Formia / Prevenzione della corruzione, pugno duro del segretario comunale Izzi

Formia Politica

FORMIA – Mentre la stampa è in subbuglio e legittimamente preoccupata per questo “black out” informativo, i dipendenti del comune di Formia sono avvisati: se in futuro dovessero violare il rispetto del segreto d’ufficio e l’obbligo di riservatezza degli atti o, peggio, sorpresi a fornire all’esterno informazioni in merito alle proprie attività istruttorie in corso nel proprio e negli altri uffici dell’ente saranno segnalati alla Procura, destinatari di procedimenti disciplinari e, se necessario, del massimo delle sanzioni… il licenziamento. E’ stato nominato da meno di quindici giorni dal sindaco Paola Villa che il neo segretario generale del comune di Formia, il gaetano Alessandro Izzi, ha emanato una severissima ed inedita direttiva che qualche disappunto sta procurando, soprattutto all’interno della macchina burocratica del comune.

L’ha inviata ai pochi (tre) dirigenti in servizio e, per conoscenza, al sindaco Villa, alla Giunta e al nucleo di valutazione in cui annuncia il suo pugno duro nella veste di responsabile della prevenzione della corruzione: i dipendenti se saranno sorpresi a violare il segreto d’ufficio, a pronunciarsi in merito a provvedimenti relativi a procedimenti in corso – naturalmente prima che siano stati formalmente deliberati o comunicati alle parti interessate – e a svolgere attività o a perseguire interessi in conflitto con quelli dell’ente sanno che possono rischiare il proprio posto di lavoro. La scure del neo segretario Izzi, che nel vicino comune di Gaeta non ha avuto vita facile con la politica che l’aveva nominato (soprattutto con gli ex sindaci Massimo Magliozzi e Antonio Raimondi), intende soltanto rispettare – scrive nel-le premesse della direttiva – il Codice di comportamento dei dipendenti e quello anti-corruzione per assicurare la qualità dei servizi prestati, prevenire fenomeni di corruttela e rispettare i principi costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo dell’interesse pubblico.

Il segretario Izzi ribadisce a più riprese che i dirigenti sono coloro che devono applicare e far rispettare questa direttiva in quanto la violazione dei doveri di “tutti i dipendenti comunali” è fonte di “personale responsabilità disciplinare e la relativa condotta rileva ai fini della responsabilità civile, amministrativa, contabile e penale ogni qualvolta tali azioni siano collegate alla violazioni di doveri, obblighi, leggi o regolamenti”. Ma sono altre e interessanti le prescrizioni di cui Izzi chiede il rispetto. I dipendenti , interni e esterni al comune di Formia, non possono collaborare o dare causa alla realiz-zazione di comportamenti vietati dalle norme di legge – ma Formia fa parte di un’altra Repubblica ? – come “un pari divieto è posto nei confronti di azioni e comportamenti che, sebbene non costituiscano fattispecie di reato, possano potenzialmente diventarlo, o favorirne la commissione, evitando situazioni e comportamenti che possano nuocere agli interessi o all’immagine del comune di Formia”.

E poi: i dipendenti possono consultare i soli atti e fascicoli ai quali sono autorizzati ad accedere per ragioni di servizio e ne fanno un uso con-forme ai doveri d’ufficio consentendone l’accesso a terzi (esterni o interni all’ente, amministratori e non) solo nei casi previsti dalla legge e ai colleghi per motivo di servizio in conformità alle prescrizioni impartite dal responsabile di settore. Con questa direttiva il comune di Formia è stato etichettato come uno porto delle nebbie che sicuramente non fa onore alle tante professionalità che permettono a questo ente ancora di funzionare. Di certo, l’iniziativa “poliziesca” di Izzi non aiuta a cementare il rapporto, dopo anni di scollamento, tra l’apparato burocratico e la stessa amministrazione, costretta a far fronte al dimezzamento delle posizioni apicali in un momento di necessaria azione di rilancio dell’ente. La Giunta sa di dover apporre alcune falle nella gestione dirigenziale dell’ente e, in quest’ottica, la maggioranza politica del sindaco Villa ha raggiunto un accordo per espletare una selezione per l’assunzione a tempo determinato, ai sensi dell’articolo 110 del decreto legislativo 267/2000, del nuovo dirigente dei riunificati settori Lavori e Urbanistica (al momento guidati dal responsabile dell’avvocatura interna Domenico Di Russo) e di un concorso pubblico per la futura guida dell’area economi-co-finanziaria.

La procedura prevede che il primo step sia il ricorso alla mobilità e in poule position appare es-sere l’ottimo dirigente (a tempo determinato) dell’analogo settore del Comune di Latina, Giuseppe Manzi, che tornerebbe a lavorare al comune di Formia come primo dei non vincitori del concorso pubblico espletato dall’amministrazione provinciale di Frosinone. Con il ritorno del manager itrano l’affidabilità futura per i pros-simi anni di questo nevralgico settore del comune sarebbe – o meglio – è assicurata…

Saverio Forte