Gaeta / Inchiesta strisce blu, le reazioni di Scinicariello, Magliozzi, Passerino e Crocco

Gaeta Politica

GAETA – La notizia della chiusura dell’inchiesta sulle strisce blu ed il coinvolgimento nelle indagini del sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano ha scatenato una ridda di reazioni da parte dei leader delle diverse coalizioni politiche. Va giù duro Emiliano Scinicariello.

Emiliano Scinicariello

“Ho appena saputo di un avviso di garanzia per il Sindaco di Gaeta Cosimino Mitrano, in merito all’abuso d’ufficio e occupazione abusiva di demanio marittimo nella vicenda Blu Gaeta. A questo proposito, auspico le sue dimissioni a tutela dell’immagine istituzionale che rappresenta e per rasserenare il clima dell’imminente campagna elettorale. Garantista invece la reazione di altri antagonisti di Mitrano alle prossime elezioni dell’11 giugno.

“Ritengo sia inopportuno rilasciare dichiarazioni in questo momento – ha detto Massimo Magliozzi – aspetto che la magistratura faccia il proprio corso”.

Massimo Magliozzi
Massimo Magliozzi

“Come da mia abitudine non strumentalizzo le vicende giudiziarie dei miei competitor elettorali – dichiara Luigi Passerino – per quel che riguarda l’avviso di garanzia al sindaco mi auguro che venga chiarito tutto al più presto, anche perchè ne andrebbe di mezzo l’immagine dell’ente comunale”.

Luigi Passerino

Più articolato il pensiero di Benedetto Crocco. “Non mi unirò ad alcun coro di richiesta di dimissioni del sindaco Mitrano. I reati contestati non sembrano tali da comportare automaticamente l’opportunità politica di una sua rinuncia alla carica di primo cittadino. La Giustizia italiana farà il suo corso è arriverà a delle sentenze. Sono un garantista e fortunatamente vigono ancora i principi costituzionali per cui non si è colpevoli fino a sentenza definitiva.

Benedetto Crocco

Le colpe certe di Mitrano sono ben altre e prima di tutto di natura politica e sono queste che chi fa politica deve contestarli. Come Rifondazione Comunista abbiamo chiesto le sue dimissioni in passato per cose più gravi, tipo quando consegnava Gaeta definitivamente ad Acqulatina durante un consiglio comunale che non si sarebbe dovuto neppure tenere a causa di un allerta meteo da lui con negligenza del tutto sottovalutata che infatti costò la vita di una concittadina nell’allagamento Pontone. A riguardo della “legalità”, abbiamo piutttosto poi sempre duramente contestato alla sua amministrazione la scarsa attenzione alla corruzione e alla penetrazione delle mafie sul nostro territorio, fenomeni che sembravano favoriti dal suo operare”.