Formia / Incendio a Castellonorato, si contano i danni. Fermato presunto piromane

Cronaca Formia Top News

FORMIA – Si contano i danni, che sono ingentissimi sul piano materiale ed ambientale, di uno degli incendi dolosi più devastanti e pericolosi che sono appiccati negli ultimi anni nel sud pontino. Il rogo nella notte tra venerdì e sabato ha letteralmente incenerito la collina che, ai piedi della frazione collinare di Castellonorato, si estende sino alla realtà di recente di urbanizzazione di Penitro. A dare l’allarme sono stati i cittadini residenti che, terrorizzati e disorientati, hanno dovuto abbandonare le rispettive abitazioni per motivi di sicurezza. Le fiamme, più precisamente, sono state appiccate sul territorio di Castellonorato, non molto lontano dall’ex cimitero e dallo stadio comunale “San Nicola” e, alimentate da un fortissimo vento di tramontana, si sono spostate verso est e, visibili per la loro ampiezza in ogni angolo dell’intero Golfo di Gaeta e finanche a Ventotene, hanno distrutto diversi ettari di macchia mediterranea, di arbusti e di boscaglia.

Sono state vissute scene di autentico terrore e disperazione da parte dei residenti, sia di Castellonorato che di Penitro, dove l’incendio a notte fonda, sul punto di lambire le abitazioni delle cooperative in località Acquarole-S.Angiolillo, è stato circoscritto grazie all’encomiabile intervento dei vigili del fuoco di Gaeta e Castelforte, supportati da sei squadre con 25 volontari della protezione di tutti gruppi operanti sul territorio, “Ver Sud-pontino”, “Angeli dell’ambiente, “Gari 88”, Coi di Minturno, Eri di Itri e “Fenice” di Gaeta. Alle luci dell’alba è decollato anche un elicottero regionale della Protezione civile che hanno potuto spegnere gli ultimi focolai mentre a terra venivano eseguiti, attraverso 4 pick up due autobotti, interventi di bonifica. Mentre scoppiava l’incendio a Castellonorato, un uomo di 63 anni di Formia, Erasmo Scarpellino, veniva sorpreso da alcuni residenti a lanciare un involucro di carta con cui aveva appiccato il fuoco alle sterpaglie a ridosso della ferroviaria Roma-Napoli, alle spalle dell’ex stabilimento di laterizi Salid, lungo la breetella di collegamento tra via Ferrucci e lo stadio Nicola Perrone. Scarpellino, grazie alla segnalazione di alcuni residenti, veniva bloccato ed arrestato in via Olivastro Spaventola dagli agenti del vicino commissariato di Polizia. L’uomo , difeso dall’avvocato Pasquale Di Gabriele, è comparso davanti il giudice unico del Tribunale di Cassino Olga Manuel che, al termine del processo per direttissima, l’ha condannato a 14 mesi di reclusione, pena sospesa. L’avvocato Di Gabriele ha escluso ogni possibile collegamento tra il vasto incendio di Castellonorato ed il suo assistito che ha deciso di dare fuoco alle sterpaglie lungo la ferroviaria Roma Napoli solo perché avevano graffiato la carrozzeria della sua utilitaria.

Saverio Forte