Formia / Emergenza idrica, la rabbia dei cittadini senza acqua: scatta la denuncia alla Procura

Attualità Formia Politica Top News

FORMIA – La situazione igienico-sanitaria comincia a farsi preoccupante anche perché l’acqua manca da quattro giorni “dalla sera del 1 giugno”. Preoccupati ma anche tanto arrabbiati i cittadini residenti in via Cassio, in via Ascatierllo e via S.Maria La Noce, nel quartiere di Castellone a Formia, hanno preso carta e penna per denunciare questo incredibile disservizio – emblematico di quanto sta avvenendo a Formia e nei altri centro del Golfo – alla Procura della Repubblica di Cassino e, per conoscenza, al servizio clienti di Acqualatina, al sindaco di Formia e al comando della Compagnia di Formia. I firmatari dell’esposto, naturalmente, ipotizzano un reato su tutti: l’interruzione del pubblico servizio anche perché “da anni organizzati con autoclavi e cisterne condominiali che a nulla sono serviti, hanno subito la totale interruzione del servizio senza soluzione di continuità fino ad oggi”. I cittadini raccontano di essersi attivati “da subito” per segnalare questo black out ma “ricevendo le risposte più vaghe, dalla presenza di guasti sulla rete all’emergenza idrica, allo spegnimento delle pompe di sollevamento delle acque bianche”.

E le risposte da parte dell’ente gestore nella giornata di domenica sono state anche ondivaghe e, per certi versi, incredibili: “All’ennesima segnalazione – si legge nell’esposto alla Procura – che il problema dove essere rientrato a macchina di leopardo e quindi il disservizio non era noto neanche agli operatori del pronto intervento di Acqualatina e questa sera ancora comunicavano che nulla era stato fatti”. Un’altra accusa che viene mossa ad Acqualatina è di aver messo a disposizione alcune autocisterne “ma dislocate fuori zona ed in posizioni disagevoli non risolvendo il problema igienico-sanitario e, soprattutto, dimenticando completamente la presenza di anziani, ammalati e di tutti quanto hanno bisogno di aiuto ad approvvigionarsi di acqua per i bisogni igienici personali”.

E mentre la Procura della Repubblica di Cassino viene invitata da tanti cittadini di Formia a “disporre gli opportuni accertamenti per valutare gli eventuali profili di illiceità penale e per individuare i possibili soggetti responsabili”, si mobilitano anche i gruppi di opposizione dei “Centristi per Formia”, di “Generazione Formia” e di “Idea domani” che chiamano in causa Acqualatina (“ha chiuso l’esercizio con circa 18 milioni di utile, può fare gli investimenti che vuole e necessari”) ed il sindaco Bartolomeo invitato ad esercitare le dovute pressioni anche “perché ricopre l’incarico “da 4 anni e non da 4 giorni”. E invece “il massimo che riesce ad ottenere il Sindaco è stata una riunione per stamani al quinto giorno di quella che per molte famiglie è diventata un’emergenza sanitaria, oltretutto non invitando neanche tutti i sindaci del comprensorio. Non solo ma continua a farneticare di possibili, eventuali, probabili soluzioni con una società pubblica”. Per i “Centristi per Formia”, “Generazione Formia” e di “Idea domani” ai cittadini della società pubblica o privata non interessa nulla ma “avere l’acqua, che paga lautamente, e una riduzione delle bollette troppo esose. Questo interessa alla città!”.

E ancora bordate politiche al sindaco Bartolomeo: “ Quando dà le colpe ad Acqualatina dicendo che è il male dei mali dimentica che per “gestirla” il suo Partito Democratico in provincia, d’accordo Forza Italia, è arrivata a far cadere amministrazioni importanti come Latina e Terracina. Oggi ne è socio con un preciso accordo politico nel management e continua a prendere in giro tutti dicendo che la soluzione è la pubblicizzazione del servizio omettendo però di dire che questa soluzione costerebbe ancora più cara ai Comuni ed ai suoi cittadini, e ne è la prova il fatto che dopo 4 anni che governa non ci è ancora riuscito”.

