Gaeta / Commissariamento Consorzio Industriale, scatta il ricorso al Tar

Cronaca Gaeta Politica

GAETA – Una serie di presunte violazioni Costituzionali e poi il rischio che si verrebbe a creare con la nascita di un Consorzio Unico industriale del Lazio: sarebbe messi “a rischio gli interessi del territorio, in quanto verrebbe meno la promozione delle attività produttive, industriali e artigianali strettamente connesse all’ambito di competenza comunale e provinciale”. Non è rimasta isolata l’iniziativa, politicamente significativa, del sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani di impugnare la nascita del super consorzio regionale a danno di tutti gli enti di sviluppo industriale operanti sul territorio laziale. A fare altrettanto, probabilmente su indicazione del Senatore e segretario regionale di Forza Italia Claudio Fazzone, sono stati il Consorzio di sviluppo industriale del sud pontino e cinque dei 12 comuni del comprensorio a guida centro destra facenti parte dell’assemblea consortile: Gaeta, Itri, Santi Cosma e Damiano, Monte San Biagio e, naturalmente, Fondi.

I ricorsi al Tar presentati nei giorni scorsi sono due: il primo presentato dal consorzio industriale del sud pontino, il secondo promosso “ad adiuvandum” dai comuni che siedono in assemblea insieme a Federlazio, alla Provincia e alla Camera di Commercio di Latina. A firmarli, però, è lo stesso legale, uno dei più insigni amministrativisti di Napoli, il professor universitario Orazio Abbamonte, delegato dai vari comuni, oltre che dal consorzio di Bevano, ad impugnare davanti il Tar del Lazio – sezione di Roma il decreto con cui il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha dato il via all’iter di fusione dei vari consorzi industriali con la nomina di Francesco De Angelis quale commissario unico e, ancor prima, l’articolo 40 della legge regionale numero 7 del 2018, quello che prevede, appunto, “la costituzione del Consorzio unico per lo sviluppo industriale dell’intero territorio regionale, con conseguente estinzione dei consorzi esistenti”. Nei suoi due ricorsi l’avvocato Orazio Abbamonte ha chiesto che il Tar sospenda subito l’efficacia dei due provvedimenti regionali. Per il merito ci sarà tempo…

Questa iniziativa politico-giudiziaria del Cosind e di cinque dei dodici comuni aderenti, guidati da maggioranze vicine alle posizioni politiche di Forza Italia, sarebbe legata a doppio mandato a quella promossa dal sindaco di Frosinone Ottaviani, ispirata proprio dal Senatore Fazzone per mettere politicamente in difficoltà il plenipotenziario di Nicola Zingaretti nella provincia ciociaria, l’attuale presidente dell’Asi e – come detto – commissario unico per l’area di sviluppo industriale dell’intero territorio regionale Francesco De Angelis del Pd. Naturalmente il ricorso al Tar contro la nomina di De Angelis non è stato avallato dagli altri comuni del Golfo a guida Pd o da liste civiche di centrosinistra, soprattutto Minturno e Castelforte (quello di Spigno Saturnia al momento è guidato da un commissario Prefettizio), mentre la proposta di aderirvi non è stata neppure sottoposta al comune più importante, Formia. E una ragione politica c’è, soprattutto dopo che il capogruppo di una delle liste di maggioranza, “Formia città in comune”, Daniele Nardella, nell’ultimo consiglio comunale aveva lanciato strali contro l’operato del consorzio di sviluppo industriale arrivando a proporre pubblicamente la fuoriuscita del comune dall’assemblea.

Intanto l’attività del consorzio prosegue e nel suo mirino ci cono i rifiuti: venerdì presso la sede in località Bevano si è svolto un incontro con diversi comuni interessati a rispondere, entro la fine di marzo, ad un bando dell’amministrazione provinciale per dar vita ad una gestione consorziata del ciclo dei rifiuti. In palio ci sono complessivamente circa dieci milioni di euro e il soggetto proponente, a nome dei comuni, potrebbe essere proprio il consorzio di sviluppo industriale del sud pontino. Il motivo? La disponibilità di un’area di proprietà, a Spigno Saturnia, lungo la superstrada Formia-Cassino per realizzarvi un centro di compostaggio dei rifiuti.
Saverio Forte