Formia / Dimissioni, il centrosinistra chiede a Bartolomeo di ripensarci

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FORMIA – Nella sua lunga e commovente conferenza stampa di commiato il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo non hai mai fatto ricorso all’aggettivo “irrevocabile” per qualificare le sua scelta di dimettersi dall’incarico dopo la mancata approvazione del bilancio di previsione 2017. Una motivazione, politicamente parlando, forse già c’è. Il fine settimana e la pausa politico-amministrativa potrebbero servire ai gruppi consiliari e ai rispettivi coordinamenti politici facenti parte della risicata maggioranza di centrosinistra (Partito Democratico e Sinistra Italiana) per elaborare due distinti documenti per chiedere al dimissionario sindaco di Formia di respingere entro il prossimo 19 aprile le dimissioni presentate alla segretaria generale del comune Rita Riccio ed illustrate nella convulsa giornata di venerdì al Prefetto di Latina Pierluigi Faloni. Il centrosinistra formiano chiederà al sindaco di “ripensarci” e, soprattutto, di contribuire a dare il via ad una comune piattaforma politico-programmatica per riunire subito i cocci e di elaborare un mini programma di fine consiliatura. In quest’ottica il sindaco di Formia sarà invitato soprattutto dai tre circoli cittadini del suo partito, il Pd, a promuovere un giro di consultazione all’interno della sua maggioranza e tra le fila di quella opposizione che ha deciso di evitare brindisi di giubileo in piazza della Vittoria dopo subito il “killeraggio politico” del consigliere di “Ripartiamo Insieme” Mattia Zannella.

Numericamente la maggioranza di centrosinistra al comune di Formia è giunta al capolinea – e l’ha riconosciuto correttamente Sandro Bartolomeo – ma frange del fronte progressista chiedono di esperire un tentativo, estremo e disperato, con quel gruppo consiliare di Forza Italia che dal 2013 è stato considerato una “protesi politica”, un sostegno ad una maggioranza troppo eterogenea ma capace di essere protagonista e nello stesso tempo, vittima di una diaspora interna che l’ha portata ad alzare bandiera bianca. Dirigenti di Forza Italia su Facebook hanno dichiarato che le dimissioni di Sandro Bartolomeo “non sono una buona cosa per Formia” e hanno invitato, più meno, esplicitamente, il sindaco a “ripensarci e ritiri nei prossimi 20 giorni”. La rete è premonitrice. Il Capogruppo azzurro Erasmo Picano, che insieme al consigliere Gianluca Taddeo, auspica sul suo profilo facebook “che senza facili entusiasmi e con senso di responsabilità tutte le forze politiche dovranno fare delle valutazioni che peseranno fortemente sulla prossima tornata elettorale amministrativa”. Picano parla di senso di responsabilità, potrebbe avere un senso se il centrosinistra in affanno dovesse chiedere l’ufficiale riproposizione del “Patto di Nazareno” in salsa formiana? Nessuno si sbottona, appare difficile che i quattro consiglieri comunali di Forza Italia possano decidere di rappresentare la scialuppa di salvataggio della maggioranza che non c’è più ma in politica nulla è impossibile. Neanche nei prossimi 20 giorni. Nel centrosinistra formiano più di qualcuno ha messo in conto che qualora dovesse esserci il sostegno di Forza Italia prenderebbero altre strade i due consiglieri di Sinistra Italia, Giuseppe Bortone e Maria Rosaria Battaglia, ma quattro resta sempre un numero superiore a due.

Intanto sono in fermento gli stessi dirigenti comunali perché – pochi lo sanno – se dovesse dimettersi irrevocabilmente il sindaco Bartolomeo – rimarrebbero in cinque. Due di loro resterebbero in carica sino al 16 aprile dopo essere stati nominati personalmente dal sindaco: si tratta dei responsabili del settore “Gestione e assetto del territorio”, Sisto Astarita, (in aspettativa presso il comune di Bologna di cui è dipendente) e di quello all’ambiente e cultura Maurizio Ottaviani. Lascerebbero il comune anche gli altri componenti dello staff del sindaco: il capogabinetto Luigi De Santis, Cristina Melazzo (ufficio presidenza del consiglio comunale) ed il collega e responsabile dell’ufficio stampa Simone Pangia.

Le possibili “sirene” e richieste d’aiuto provenienti dal palazzo municipale lasciano indifferenti, invece, il gruppi consiliari dei “Centristi per Formia” e di “Idea Domani”. Presente anche il consigliere indipendente Mattia Aprea. L’hanno ribadito in una conferenza stampa congiunta in cui hanno attaccato “la fallimentare esperienza amministrativa del sindaco di Formia che non ha rispettato quanto aveva facilmente propagandato durante l’ultima campagna elettorale. Avevamo tentato di proporre un’azione costruttiva – hanno detto i consiglieri centristi di opposizione – in occasione della presentazione del bilancio di previsione ma i nostri emendamenti per i settori Servizi sociali, Lavori Pubblici, scuola, manutenzione del territorio sono stati tutti bocciati in maniera davvero ingiustificata. Se la maggioranza era davvero unita e coesa non si spiega il fatto che molti suoi rappresentanti hanno presentato emendamenti (anche questi respinti) che avevano soltanto un mero carattere elettoralistico e clientelare”. E il futuro? “Il nostro progetto è aperto – ha concluso il consigliere Antonio Di Rocco – che ruoterà attorno ad una credibile e valida soluzione progettuale per il concreto rilancio di Formia Il candidato a sindaco? E’ prematuro parlarne”.
Saverio Forte