In effetti, la conferenza dei sindaci lo scorso settembre aveva approvato un lotto di opere da svariati milioni di euro per migliorare la rete idrica ed evitare dispersioni: “Siamo a giugno 2017 vogliamo sapere dal sindaco Bartolomeo, visto che sono passati 10 mesi e le opere non sono neanche iniziate, quali sono le iniziative amministrative che ha prodotto per evitare di arrivare ad oggi con neanche un cantiere aperto – si legge in una nota congiunta dei“Centristi per Formia”, di “Generazione Formia” e di “Idea domani” – Questi ritardi non possiamo più permetterceli e bisogna creare le condizioni per intervenire immediatamente sulla rete e non litigare con altri sindaci per meri interessi di bottega. Dobbiamo essere seri su questo argomento, i cittadini meritano rispetto e verità, per questo ci diciamo disponibili a qualsiasi azione, al di la delle battaglie idiologiche che non servono a nulla, per far si che nelle prossime settimane i nostri concittadini e il comprensorio tutto non si ritrovi nuovamente in quello che per molti sta diventando un incubo purtroppo già annunciato. Tutto ciò programmando e coinvolgendo l’intero Consiglio Comunale sulle iniziative “forti” da intraprendere già nel prossima Assemblea della Spa del prossimo 26 Giugno e non in riunioni non ufficiali che non possono lasciare alcun segno tangibile.

Il diritto all’acqua non è ne di sinistra ne di destra ma è un diritto di tutti i cittadini. E chiama alle armi anche il Movimento Democratico Progressista-Articolo 1 che per il raggiungimento dell’obiettivo della acqua pubblica invoca una sola parola: mobilitazione. “La situazione è ancora una volta insostenibile e drammatica e ripropone con forza la necessità di trovare definitivamente soluzioni in grado di mettere fine al rapporto con Acqualatina – scrive la portavoce ed vice-sindaco di Formia Maria Rita Manzo – Lo abbiamo sostenuto da anni e in tutte le forme possibili : l’acqua bene comune va restituito al cittadino e non puo’ rimanere nelle mani di chi sull’acqua , peraltro,trae profitto. Vorremmo che quanto si sta discutendo nell’assemblea dei sindaci emergesse con maggiore nitidezza , soprattutto in merito alle azioni messe in campo, si rendesse noto a tutti il suo operato, affinchè i cittadini siano informati e il confronto si allarghi e sia più ampio. Le dichiarazioni della Società sull’attivo di bilancio e quindi sugli utili ottenuti certamente inorgogliscono i beneficiari ma certamente non gli utenti, i fruitori, i nostri concittadini, soprattutto considerato che , a tali utili, non corrispondono adeguati investimenti sul territorio , ivi compresi quelli relativi agli interventi sugli scarichi abusivi – aggiunge la professoressa Manzo – Le tariffe elevate per i cittadini , le inefficienze del servizio , come quelle registrate in questi giorni che hanno determinato importanti disagi e legittime proteste, le continue dispersioni su tutto il territorio, confermano la dimensione del problema, sul quale non dovremmo nemmeno spendere ancora parole.

Ciò anche in considerazione – forse si tende a dimenticarlo- di un Referendum popolare che continua sottaciuto e vergognosamente non considerato . La politica non può sottrarsi , ha l’obbligo di intervenire in maniera determinata e stringente , non può più tentennare o dilatare nel tempo soluzioni possibili”. Il Movimento Democratico Progressista- Articolo 1 ha nella sua agenda politica , tra le priorità quella della pubblicizzazione dell’acqua, e attraverso la sua struttura provinciale, ha messo in piede un nutrito gruppo di lavoro, costituito da amministratori ed ex amministratori locali, che sta lavorando sul tema ; è in corso la stesura di un documento e l’elaborazione di una proposta operativa che sarà sottoposta ai Comuni della Provincia e alla Regione e sarà messa al centro di un confronto politico. “ Su temi così importanti che coinvolgono davvero tutti, è tempo di costruire con tutti i comuni interessati una agenda politica comune, comprensoriale, intercomunale che – conclude Maria Rita Manzo – assuma l’impegno di condividere e realizzare la fuoriuscita da Acqualatina.

Saverio Forte