Formia / Il sindaco Bartolomeo verso una giunta tecnica, le prime indiscrezioni

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FORMIA – Quella che inizierà domani dovrebbe essere la settimana determinante per la ricomposizione della Giunta al Comune di Formia dopo il suo azzeramento da parte del sindaco all’indomani della faticosa approvazione del bilancio di previsione grazie al determinante appoggio del gruppo consiliare di Forza Italia. Il sindaco Sandro Bartolomeo è interessato a dar vita ad un esecutivo tecnico sulla scorta – a quanto pare – di una precisa indicazione fornitagli dai nuovi alleati azzurri. Il riconfermato primo cittadino attenderà l’esito delle elezioni primarie per la scelta del nuovo segretario nazionale del Pd e per il rinnovo dell’assemblea nazionale del partito prima di esternare alla sua nuova maggioranza e ai coordinatori politici delle forze che ne fanno parte le sue indicazioni per il varo di un esecutivo, indigesto alla componente del Pd cui fa parte l’assessore all’urbanistica uscente Maurizio Tallerini e alla lista civica “Ripartiamo Insieme” del vice-sindaco e delegata alle opere pubbliche Eleonora Zangrillo.

Maurizio Pimpinella

Intanto circolano alcune indiscrezioni per quanto riguarda i primi nomi degli assessori “tecnici” e sono quelli più significativi nella nuova formazione di governo sostenuta dal Pd, da “Ripartiamo insieme” e, seppur indirettamente, da Forza Italia. Andiamo per gradi. Si tratta di nomi – ironia della sorte – che dovrebbero andare a rimpiazzare gli assessori Tallerini e Zangrillo, nel 2013 tra i più votati per entrare nel consiglio comunali e successivamente dimissionari per far parte della Giunta del “Bartolomeo quater”. Naturalmente questi “rumors” andranno confermati nelle prossime ore ma all’urbanistica il sindaco avrebbe pensato ad un professionista di Minturno, l’ingegner Maurizio Pimpinella, gradito al gruppo consiliare di Forza Italia, a quella forza politica per la quale è stato candidato – anche se ufficialmente nella lista civica “Idee e Legalità” ottenendo 184 preferenze – alle amministrative del giugno 2016 sostenendo l’allora candidato a sindaco di centrodestra, l’avvocato Massimo Signore.

Marilena Terreri

Se è vero che l’omicida torna sempre sul luogo del delitto, il nuovo assessore ai lavori pubblici del comune di Formia dovrebbe essere l’ex dirigente della stessa ripartizione, l’architetto Marilena Terreri considerato vicino alla componente Renziana del Partito Democratico e, dunque, al sindaco Bartolomeo. L’interessata, da qualche mese in pensione, ha esternato una certa vivacità politica inviando dal suo personale indirizzo di posta elettronica il 20 aprile un documento firmato dal segretario provinciale del Pd Salvatore La Penna che esprimeva “pieno sostegno e totale fiducia nei confronti dell’operato del Sindaco di Formia Sandro Bartolomeo” all’indomani dell’approvazione del bilancio di previsione. Era la prima volta che la Terreri, storicamente una fidata collaboratrice del sindaco Bartolomeo nella gestione della delicata ripartizione tecnica del comune, esordiva nella nuova veste politica di portavoce dello stesso primo cittadino. Un prologo, insomma… Questa nomina assessorile la Terreri l’ha sempre definita “un’autentica stupidaggine”, qualcuno ha fatto rilevare che la nomina è proceduralmente vietata dalla legge “Madia” – dovrebbero trascorrere almeno due anni dalla conclusione del suo rapporto lavorativo e professionale – ma la stessa normativa è stata rivista da una sentenza della Corte Costituzionale nell’immediata vigilia del referendum del 4 dicembre scorso….Insomma…

Pasquale Cardillo Cupo

Intanto ci sono vibrate polemiche anche nel centrodestra, in quella che sino al 18 aprile scorso era l’opposizione (con molti distinguo) all’amministrazione Bartolomeo. Il capogruppo di “Idea Domani”, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, ha attaccato frontalmente il consigliere regionale di Forza Italia, il formiano Giuseppe Simeone, che prima aveva escluso un voto favorevole del gruppo consiliare cittadino al bilancio di previsione per poi dichiarare che “possono comunque esistere momenti eccezionali in cui l’interesse superiore dei cittadini può, momentaneamente, derogare a questo principio. E questo credo sia quello che è accaduto a Formia”. Per Cupo quelle di Simeone e di Forza sono “lacrime di coccodrillo…. A Formia in occasione del bilancio di previsione è andata in scena la peggiore farsa ( per non dire altro ) della storia amministrativa della città. Ora che a Formia tutti si sono espressi sul disagio (a dir poco) vissuto per certe scelte illogiche, insensate e politicamente incomprensibili, prendendo le distanze in modo netto e veemente dalle decisioni e dal modo di fare di Forza Italia, è troppo facile – scrive Cardillo Cupo sul suo profilo facebook – pensare di uscirsene con frasi di comodo e tentativi di retromarcia, peraltro dopo che i nuovi alleati di maggioranza hanno ripagato il loro voto sul bilancio con comunicati al veleno contro il gruppo di Forza Italia prendendone persino le distanze e dopo aver scoperto che allo stato non esiste più alcuna possibilità di continuare questa fallimentare amministrazione”

E ancora un affondo di Idea Domani: “Forza Italia ha fatto le sue scelte, invero già da quattro anni, decidendo di sostenere questa nefasta amministrazione ; giusto rispettare le loro decisioni ma è altrettanto giusto che ci se ne assuma la paternità e le responsabilità politiche, nel bene e nel male, a cominciare dalla rimodulazione delle commissioni, laddove pensare che possa primeggiare numericamente l’opposizione significa deridere le istituzioni, il buon senso ed i cittadini. Noi continueremo a fare opposizione nel rispetto di chi ci ha votato, senza compromessi di comodo che – conclude l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo – sanno di tutto tranne che del bene cittadino. Sarebbe ora che chi ha scelto di andare in maggioranza con il Pd iniziasse a governare invece di continuare a giocare a nascondino, anche perché il fallimento politico, dal 19 Aprile 2017, non sarà più solo del Partito Democratico ma anche di chi lo ha sostenuto con i fatti e con le decisioni, a cominciare dal ballottaggio”.

Saverio Forte