Comune di Gaeta

Gaeta / Alienazione terreno dell’Ipab Santissima Annunziata, interrogazione di Magliozzi

Gaeta Politica

GAETA – Un quesito con un misterioso perché: perché l’amministrazione comunale di Gaeta non ha ritenuto opportuno partecipare alla procedura di alienazione promossa dall’Ipab della Santissima Annunziata di un panoramicissimo terreno (di pochi metri quadrati) ubicato in via Angioina, nella zona sottostante la chiesa di San Francesco, nel quartiere storico di Gaeta medioevale? Eppure l’importo richiesto era davvero “esiguo e irrisorio”, poco più di 22mila e 500 euro. Il nostro servizio pubblicato su Temporeale.info è diventato l’argomento di un’intricante interrogazione che l’ex sindaco e ora capogruppo di “Azione popolare”, Massimo Magliozzi, ha inviato ai vertici dell’attuale amministrazione comunale, al primo cittadino Cosmo Mitrano, al presidente del consiglio comunale Pina Rosato, al vice-sindaco e assessore alle opere pubbliche e al turismo Angelo Magliozzi.

L’iter dell’intera procedura dell’alienazione della porzione di terreno in uno degli angoli più suggestivi del quartiere di Gaeta medioevale aveva seguito tutti i crismi di legge unitamente a quella di altri beni immobili di proprietà dell’ente di assistenza: un appartamento ubicato sempre a Gaeta al Vico 19 di via Indipendenza, un appartamento in via del Porto 23 a Terracina e, sempre a Terracina, alcuni locali commerciali ubicati in via Posterula 7. L’Ipab della Santissima Annunziata per stimare il valore di mercato dei quattro immobili aveva nominato correttamente un professionista di Latina, l’architetto Samuele Bignozzi, che aveva fissato nell’aranceto di via Angioina il prezzo di 20mila e 500 euro. Ma all’ex sindaco Magliozzi non è piaciuta affatto la giustificazione secondo la quale il comune di Gaeta non avrebbe partecipato alla licitazione pubblica affermando di essere rimasto all’oscuro…

Massimo Magliozzi
Massimo Magliozzi

“E’ ingiustificabile questa affermazione del Comune a causa della presunta mancata comunicazione da parte della stessa Ipab – ha tenuto a precisare nella sua interrogazione l’ex sindaco Magliozzi – Questo terreno, seppur di modeste superfici, sarebbe potuto risultare utile in considerazione della palese difficoltà nel reperire spazi per realizzare parcheggi nel quartiere storico di Gaeta medioevale o, in alternativa, una mini villa comunale, magari a servizio dei cittadini residenti della zona o degli studenti turisti e fedeli che visitano la sovrastante chiesa di San Francesco”. L’alienazione del terreno di via Angioina era stata aggiudicata dall’unica offerta presentata quando il comune – osserva ancora Magliozzi nella sua interrogazione – avrebbe potuto valere il suo diritto di prelazione…”

E Magliozzi lo spiega perché… L’unico che avrebbe potuto far valere un diritto di prelazione, sulla scorta di un precedente contratto di affitto dello stesso terreno stipulato con la stessa Ipab della Santissima Annunnziata il 20 settembre 2005 e registrato presso l’ufficio di Formia dell’Agenzia delle Entrate, poteva essere il solo signor Luigi Antonio Alberto Robbio, di 55 anni. Si è verificato un qualcosa che non è andato giù all’ex sindaco di Gaeta: il signor Antonio in una lettera ha dichiarato espressamente di rinunciare ad esercitare il suo legittimo diritto di prelazione. Sulla scorta di quale motivazione? L’Ipab – è la tesi che avalla il comune di Gaeta – avrebbe dovuto riproporre di nuovo la procedura di alienazione e, invece, che fa? Delibera l’affidamento del terreno al soggetto unico partecipante….altro non è che la madre del signor Antonio, la signora Egea Palumbo, 81 anni il prossimo agosto. Naturalmente il via libera alla stipula del contratto di compravendita viene dato dopo che alcuni giorni dopo la signora Egea Palumbo con una certificazione prodotta dichiarava correttamente di “non avere a proprio carico sentenze definitive di condanna che determino incapacità a contrarre con la pubblicazione amministrazione”….

Rispondendo in consiglio comunale al capogruppo Magliozzi, l’omonimo vicesindaco Angelo ha esordito affermando di aver chiamato il direttore dell’Ipab della Santissima Annunziata dopo aver ricevuto copia dell’interrogazione e di aver promosso un sopralluogo nel terreno: “Sarà anche panoramicissimo ma si tratta di un agrumeto, una ‘lingua di terra stretta, al massimo sei-sette metri, quindi impossibile realizzarvi un parcheggio o qualsiasi altra cosa di interesse pubblico.

La prelazione? Il comune non poteva esercitare questo diritto – ha aggiunto l’assessore Angelo Magliozzi – ma soltanto l’affittuario”. Nella vibrante (sul piano dialettico) botta e risposta tra i due Magliozzi l’ex sindaco di Gaeta ha voluto puntualizzare che l’ex affittuario dell’area ha poi formalmente rinunciato al suo diritto di prelazione e non avrebbe potuto estenderla a favore di un altro soggetto. Massimo Magliozzi ha annunciato che, insoddisfatto delle risposte ricevute dalla Giunta Mitrano, porterà in caso all’attenzione della Procura della Repubblica di Cassino perché se un diritto (di prelazione) decade…non si può trasferire ad un altro soggetto. L’Ipab della Santissima Annunziata avrebbe dovuto pubblicare un nuovo bando mentre il comune di Gaeta è rimasto inerme spettatore. Chissà perché?

Saverio Forte