Gaeta / Mare agitato, Capitaneria e bagnini compiono diversi salvataggi

Cronaca Gaeta

GAETA – Il mare grosso ed il vento forte non hanno scoraggiato i turisti che in questi primi giorni di luglio stanno affollando le spiagge del Sud Pontino. Ieri pomeriggio, attorno alle 14, una donna di 45 anni, di Frosinone, giunta sulla spiaggia dell’Ariana per godersi una giornata di vacanza insieme ai suoi tre figli, si è immersa in acqua, raggiungendo a nuoto la boa con il maggiore. Nel tragitto di ritorno però i due sono rimasti in balia delle correnti, proprio davanti allo scoglio dei “Tre Cani”. “Si tratta di un tratto particolarmente insidioso – ha spiegato Mirco, 23 anni, bagnino del consorzio noleggiatori di Gaeta – da una parte la corrente scaraventa verso la costa rocciosa, dall’altro la risacca trascina al largo”. Il giovane non ha avuto esitazione. Richiamato dalle urla insieme ad altri suoi colleghi ha spinto immediatamente in mare il pattino e con una serie di remate vigorose li ha raggiunti e tratti in salvo. Presa dal panico la donna donna aveva ingerito una buona dose di acqua marina e stava annaspando. Una volta in spiaggia è stata subito sottoposta alle cure di primo soccorso, a cui ha partecipato anche una dottoressa presente sull’arenile, dove nel frattempo erano giunti anche i guardacoste della capitaneria di porto di Gaeta per verificare quanto accaduto. A causa di un principio di annegamento, la malcapitata aveva subito un rallentamento cardiaco. Le sue condizioni sono state stabilizzate dai sanitari del 118, che l’hanno trasportata presso il pronto soccorso del nosocomio Dono Svizzero di Formia dove è stata trattenuta in osservazione per alcune ore. Nessuna conseguenza invece per il suo bambino. Domenica pomeriggio invece i bagnini degli stabilimenti “Palm Beach”, “La Perla” e dell’Hotel Serapo avevano tratto in salvo con l’ausilio dei guardacoste del comandante Andrea Vaiardi quattro giovani magrebini residenti stabilmente ad Acerra. Il più piccolo, appena 17 anni, è stato portato a terra in stato di forte shock. Proprio per assicurare la continuità del servizio di salvataggio, i militari stanno effettuando in questi giorni controlli stringenti presso tutte le strutture balneari, comminando pesanti multe in caso di abbandono della postazione. In aggiunta ai pattini le ordinanze delle tre capitanerie del compartimento marittimo prescrivono anche il sistema “a rotolo” che lega il bagnino con una fune e consente di intervenire anche in casi estremi.