoli dirigenti della maggioranza che sostiene il sindaco Paola Villa. Ma andiamo per gradi.

IL MULTIPIANO. Il coordinatore politico della lista “Formia città in comune” Enrico D’Angelis continua il suo diretto braccio di ferro con il capo dell’amministrazione comunale e sulla pagina facebook dell’amministrazione comunale ha definito “uno sfogo e nulla più” la conferenza stampa che la professoressa Villa e l’assessore all’urbanistica Paolo Mazza hanno indetto, anche questa volta “ad horas”, per polemizzare soltanto con il capogruppo del Pd Claudio Marciano. “Chiudere il parcheggio in poche ore è stato un comportamento irrispettoso per tanti cittadini che si sono visti ‘sequestrare’ le rispettive auto – ha detto D’Angelis – Le opposizioni ci stanno ‘aiutando’ ma qualcosa personalmente mi sfugge.” Il coordinatore D’Angelis teme che i rapporti tra il nuovo corso al comune di Formia ed il curatore fallimentare della Formia servizi spa non siano più “idilliaci come aveva fatto pensare con le sue dichiarazioni l’assessore Mazza. Una chiusura che ha colto di sorpresa un’intera città e non solo – ha commentato il sempre più Aventiniano coordinatore di “Formia città in comune”- merita non poco approfondimenti, a prescindere dai ruoli che possono e devono svolgere la maggioranza e le stesse opposizioni”. Ma sta prendendo corpo un’altra indiscrezione? E se la tempestiva chiusura del parcheggio, oltre ad essere richiesta dal curatore Gianmarco Navarra, potrebbe essere stata consigliata dalla nuova visita nei giorni scorsi dagli agenti del Gruppo di Formia della Guardia di Finanza su delega della Procura di Cassino. La gestione, più o meno recente, del multipiano “Aldo Moro” è finita sotto la lente d’ingrandimento degli uomini del colonnello Sergio De Sarno e l’amministrazione comunale avrebbe pensato: prima non abbiamo più la disponibilità della struttura e meglio è…

LE PROTESTE DEI COMMERCIANTI. I commercianti, poi. La conferenza stampa della professoressa Villa e dell’assessore Mazza è stata vista in diretta da molti operatori del settore e chi non ha potuto l’ha vivisezionata alla moviola. Le critiche più feroci le hanno esternati i dirigenti del centro commerciale naturale “Le due torri” che hanno censurato il silenzio dell’amministrazione comunale sulla gestione della sosta in pieno centro senza l’apporto del multipiano: “Al di là della ricostruzione dei fatti passati non c’è stata una singola parola sulle intenzioni in merito alle possibili soluzioni ai problemi che ciò (la chiusura della struttura) comporterà alle nostre attività. Sono rimasti stupiti nel vederci perché non invitati alla conferenza stampa. Eravamo solo in tre. Cosa avrebbero fatto se invece fossimo stati almeno 50 o più???? Vogliamo capirlo che bisogna svegliarsi per essere considerati???” La situazione si è fatta pesante e lo sa il presidente dell’Ascom cittadina, Giovanni Orlandi. Ha annunciato che il presidente della Confcommercio Lazio sud Giovanni Acampora ha chiesto d’incontrare lunedì il Comandante della Capitaneria di porto di Gaeta Andrea Vaiardi per chiedergli di utilizzare l’intero parcheggio di Molo Vespucci “in modo temporaneo fino alla riapertura (???) del multipiano delle Poste. “Almeno sarebbe un ammortizzatore – ha scritto il presidente Orlandi su whattsapp – per la difficile situazione che si è venuta a creare. Abbiamo chiesto anche al comune di mandare un rappresentante a questo incontro e ci faranno sapere…”

LA BOMBA. La bomba d’aviazione inglese “spuntata” dopo 75 anni esatti in un cantiere edile nel quartiere di Rio Fresco Scacciagalline non fa dormire anch’essa sonni tranquilli. I commercianti di Formia sono molto perplessi sulla data sinora prescelta, domenica 28 aprile, per disinnescare e mettere in sicurezza il residuato bellico. Anche perché rischiano di essere evacuati dai 15 ai 20mila cittadini con il complicatissimo sgombero dell’ospedale Dono Svizzero, della clinica psichiatrica “Sorriso sul mare” e di diverse residenze per anziani. Lunedì pomeriggio presso la Prefettura di Latina è previsto il terzo tavolo tecnico con il comune di Formia e le forze dell’ordine, intanto il presidente Acampora – ha rivelato il responsabile dell’Ascom territoriale Orlandi – ha chiesto proprio al Prefetto Maria Rosa Trio di “perorare la richiesta si spostamento della data e pare che sia favorevole ad uno spostamento al 5 maggio”.

LE ELEZIONI PROVINCIALI. In questo valzer di date la maggioranza in occasione del suo ultimo vertice venerdì sera ha pensato ad altro. Ha deciso – pare su richiesta dello stesso sindaco – di non procedere ad alcuna riflessione interna sul disastroso comportamento elettorale della stessa coalizione civica in occasione del rinnovo del consiglio provinciale di domenica 31 marzo (il candidato di bandiera Giovanni Costa era stato tradito da almeno otto franchi tiratori). Un po’ tutti in un clima decisamente belligerante hanno chiesto maggiore collegialità nelle scelte amministrative. E se il bravo ed intelligente capogruppo di “Un’altra città”, Gerardo Forte, ha auspicato di non parlare di rimpasti di Giunta sino al prossimo autunno, il gruppo consiliare dilaniato da divisioni e polemiche ha chiesto di poter incontrare ogni venerdì la Giunta per informarsi sugli atti deliberativi che saranno in discussione e di approvazione…la settimana successiva. Se non è un commissariamento politico dell’esecutivo, poco ci manca…

Saverio Forte