Formia / Il Ristorante Chinappi compie 60 anni

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FORMIA – L’immagine turistica di Formia sostenuta grazie ad un ristorante, “Chinappi”, che, tagliando il prestigioso traguardo dei primi 60 anni di attività, ha incarnato il sogno della rinascita di una città dopo la tragedia della seconda guerra mondiale.

chinappi formia 2Si è espresso in questi termini il sindaco Sandro Bartolomeo intervenendo ad una cerimonia nel corso della quale ha voluto ringraziare a nome della città due assoluti pionieri della cucina formiana, Franco e Anna Chinappi, per aver saputo rappresentare degnamente e, tra mille sacrifici, la tradizione gastronomica di Formia perseguendo due peculiarità: la qualità e rifiutando ogni tipo di compromesso.

Se i festeggiati, Franco ed Anna Chinappi, hanno a stento nascosto la loro legittima commozione per un anniversario decisamente prestigioso, la continuità generazionale è ora garantita da un figlio e da un nipote d’arte, a Formia e fuori i suoi confini, il figlio Stefano ed il nipote Michele Chinappi.

La memoria storica del turismo pontino, l’ex direttore dell’azienda di promozione Piergiacomo Sottoriva, ha sottolineato nel suo intervento come la raffinata cucina di Chinappi, oltre a rappresentare un’intera comunità, ha saputo fare economia ed impresa, a Formia e anche altrove.

Saverio Forte

COMUNICATO STAMPA
Una festa sobria, così come nello stile della storica famiglia di ristoratori, iniziata con gli auguri ufficiali della Città di Formia e la consegna, a Franco Chinappi, di una targa da parte del Sindaco, Sandro Bartolomeo, quale ringraziamento per il lavoro svolto in questi anni.

Quella dei Chinappi è una storia familiare lunga tre generazioni. A far da filo conduttore, un unico modo d’intendere la cucina e un’attenzione maniacale verso la materia prima.

CHINAPPI FORMIAÈ il 1957 quando Antonio e Vincenza intraprendono il lungo percorso del ristorante, per poi passare la gestione al figlio Franco, mitico pizzaiolo e a sua moglie Anna. Una passione, oltre che un lavoro, ereditata e portata avanti ben presto anche dal nipote Michele e dal figlio Stefano, quest’ultimo a capo dal 2006 di una delle realtà più interessanti della ristorazione romana.

A condurre l’evento, oltre al padrone di casa Michele Chinappi, anche la giornalista Tiziana Briguglio, lo storico dell’alimentazione Giuseppe Nocca e lo scrittore Bruno Di Ciaccio, forte delle 1.400 copie vendute del suo libro di ricette popolari, dal titolo: “La cucina di Gaeta”.

Sei decenni, 1957 – 2017, contrassegnati da un patrimonio fatto di valori, passioni, tradizioni, ma anche innovazioni e avanguardie capaci di esaltare, senza mai svilire, la qualità di ogni singola pietanza proposta.

Ai fornelli la storia della gastronomia formiana affidata alle mani sapienti di Anna Chinappi e Salvatore Marcia; in sala la cordialità di Michele e della moglie Angela, bravi nel creare quell’atmosfera elegante e discreta per far sentire ogni cliente come a casa propria.

A tavola piatti i cui ingredienti sono tracciabili e rintracciabili, com’ è per le varietà ittiche del basso Mar Tirreno provenienti quotidianamente dalla pescheria di famiglia, sempre e secondo la stagionalità.

Al palato i sapori di un territorio che spazia dai monti al mare, ricco di usanze che ne fanno uno dei luoghi più belli e interessanti dell’Italia centrale.
Fondamentale, da sempre, per la famiglia Chinappi, è infatti riuscire a far emergere la cultura di una terra assolutamente orgogliosa della propria tradizione, ma anche curiosa e attenta alle richieste di un mercato sempre più esigente.
Dunque un compleanno davvero unico e indimenticabile sottolineato da un menu composto da produzioni gioiello. Il Pesce di Purificato, la Pasta Cicerone del pastificio Paone, il Trombolotto di Fabio Stivali, i vini dell’Azienda agricola Artico di Aprilia e delle Antiche Cantine Migliaccio di Ponza, il rinomato pomodoro Torpedino, L’Oliva Gaeta Dop e Il dolce di Christian, sono solo alcune delle eccellenze scelte da Chinappi per continuare, con fierezza, una storia nata molti anni fa.