Castelforte / “Sanità: produrre eccellenza per fare salute”, il convegno alle Terme Vescine

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CASTELFORTE – La qualità del momento di confronto è stata la scelta del moderatore, il collega del quotidiano “Il Messaggero”, Giovanni Del Giaccio, uno dei pochi cronisti che con piglio, sagacia e proposizione professionale si occupa da trent’anni di sanità pubblica con l’intento di ottenere un suo migliore funzionamento. Ha avuto per tema “Sanità: produrre eccellenza per fare salute” l’importante convegno che il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Simeone ha promosso presso il Complesso Termale Vescine di Suio, a Castelforte. Il tema del simposio, promosso collegialmente con altri componenti del gruppo azzurro alla Pisana, ha affrontato il proprio il controverso rapporto tra sanità pubblica e privata. L’Onorevole Simeone, dopo i saluti inaugurali del sindaco di Castelforte Giancarlo Cardillo, del coordinatore cittadino di Forza Italia Alessio Fusco e del capogruppo nel consiglio regionale del Lazio Antonello Aurigemma, ha chiesto ed ottenuto l’intervento di esperti qualificati del settore. Tra questi il commissario straordinario dell’Asl di Latina, Giorgio Casati (ha relazionato su “Sanità pubblica, tra potenzialità ed eccellenza”), il presidente nazionale di Aiop Giovani, Lorenzo Miraglia (“Sanità pubblica e privata, tra sviluppo e integrazione”), il direttore sanitario delle Terme Vescine, Giancarlo Pacilio,(“Valorizzazione delle cure termali nel percorso clinico”), la responsabile provinciale del Tribunale dei diritti del malato di Latina, Gianna Sangiorgi,(“Sanità: dalla parte dei cittadini”) e, inoltre, due rappresentanti dei Centri diagnostici polispecialistici e delle cliniche convenzionate. E l’intento di questo momento di confronto è stato – come ha osservato il consigliere regionale Simeone – “affrontare insieme i temi e le prospettive inerenti l’integrazione e lo sviluppo di servizi e prestazioni nell’interesse della collettività.

Intervista al consigliere regionale Giuseppe Simeone

L’obiettivo del convegno non è stato quello di creare uno spazio in cui parlare e parlarsi addosso, quanto piuttosto quello di arrivare attraverso il confronto a delineare prospettive e soluzioni sui tanti, troppi problemi, che attanagliano la sanità nella provincia di Latina e del Lazio. In un momento, anche storico, in cui gli annunci superano i fatti concreti, solo facendo squadra e recependo le proposte di chi ogni giorno lavora in questo settore all’insegna della qualità e dell’eccellenza possiamo trovare gli strumenti adeguati per dare risposte ai cittadini in termini di efficienza. I nodi da sciogliere sono conosciuti e sono diventati ormai strutturali. Dalle liste di attesa sempre più lunghe che costringono i nostri cittadini a rinunciare alle cure, passando per il depotenziamento dei nostri ospedali e alla carenza di una assistenza sanitaria territoriale capillare ed efficiente capace di drenare l’afflusso, di codici bianchi in particolare, ai pronto soccorso sovraffollati per carenza di spazi e strutture idonee, per arrivare alla costante emergenza in cui sono costretti a lavorare quotidianamente medici, tecnici, infermieri e personale ausiliario a causa del cronico sottodimensionamento della pianta organica. Lo scopo è stato, dunque, fornire un contributo pratico e propositivo mantenendo quale priorità la crescente domanda del bene salute e le difficoltà contingenti e strutturali da parte dei servizi socio sanitari nel fornire risposte appropriate e soddisfacenti a nuovi bisogni dell’utenza.

Parlare di riforme e riorganizzazione del sistema sanitario nel Lazio e nella provincia di Latina significa partire dai territori, dalle loro specificità e dalle esigenze dei cittadini. E non può basarsi solo su meri calcoli ragionieristici che rendono il paziente un numero e gli operatori delle macchine. Parlare di sanità significa responsabilità. Quello che i cittadini, i pazienti, le loro famiglie ci chiedono dopo anni di tagli, ai servizi, ai reparti, al personale costantemente sottodimensionato, sono risposte. Con questo convegno nessuno pensa che queste risposte arriveranno come per magia. Ma credo che grazie a questo convegno, ed ai qualificati interventi che si sono susseguiti, un importante contributo alla soluzione delle criticità esistenti potrà essere fornito”.

