Minturno / Assemblea sui nuovi orari, cresce il malcontento dei pendolari

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MINTURNO – Un’assemblea che si è chiusa con un nulla di fatto, se non il forte malcontento dei numerosi pendolari presenti. Erano più di 500 le persone che oggi pomeriggio hanno partecipato all’assemblea pubblica organizzata dal Comitato Pendolari Stazione di Minturno, coordinato dal Gruppo Interassociativo Terranima e dalla Confconsumatori-Latina, presso l’aula magna del Liceo Scientifico “Leon Battista Alberti” di Minturno. Scopo dell’incontro era il confronto con Regione Lazio, Trenitalia e i cittadini, con l’illustrazione del nuovo progetto orario. Erano presenti Nicola Passanisi, segretario dell’assessore regionale alle politiche del territorio, e il sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli.

assemblea-pubblica-pendolari-minturno-4La platea si è fortemente espressa per il ritorno al vecchio orario, ma il funzionario regionale ha ribadito che per una questione tecnica non si potrà ritornare all’attuale programmazione prima di marzo. Inoltre, non è stata presa in considerazione la formulata richiesta di ulteriore implementazione di nuovi treni con collegamento diretto Minturno-Roma, né tantomeno sono state date rassicurazioni sulla possibilità, che per tutti quei collegamenti strutturati con cambio a Formia, la coincidenza prevista possa attendere l’eventuale ritardo del treno proveniente da Napoli, problematica questa che riguarda circa il 50% dei collegamenti Minturno-Roma e viceversa.

“Esprimiamo tutto il nostro dissenso per quanto sta accadendo – dichiara l’avvocato Franco Conte, presidente Confconsumatori Latina – La nuova programmazione cambia in maniera radicale i trasporti per i pendolari che si servono della stazione ferroviaria di Minturno-Scauri. La decisione sulla nuova programmazione doveva essere presa dopo aver avuto un serio confronto con le parti interessate, quindi prima dell’adozione dei nuovi orari e non dopo come sta avvenendo. Il fatto che il nuovo orario non può essere modificato è la dimostrazione lampante che tale programmazione era già prevista senza alcuna concessione ai pendolari”.

Ora l’assemblea produrrà un documento in cui sarà ribadita la volontà di ritornare al vecchio orario, protestando sul fatto che questo, qualora dovesse ritornare in vigore, non potrà esserlo prima del mese di marzo.

Giuseppe Mallozzi

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