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Formia / Elezioni, Taglialatela risponde a Paola Villa: “Possibile una convergenza” (video)

FORMIA – Nei giorni in cui inizia al Comune di Formia un commissariamento che per molti è apparso inevitabile dopo lo svolgimento del quarto e travagliato mandato amministrativo del sindaco dimissionario Sandro Bartolomeo, un interrogativo insegue una risposta: qual è l’attuale peso elettorale di Paola Villa all’indomani della presentazione del suo progetto politico denominato “Formia città in Comune”? Se lo chiedono i partiti e gli schieramenti tradizionali che, dopo l’imbarazzante epilogo dell’azione politico-amministrativa del sindaco eletto per la prima volta 24 anni fa, affronteranno sicuramente la “pratica-Formia” più in là nel tempo, dopo, o nella migliore delle ipotesi – subito prima il duplice appuntamento elettorale politico-regionale del 4 marzo 2018. Al momento la professoressa Paola Villa sembra aver cambiato solo la denominazione al suo progetto politico per conquistare il comune di Formia, da “Un’altra città” a “Formia città in Comune”, soluzione, quest’ultima, che sembra ricalcare, almeno nel nome, la soluzione con cui un anno e mezzo il cardiologo Damiano Coletta ha espugnato a Latina il palazzo di piazza del Popolo. Basta questa mini clonazione maturata da qualche cultore di marketing politico? Un po’ se i suoi ispiratori corrispondono ai nomi di Kristian Franzini e Armando Russo, quest’ultimo espressione di quella famiglia, Orlandi, che a Formia ha avuto, simbolicamente e non, un ruolo, un peso. Al momento, almeno ufficialmente, i primi “acquisti” di Paola Villa sono due esponenti che con il centrosinistra Bartolomeiano hanno avuto a che fare, seppur in due fasi storiche distinte e separate: l’ex assessore ed ex capo di gabinetto Enrico D’Angelis (fuoriuscito dall’esperienza comunista è approdato per qualche anno sulla riva socialista dello Sdi) e – questa è cronaca recente e non storia – il penultimo assessore al bilancio del dimissionario sindaco di Formia Fulvio Spertini.

A Paola Villa sembra mancare come il pane la componente cattolica che nel 2013 l’ha resa “vincente”, anche se non premiata da un scranno nel consiglio comunale della città. Il contributo elettorale dei candidati di ispirazione cattolica nel laboratorio di “Un’altra città” fu determinante per il successo personale della Villa, la quale – come Bartolomeo – fu protagonista di un errore marchiano cinque anni fa: non analizzò compiutamente le ragioni che portarono all’implosione interna di un movimento che lei stessa ha poi personalizzato. Sarà sicuramente vero quando la Villa dice che “questo è un momento di ascolto, la scorsa volta è stato difficile raggiungere tutti, in una città di 40mila abitanti, questa volta invece sono molte le persone che stanno venendo a cercarci. E’ un’occasione unica”.

Nella prossima campagna elettorale di Formia – come in quella di Gaeta della scorsa primavera – ha frammentazione sarà sovrana. La conferma è arrivata già un mese fa quando ha debuttato, primancora della Villa, la candidatura a sindaco dell’ex segretario e direttore generale del comune, Mario Taglialatela, un tecnico apprezzato da più parti al punto che la sua sfida elettorale è sinonimo di un algebrico angolo giro. Taglialatela in questa intervista video di Saverio Forte intanto ha replicato alla professoressa di Vindicio che nella conferenza stampa di sabato mattina presso l’ex aula consiliare si è detta pronta a confrontarsi con gli altri competitor, a cominciare dall’esperienza messa in campo dall’ex segretario comunale Mario Taglialatela. Ma, nessuno dei due, sembra orientato ad abdicare dall’investitura già ricevuta…
Saverio Forte

Intervista a Mario Taglialatela

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