Gaeta / Villa delle Sirene, quattro mesi di tempo persi per spostare una statua

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GAETA – “Sono ripresi nei giorni scorsi i lavori per il restyling di Villa delle Sirene. Sono passati quasi 5 mesi da quando il 16 gennaio l’amministrazione comunale annunciava l’apertura del “cantiere che restituirà completamente riqualificata alla città di Gaeta l’area verde, principale spazio di socializzazione e aggregazione del quartiere Porto Salvo”. Comincia così una approfondita nota della “Coalizione della Città” sullo stato dei lavori in “Villa delle Sirene”, che si interroga: Nel comunicato del comune si quantificava il costo dell’opera in 400.000 euro mentre la ditta vincitrice si impegnava a completare l’opera entro 60 giorni. Condizioni rispettate?

“Mentre per quanto riguarda l’aspetto economico (anche quest’opera come il lungomare di Serapo è realizzata con soldi comunali) – continua la nota – certamente il termine dei 60 giorni di consegna dell’opera grazie al quale la ditta appaltatrice ha vinto la gara è stato sforato ampiamente sforato.

Proprio nei giorni scorsi, il tar di Latina, ha legittimato con sentenza di merito la vittoria dell’appalto da parte della ditta di Minturno che sta eseguendo i lavori, confermando la correttezza delle migliorie incluse nell’offerta che prevedevano, tra l’altro, la sostituzione del sistema di bike sharing con le bici elettriche. Allo stesso tempo ha però certificato anche la ragione per la quale i lavori a 4 mesi di distanza sono ancora lontani dal termine:
“Come, evidenziato anche dalla difesa comunale, il contestato ritardo relativo al rispetto del ridetto termine è dipeso dallo spostamento di una statua che ha comportato un’interruzione giustificata dei lavori”.

“Vorrei rassicurare i cittadini di villa delle Sirene – interviene il candidato sindaco Luigi Passerino – ostaggio per la seconda volta di un progetto non condiviso, come lo era stato del resto quello dei parcheggi (da cui aveva l’amministrazione comunale aveva dovuto fare marcia indietro dopo l’assalto dei residenti in consiglio comunale), che dopo l’11 giugno non vedranno più marciapiedi di 3 colori a pochi metri di distanza, abitazioni blu nel centro storico, cantieri aperti all’infinito.

Piano colore, rispetto dei tempi previsti nelle gare d’appalto, opere pubbliche funzionali alle reali esigenze di residenti, attività commerciali e turisti. Su tutti la realizzazione di parcheggi nelle aree critiche, la cui carenza contrasta con la tanto sbandierata promozione turistica, i cui veri nodi non sono mai stati affrontati e la manutenzione delle infrastrutture, di cui ci si sta accorgendo troppo tardi, come si comprende dai preoccupanti fatti di cronaca di questi giorni.

Occuparsi seriamente di opere pubbliche vuol dire anche fare un uso oculato dei fondi comunali. Le tasche dei cittadini e le casse del comune di Gaeta non sono un pozzo senza fondo, come si è voluto far credere in questi anni. Vogliamo una città più moderna, ma soprattutto più efficiente nell’uso delle risorse pubbliche e nella gestione dei beni comunali, a partire del patrimonio architettonico e naturalistico. Con noi non andrà sprecato nemmeno un centesimo. Voltiamo pagina insieme alla Coalizione della città”.