Minturno / Impianti sportivi, l’amministrazione mira a un bando per la gestione decennale

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MINTURNO – L’obiettivo è quello di emettere un bando entro il giugno 2018 per l’affidamento della gestione degli impianti sportivi per una durata decennale. Ma prima è necessario mettere a posto le carte, allineare la situazione formale della documentazione alla situazione reale delle società sportive. Un grande lavoro al quale sta lavorando l’amministrazione comunale, che ieri mattina ha organizzato un incontro con tutti i team del Comune di Minturno al fine di dirimere le polemiche dei giorni scorsi e chiarire i dubbi.

Il sindaco Gerardo Stefanelli ha spiegato nel dettaglio i problemi di ogni singola struttura sportiva: al palazzetto dello sport sono giunte sei domande diverse che rendono impossibile l’affidamento e per questo sarà gestito direttamente dal Comune adottando un canone orario. Un costo per l’ente di circa 45mila euro ma che, come ha spiegato il primo cittadino, consentirà alle sei società di poter svolgere le proprie attività e di far praticare sport a tanti giovani. Per i due campi sportivi, che hanno costi di gestione molto minori, sarà adottato lo stesso metodo per entrambi: affidamento diretto in esclusiva alle società che hanno presentato domanda, le quali dovranno occuparsi della manutenzione.

In generale, i vari impianti presentato problemi: il campo sportivo di Minturno, per esempio, risulta ancora oggi non intestato al Comune, mentre una parte di quello di Scauri è in mano al demanio; al palazzetto dello sport vi sono dei lavori da svolgere. Stefanelli ha ribadito che le nuove normative impediscono all’amministrazione comunale di poter finanziare direttamente le società sportive e tutto quello che si può fare è di venire incontro alle varie esigenze o dare un contributo alle manifestazioni sportive.

L’assessore Piernicandro D’Acunto, al fianco del sindaco Stefanelli, ha fatto emergere un particolare curioso: il regolamento comunale in materia di sport richiama delle leggi attinenti alla Regione Lombardia e non alla Regione Lazio. Il che, ha spiegato, rende difficoltoso poter applicare quanto prescritto dalle normative regionali e questo sarà tema di un nuovo confronto per il rinnovo del suddetto regolamento. In generale, il riordino al quale sta lavorando l’amministrazione determinerà il 64% delle spese accollate al Comune e il restante 34% alle società sportive.
Giuseppe Mallozzi