Edilizia scolastica, fondi in arrivo dalla Regione Lazio per sei scuole pontine

Castelforte Fondi Formia Gaeta Politica Santi Cosma e Damiano Scuola Terracina

SUD PONTINO – Una boccata d’ossigeno per l’edilizia scolastica in diversi comuni del sud-pontino. Saranno ben 30 i milioni di euro che dovrebbero consentire a 12 plessi scolastici di rifarsi il “look” e di migliorare la propria funzionalità e sicurezza. E’ quanto emerge da una mirata graduatoria che la Regione Lazio ha approvato in questi giorni a favore dell’edilizia scolastica per il triennio 2018/2020 e nei primi 30 posti ci sono 12 richieste di finanziamento presentate da 6 Comuni pontini: Formia (10 milioni e 50.000 euro), Gaeta (8 milioni e 971mila euro), Fondi (6 milioni e 382 mila euro), Castelforte (2 milioni di euro), Santi Cosma e Damiano (1 milione e 450mila euro) e Terracina (1 milione e 350 mila euro). Si tratta di risorse attese da anni – al Lazio il Miur ha attribuito 124 milioni – destinate agli interventi straordinari di ristrutturazione, di messa in sicurezza, di adeguamento sismico, di efficientamento energetico ma anche di costruzione di nuove scuole e palestre e interventi di miglioramento per quelle esistenti.

Ad esprimere la sua soddisfazione per l’esito di questo bando è il consigliere regionale pontino di Forza Italia Giuseppe Simeone che considera lo stanziamento di questi 30 milioni di euro un supporto significativo per tanti comuni per qualificare e mettere in sicurezza numerosi plessi scolastici del sud-pontino. “Si tratta di un’importante iniezione di ri-sorse per tanti Comuni della nostra regione e fra essi quelli della provincia di Latina – afferma Simeone- alle prese con evidenti problemi legati alla sicurezza dei plessi.”

La determina regionale che ha individuato gli enti da ammettere al finanziamento non è che l’ultimo passaggio di un iter iniziato nei mesi scorsi. Il Miur da parte sua – ha osservato Simeone – ha elencato le priorità per la realizzazione degli interventi e ha invitato gli enti locali a proporre i progetti da portare avanti. I piani, presentati entro il 2 agosto scorso, sono poi stati analizzati e valutati sulla base del numero di edifici scolastici presenti per Regione, il livello di rischio sismico, la popolazione scolastica e l’affollamento delle strutture.

In effetti i dati più recenti elaborati dal dossier Ecosistema scuola 2018 parlano chiaro. Nella provincia di Latina l’88,2 % degli edifici scolastici mappati non ha un certificato di agibilità, il 55,8% non ha certificato di collaudo statico, l’86,1% non ha un certificato di prevenzione incendi, solo il 5,7% ha un certificato di nulla osta provvisorio di prevenzione incendi e solo il 6,4% ha un certificato di collaudo degli impianti di spegni-mento. Inoltre solo l’80,8% possiede il documento di valutazione del rischio e il piano d’emergenza è presente nella stessa percentuale degli istituti. Un edificio su tre non adotta accorgimenti per la riduzione dei consumi energetici e sul fronte rinnovabili appena il 23,5% dispongono di pannelli solari, il 64,7% utilizza metano per il riscaldamento mentre il 13% gasolio. Sul versante barriere architettoniche e accessibilità, il 19% degli edifici non presenta accorgimenti per il superamento delle barriere architettoniche, il 74% è dotato di rampe per l’accesso, il 23,7,% di ascensori per disabili, il 5,5% di piattaforma elevatrice, il 56% di servizi igienici per disabili. La definizione di questo bando arriva in una fase in cui a Gaeta gli studenti del liceo scientifico “Enrico Fermi” sono scesi in strada per chiedere tempi brevi e certi per la consegna, da parte della Provincia, della nuova palestra completata quattro anni fa presso la succursale in località Calegna.

Nel corso di un’assemblea tenutasi presso l’aula magna del plesso centrale di piazza Trieste il dottor Paolo Roturnno in rappresentanza dell’ente di via Costa ha annunciato la nomina di un nuovo Rup che dovrà certificare il collaudo del-la struttura finita nell’inchiesta giudiziaria “Tiberio 2” per una serie di appalti dall’esito scontato. All’incontro hanno partecipato una folta delegazione di studenti, capitanata dai rappresentanti d’istituto, di classe e della consulta scolastica provinciale, l’attiva dirigente Maria Rosa Valente e, per conto del comune di Formia, gli assessori Lucia Maltempo e Angelo Magliozzi. I rappresentati di istituto Giovanni Saccoccio, Dario Zanfrisco e Luciano Cassio per il liceo “Fermi”, Anna Laura Piercarilli per la ragioneria di Calegna e i componenti della consulta studentesca provinciale Giovanni Simeone e Matteo Gionta, a fronte di questo gravoso inadempimento, hanno di nuovo stigmatizzato, dopo il sit in di martedì, i disagi che devono affrontare da anni per svolgere l’attività di educazione fisica, costretti a trasferirsi, a bordo di bus navetta retribuiti dalla Provincia, presso la palestra del plesso centrale di piazza Trieste a Gaeta per utilizzare la locale palestra e poi tornare nelle rispettive classi d’appartenenza. “La Provincia – hanno tuonato gli studenti – ci ha chiesto dieci giorni. Attendiamo ancora”.

Saverio Forte