Itri / Castello e Museo del brigantaggio, Paola Soscia chiude le porte all’affidamento diretto

Itri Politica

ITRI – E’ ad una svolta la vicenda della gestione del castello di Itri e del Museo del Brigantaggio. La convenzione è scaduta e l’amministrazione comunale era indirizzata a rinnovarla, incontrando però la strenua opposizione di cittadini e movimenti politici, tra cui il movimento 5 stelle. Contraria all’affidamento diretto e favorevole ad un bando ad evidenza pubblica, l’assessora alla cultura Paola Soscia aveva già manifestato l’intenzione di avviare una gara in consiglio comunale. La conferma attraverso una nota in cui fuga ogni dubbio circa le sue intenzioni ed elenca in maniera chiara i motivi, legati alla trasparenza ed al vantaggio in termini di servizi offerti, che dalla partecipazione di più enti al bando, Pro Loco compresa, può scaturire.
“Ho deciso – spiega l’assessora – di rompere un silenzio mantenuto a lungo per educazione e rispetto per il ruolo di amministratore che a tutt’oggi ancora rivesto. Nasce infatti l’esigenza, a 3 settimane dalla scadenza della convenzione con l’Associazione Pro Loco, di far luce sulla mia posizione riguardante la proposta di futura gestione dei due beni culturali per eccellenza degli itrani: il castello medioevale e il museo del brigantaggio. Ho letto e riflettuto sulle varie, appassionate sollecitazioni che mi sono pervenute da liberi cittadini e a questo punto corre l’obbligo da parte mia di intervenire su un tema così caldo e importante e di fugare inutili dubbi su quella che è la mia scelta politica e il mio indirizzo culturale.

Parto da una premessa fondamentale: l’Assessore Soscia non vuole intraprendere alcuna guerra civile e personale nei confronti della locale Pro Loco. Premesso ciò, seguito a chiarire che l’idea di fare un bando per l’affidamento delle sopracitate strutture, dichiarato a gran voce dalla sottoscritta in un consiglio comunale, rappresenti uno strumento sano per garantire il principio di rotazione, democrazia, pari opportunità, legalità e trasparenza. Procedo inoltre affermando che, scaduta la convenzione, l’idea del bando di affidamento è stata oggetto di discussione all’interno della squadra di governo e in una riunione di maggioranza, la sottoscritta ha voluto ascoltare ogni singola voce dei consiglieri. Essi, a tal riguardo si sono espressi prevalentemente contrari all’indirizzo culturale dell’assessore di riferimento, in quanto convinti del positivo operato della Pro Loco in virtù della costante e duratura collaborazione dell’Associazione con l’Ente comunale.

Ho espresso, a tal proposito, le mie perplessità riguardo alla gestione pluriennale delle strutture da parte della Pro loco, rilevando alcune inefficienze e mancanze. Ritengo inoltre che per una più qualificata, vigorosa e funzionale gestione non ci si possa basare soltanto sul principio della collaborazione e della disponibilità, che va comunque riconosciuto alla Pro Loco, ma si debba ricercare e preferire un progetto lungimirante. Ho infine chiarito che dal bando non sarà comunque esclusa la Pro Loco stessa, la quale potrà presentare liberamente la propria futura linea progettuale. Il Sindaco, sempre in quella stessa riunione di maggioranza, si è riservato di sentire i partiti per una piena condivisione della decisione, e nel frattempo sta gestendo lui stesso l’apertura delle strutture, demandando il compito alla Pro Loco in virtù della passata collaborazione. Pertanto, tenendo fede a quelli che sono i miei impegni e i miei principi sopra espressi, al più presto presenterò comunque una bozza di bando in giunta”.