Gaeta / Molto partecipati i funerali di Guido Santullo (video)

Attualità Gaeta

GAETA – “La sua vera ricchezza è stata la sua infinita bontà, quell’amore che esternava con gesti concreti nei confronti di chi aveva bisogno di un aiuto materiale o di un gesto di affetto, di una carezza. E poi un altro amore, davvero da emulare, nei riguardi della sua città, Gaeta. Questa città era stato costretto ad abbandonare per motivi di necessità da giovane, vi è tornato da apprezzato uomo d’affari investendo suoi capitali per migliore l’immagine turistica della sua città. E poi a Gaeta riposerà per sempre”. Sono state queste, in sintesi, le parole pronunciate durante l’improvvisata orazione funebre dal sindaco Cosmo Mitrano alle esequie di Guido Santullo, l’82enne imprenditore originario di Gaeta che ha cessato di vivere improvvisamente lunedì pomeriggio nella stanza in cui abitava da tempo presso il “Mirasole International”, il lussuoso albergo che aveva prelevato nel 2010, grazie ai buoni uffici dell’allora consulente legale, l’ex capogrupppo Udc l’avvocato Giuseppe Matarazzo, in un’asta fallimentare presso il Tribunale e aveva contribuito a riqualificare per la “grande gioia” dello stesso sindaco Mitrano.

I funerali di Santullo si sono svolti presso il Santuario di San Nilo nel vicino quartiere turistico e residenziale di Serapo e a curarli, in ogni minimo dettaglio organizzativo, sono state le antiche onoranze funebri della ditta “Salvatore Salemme”. Ad inaugurare il corteo funebre sono stati la terza moglie svizzera del magnate uomo d’affari con triplice passaporto (italiano, elvetico e francese), tre dei suoi quattro figli e soprattutto Nicola, il fratello di cui Guido si fidava più di tutti. Un rapporto stretto, di sangue, il loro, e Nicola l’ha dimostrato non abbandonando mai la camera ardente allestita all’interno della struttura ricettiva di via Firenze. “Così voleva Guido – ha detto Nicola Santullo – Chiedere l’albergo? E perché mai? Quale segnale avremmo dato ai nostri ospiti”.

Intanto le condizioni di salute dell’imprenditore, capace di potenziare sul piano infrastrutturale e viario alcuni paesi africani in via di sviluppo (Guinea Conakry, Mali, Senegal, Camerun e Gabon), erano peggiorate da alcune settimane, da quando si era inasprito un delicato contenzioso legale con il governo del Gabon per lavori mai liquidati, interventi per un importo di quasi mezzo miliardo di euro e al centro di indagini della locale magistratura e di una commissione d’inchiesta dello stesso governo del paese africano Intanto che ne sarà del “Mirasole International” dopo la scomparsa improvvisa del suo patron? Se lo chiedono Gaeta e le stesse maestranze che fanno fatica a nascondere la loro legittima preoccupazione per quello che societariamente potrebbe avvenire nelle prossime settimane. La società proprietaria dell’albergo ha sede legale in Lussemburgo e Santullo era uno dei tre amministratori insieme alla terza moglie e al suo “adorato Luigi”, il quarto ed ultimo figlio. Di sicuro la struttura societaria subirà accorgimenti azionari al proprio interno ma il “Mirasole continuerà ad essere – ha giurato il fratello Nicola – un capitale, un bene dell’immagine turistica di Gaeta….Nessun problema”.

Intanto sono trapelate due volontà espresse in vita da Guido Santullo. Avrebbe voluto lanciare un’Opa, un ‘offerta – circostanza confermataci anche dal sindaco Cosmo Mitrano – per acquistare il vicino Hotel Serapo. Il suo cadavere nella giornata di giovedì, sempre a cura delle onoranze funebri “Salvatore Salemme”, sarà cremato e Santullo avrebbe voluto che le sue ceneri venissero disperse nel mare di Serapo. Qualcuno della famiglia sarebbe riuscito, in tempo, a farlo cambiare idea: saranno sistemate all’interno del loculo “dove riposano – ci ha detto Nicola Santullo – mamma e papà nel cimitero di via Garibaldi”. Nel forno crematorio finirà anche un mazzo di carte napoletane con cui Guido Santullo trascorreva gran parte del suo tempo all’ingresso dell’albergo acquistato di Serapo: “Le sue partite – ha concluso – le potrà continuare ora in Paradiso con i nostri genitori e, di sicuro, come la sua vita, le continuerà a vincere”.
Saverio Forte

VIDEO