Nell’apprezzato intervento di Simeone non poteva passare inosservato il ventilato provvedimento della Regione Lazio, smentito nei giorni scorsi dallo stesso governatore Zingaretti, di sopprimere sette Punti di primo intervento nella provincia pontina, tra cui quelli di Gaeta e di Minturno. Simeone ha attaccato frontalmente il discusso e non ancora chiarito provvedimento del commissario regionale ad acta sulla sanità: “Le scelte nella sanità non si fanno con la calcolatrice ma calandole sul territorio, rispondendo alle sue caratteristiche, avvicinando i servizi ai cittadini e non ,come accade adesso, costringendoli a viaggi della speranza solo per fare una visita o, nei peggiori dei casi, per sottoporsi a dialisi o a controlli oncologici. Faccio un esempio concreto: smantellare i Punti di primo intervento, è la prova lampante del fatto che le effettive esigenze dei territori, tra cui quelle che vi ho appena citato, non vengono minimamente prese in considerazione. E, cosa ancora peggiore – ha spiegato ancora Giuseppe Simeone in un passaggio del suo intervento – il presidente della Regione Lazio Zingaretti anziché dire con chiarezza cosa intende fare gioca con le agenzie di stampa. Se non intende chiudere il Punto di primo intervento di Minturno, se intende potenziare gli altri, Zingaretti non deve fare demagogia, deve scriverlo nero su bianco. Perché ad oggi l’unico decreto che riguarda questi presidi territoriali importantissimi per i cittadini è quello del 5 luglio 2017 con il quale si prevede la progressiva trasformazione dei PPI in postazioni del 118 medicalizzate”.

Intervista a Giorgio Casati, commissario straordinario Asl Latina

Il contenuto del convegno delle Terme Viscine è stato apprezzato molto dal management dell’Asl pontina nei confronti del quale Forza Italia è stata più prodiga di complimenti che nei riguardi dell’asset politico della Regione Lazio:” “Occasioni come questa – spiega il commissario straordinario della Asl di Latina, Giorgio Casati – dimostrano che c’è bisogno di confronto sulla sanità. Non possiamo negare che i problemi ci siano ma dobbiamo anche ammettere che stiamo provando a risolverli. Ma questo significa anche cambiare un sistema contorto in cui ad esempio la Asl di Latina vuole assumere e adeguare l’organico delle proprie strutture ma non può farlo perché si scontra con graduatorie che risalgono a quasi 15 anni fa. Se vogliamo essere competitivi dobbiamo partire anche da questo, dalla semplificazione delle regole, da una diversa impostazione nella distribuzione delle risorse. Ho preso degli impegni e ci tengo a dire che nei prossimi giorni invierò una nota alla regione Lazio per coprire quattro figure apicali tra cui il primario del Pronto soccorso di Formia, perché è assurdo che tale ruolo sia ancora scoperto”.

Ha concluso i lavori il coordinatore regionale di Forza Italia Lazio, il senatore Claudio Fazzone: “La sanità è un settore talmente importante che non può e non deve avere colore politico. Possiamo scegliere percorsi diversi ma tutti, indistintamente, siamo chiamati a lavorare per consegnare ai nostri figli, alle generazioni future servizi eccellenti ed efficienti. In questi anni qualcuno ha scambiato la necessaria razionalizzazione per l’attuazione di tagli indiscriminati dimenticando che razionalizzare significa prima di tutto organizzazione dell’assistenza e valorizzazione delle eccellenze. Le criticità vanno affrontate. Penso all’ospedale di Latina ormai inadeguato e che, come sosteniamo da tempo, deve essere sostituito da una struttura più grande e moderna. Penso ai Pronto soccorso che non possono restare nelle condizioni in cui sono costretti ora a causa di spazi inadeguati e personale ridotto allo stremo ma devono diventare il fiore all’occhiello dei nostri ospedali in cui sono impiegati i migliori professionisti e le attrezzature più innovative e all’avanguardia”.

Intervista ad Antonello Aurigemma, capogruppo Forza Italia Consiglio regionale del Lazio

“Il nostro scopo deve essere una presenza – conclude Simeone – capillare della sanità su tutto il territorio regionale, applicando un modello in rete in cui pubblico e privato, cliniche convenzionate e centri diagnostici e polispecialistici, possano integrarsi e completare insieme l’offerta sanitaria garantendo al cittadino un’assistenza capillare, efficace ed efficiente. Credo che questo non sia un sogno ma un progetto attuabile se uniamo le forze. Oggi le eccellenze sul nostro territorio esistono e sono tutti quei medici, infermieri e tecnici che assicurano assistenza di qualità ai nostri cittadini. A loro e alle comunità che rappresentiamo dobbiamo risposte. Oggi abbiamo compiuto un piccolo passo ma non dobbiamo perdere di vista il percorso e l’obiettivo che passano per la certezza di una sanità equa ed accessibile a tutti”.

Saverio Forte