Gaeta conquista la Spiga Verde: prestigioso riconoscimento FEE alle città di mare che guardano anche all’ambiente rurale

Ambiente Attualità Gaeta

GAETA – Dopo la Bandiera Blu e la Bandiera Verde, la città di Gaeta conquista anche la Spiga Verde. Se il primo vessillo premia i migliori tratti di mare in base ad una rilevante serie di parametri ambientali ed il secondo le spiagge a misura di bambino, la Spiga Verde è un segnale dell’attenzione al territorio, alla qualità della vita, all’ambiente rurale anche quando vengono assegnate a località marittime.

A stilare la classifica delle migliori spiagge per bambini è un campione di oltre 2.000 pediatri che prendono in considerazione soprattutto l’idoneità ambientale delle spiagge, sia per i bambini che per le loro famiglie, mentre la Bandiera Blu e quella Verde vengono decise dalla Fee Italia, la sezione italiana della ong danese Foundation for Environmental Education presente in 73 Paesi del mondo. La Bandiera Blu e la Spiga Verde sono accomunate dalla loro natura dinamica. Più che premi sono infatti dei percorsi, protocolli pensati per accompagnare, passo dopo passo, la gestione delle coste e del territorio.

Grande soddisfazione per il riconoscimento ottenuto è espressa dal Sindaco Cosmo Mitrano e dall’intera Amministrazione Comunale. “Spighe Verdi – dichiara il Primo Cittadino – rappresenta un efficace strumento di valorizzazione del patrimonio rurale della città, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un’ottica di occupazione. Siamo, inoltre, convinti che affinché il programma raggiunga il massimo del risultato, sia necessaria non solo la volontà, già dichiarata tra l’altro, dell’Amministrazione Comunale, di operare in tale direzione, ma anche la partecipazione viva della comunità e delle imprese alla sua realizzazione”.

L’importante vessillo è stato consegnato il 12 luglio u.s., nella sede romana del ministero dell’Ambiente da Fee Italia e da Confagricoltura. Presente alla cerimonia per il Comune di Gaeta il Consigliere Comunale Luigi Coscione.
Come per le Bandiere Blu, l’iter è piuttosto serio e segue lo schema Uni-En Iso 9001-2008. Al gruppo di lavoro hanno dato un contributo diversi enti, dai ministeri competenti (Ambiente, Agricoltura, Cultura) al comando Unità tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri fino all’Ispra e al Cnr. Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema Spighe Verdi, Fee Italia ha condiviso con Confagricoltura un gruppo di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e guidarle verso criteri di massima sostenibilità.

Fra gli indicatori ricordiamo la partecipazione pubblica, l’educazione allo sviluppo sostenibile, il corretto uso del suolo. Ed ancora le produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura, la qualità dell’offerta turistica, gli impianti di depurazione, la gestione dei rifiuti e la raccolta differenziata, le aree naturalistiche, l’arredo urbano e l’accessibilità. Il progetto Spighe Verdi parte dal presupposto che agricoltura e sostenibilità siano due realtà indissolubili e che dal loro rapporto dipenderà molto del futuro del nostro territorio.

Quest’anno le “Spighe” sono andate a 27 comuni, da Giulianova a Gaeta passando per Lavagna, Ragusa, Numana, Ostuni o Montefalco. Undici le regioni coinvolte dai riconoscimenti, due in più rispetto alla precedente edizione (Lazio, con due Spighe Verdi Canale Monterano e Gaeta, e Abruzzo) mentre Marche, Toscana e Campania sono le tre con il maggior numero di Spighe Verdi.