Minturno / Crisi idrica, CasaPound al sindaco Stefanelli: “Uscire da Acqualatina o iniziare sciopero fiscale”

Minturno Politica

MINTURNO – Non ci va leggero il portavoce di CasaPound Sud Pontino Marco Moccia, sui nuovi problemi di carenza idrica che hanno colpito il nostro territorio, come egli stesso afferma: “La mancanza di acqua che sta affliggendo ormai da anni il nostro Comune questa volta -con un anno di esperienza alle spalle sottolinea Moccia- si sarebbe dovuta gestire in maniera totalmente diversa, bisognava porre in essere delle soluzioni prima dell’inizio della stagione estiva, invece, come al solito si è aspettato sperando nel miracolo,- un modus operandi che ricorda molto il passato prosegue il portavoce di CasaPound- adesso il Sindaco decida il da farsi, a poco serve uscire di tanto in tanto con qualche proposta ad effetto, l’ultima in ordine di tempo sarebbe quella di un azzeramento dei vertici di Acqualatina, la quale mi trova contrario, perchè il problema che pongo a nome mio, del movimento e dei tanti cittadini che soffrono i disservizi di questo ente privato è: restare ancora in Acqualatina e subire continui disservizi nonostante con il referendum abrogativo del 2011 i cittadini italiani si siano espressi per la ripubblicizzazione dell’acqua oppure uscire finalmente da Acqualatina e magari essere finalmente da esempio per tutta la provincia?

Marco Moccia

Questo è il quesito che pongo all’attenzione del Dott. Stefanelli, un’altra domanda che gli porgo è perchè a distanza di un anno ha cambiato opinione sulla strategia da adottare contro Acqualatina? Ricordo che non più di un anno fa il Sindaco propose, con il nostro entusiastico appoggio, di attuare uno sciopero fiscale contro Acqualatina, seppur per qualcuno quella proposta poteva avere un tono populista, per noi come per i tanti cittadini che soffrono disagi a causa dei disservizi del gestore del servizio idrico fu una proposta dal puro spirito popolare . Tuttavia mi rendo conto che quella era solo una boutade, fumo negli occhi per calmare la rabbia dei cittadini. Un altro aspetto che mi preme sottolineare è che a nulla serve parlare di trasparenza e modo nuovo di amministrare se poi le decisioni vengono prese nelle segrete stanze comunali e non in assemblee pubbliche, i resoconti su Facebook servono come contentino, ma non segnano un cambio di passo con il passato.

Perchè del resto se parliamo di passato, il Sindaco dovrebbe spiegarci la sua attività da componente del Cda di Acqualatina e poi da Assessore Provinciale all’ Ambiente, al fine da avere una panoramica generale sui motivi per cui l’ente gestore a distanza di anni invece di migliorare il servizio lo peggiora sempre più, e dovrebbe altresì spiegarci i motivi che lo hanno portato ad astenersi durante la votazione del bilancio di Acqualatina, la qual cosa ha fatto si che il servizio idrico sia rimasto nelle mani del gestore privato e non sia tornato ad una gestione pubblica. Concludo invitandolo ad un confronto pubblico con le associazioni ed i cittadini al fine di trovare una soluzione rapida e condivisa su questo grave problema che ogni anno colpisce il nostro paese.”