VENTOTENE – “Un patetico tentativo di ribaltare a parole quello che i cittadini Ventotene hanno stabilito con il loro voto libero lo scorso 11 giugno”. Parole dure quelle del neo sindaco Gerardo Santomauro, che replica alle accuse degli esponenti della Lista “Ventotene Vive” riguardanti presunti brogli elettorali. “Con un delirante comunicato pieno di illazioni inesistenti quanto inconsistenti – dichiara il primo cittadino – il gruppo di potere che ha sgovernato per 30 anni l’isola, finalmente sconfitto, non ha trovato niente di meglio che lanciare accuse su presunti brogli elettorali. Tali accuse sarebbero sostenute dal sempre presunto smarrimento di una sola scheda elettorale e dalla presenza di un foglio di carta estraneo nell’urna di voto. Va chiarito che non manca alcuna scheda elettorale e che non si capisce in alcun modo come la semplice presenza di un foglio estraneo nell’urna, peraltro regolarmente riportato a verbale, possa aver inficiato le elezioni”.
“In merito poi alla presunta adozione della “procedura Gomorra”, nota solo al signor Raffaele Sanzo e alla sua lista oltre che eventualmente agli autori della serie televisiva “Gomorra” qualora ne avessero fatto riferimento in qualche puntata – prosegue il sindaco Santomauro – appare fin troppo ovvio che tale calunnia sia tanto infondata quanto esilarante considerato che proviene dalla lista il cui ispiratore e principale referente, Giuseppe Assenso, è indagato ed è stato agli arresti domiciliari dal 23 maggio u.s. fino al 13 giugno 2017, unitamente ad altri esponenti della passata Amministrazione, per i numerosi reati contestati, per i quali risponderanno tutti davanti al tribunale competente, e che sono, ovviamente, riportati nell’ordinanza di custodia cautelare del 5 maggio 2017 emessa dal Gip del Tribunale di Cassino, tra i quali [… reato di cui all’art. 416 c.p. perché si associavano tra loro al fine di porre in essere un numero indeterminato di delitti contro la pubblica amministrazione e, in particolare, un numero indeterminato di delitti di turbata libertà degli incanti, falso ideologico e truffe ai danni della regione Lazio, con lo scopo di mantenere, attraverso l’affidamento di appalti pubblici in favore di ditte riconducibili al sodalizio criminale, il controllo politico ed economico dell’isola di Ventotene e di condizionare gli esiti delle consultazioni elettorali comunali… ]. Pertanto viene più naturale pensare, come recita un famoso proverbio, che il lupo di mala coscienza come opera pensa.
La travisata ricostruzione poi delle dinamiche di ciò che è avvenuto nel seggio elettorale costituisce l’apice del reiterato tentativo di manipolare la verità sul reale andamento dei fatti. Le Forze dell’Ordine sono intervenute su precisa richiesta del Presidente del seggio in seguito alle scomposte manifestazioni provocatorie del rappresentante della lista “Ventotene Vive”, Umberto Assenso, che ha disturbato le operazioni di scrutinio facendo ingiurie e false accuse. Costui negli ultimi 30 anni ha ricoperto il ruolo di consigliere Comunale e per molto tempo, circa undici anni, lo ha fatto a fianco di suo zio, Giuseppe Assenso, ex Sindaco per tre mandati, già noto alle cronache giudiziarie e, come su specificato, attualmente indagato. In seguito ai su citati incidenti il Presidente del seggio elettorale ha esposto denuncia presso la Stazione Carabinieri di Ventotene nei confronti di Umberto Assenso e si è riservato di querelare per diffamazione i siti internet e le pagine facebook che hanno riportato tali ingiurie e false accuse.
Nel respingere pertanto tutti i demenziali e strumentali tentativi di inficiare l’esito del primo vero voto libero di Ventotene, invitiamo i componenti della lista “Ventotene Vive” a prendere atto della volontà popolare che ha scelto di sostenere il cambiamento a tutela della legalità e della trasparenza della gestione amministrativa della nostra isola. Li invitiamo, inoltre, a svolgere, se ne sono capaci, l’unico ruolo che il voto popolare gli ha assegnato: l’opposizione democratica alla nuova Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco eletto, il Notaio Gerardo Santomauro.
Su tutte le altre accuse contenute nel farneticante comunicato prodotto dalla lista “Ventotene Vive”, avendo noi di “Buona Onda” massima fiducia nel lavoro e nella correttezza della magistratura, saluteremo con soddisfazione l’apertura di eventuali indagini su qualunque argomento consapevoli che le uniche cose penalmente perseguibili deriverebbero dagli scheletri nell’armadio di chi per 30 anni ha sgovernato Ventotene”.