Minturno / Treni e nuovi orari, dalla Regione dietrofront possibile

Minturno Politica

MINTURNO – Modifiche importanti ma ancora non soddisfacenti per limitare i disagi per i pendolari che quotidianamente si servono della stazione ferroviaria di Minturno-Scauri per raggiungere il posto di lavoro. Ieri mattina si è svolta l’attesissima riunione in Regione Lazio alla quale hanno partecipato l’assessore regionale alla mobilità Michele Civita, il consigliere regionale Enrico Forte, Trenitalia, Rfi e il sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli, affiancato da Franco D’Acunto in rappresentanza del Comitato Pendolari.

Da quanto emerso dall’incontro, la proposta originaria di Trenitalia avrebbe subito già una forte modifica da parte della Regione Lazio, con miglioramenti della copertura delle fasce orarie dei pendolari sulla tratta Roma-Napoli, sia di mattina che nel tardo pomeriggio. Il sindaco Stefanelli ha espresso la volontà di rappresentare le esigenze delle comunità locali, mentre l’assessore Civita si è reso disponibile ad apportare ulteriori modifiche senza compromettere il carattere generale della programmazione dei treni.

Un nuovo incontro alla Pisana è stato fissato per giovedì prossimo. Si tratterà di una riunione tecnica, nella quale si entrerà nel merito delle richieste dei pendolari e se potranno essere accolte in toto. Dalla riunione, secondo quanto riferisce il sindaco Stefanelli, risulta comunque un numero soddisfacente treni, che garantiscono collegamenti per i pendolari. Il primo cittadino ha espresso le sue perplessità, invece, in merito alla fascia oraria 10-16, che risulta molto penalizzata e per la quale saranno presentate delle controproposte in discussione sempre nell’incontro di giovedì prossimo. Tutti i dettagli dei nuovi orari saranno illustrati nella terza assemblea pubblica di domenica prossima.

“Si tratta di un compromesso – dichiara l’avvocato Franco Conte, responsabile della Confconsumatori di Latina – tra lo stato attuale e ciò che ha in mente Trenitalia. È ovvio che per noi non è soddisfacente, in quanto l’attuale situazione dei treni è già di per sé penalizzante e non sufficiente per i pendolari, che sono costretti a fare un viaggio in piedi. Noi chiediamo di potenziare il servizio di trasporto e confermiamo la manifestazione del 13 novembre per protestare contro tali decisioni”.

Infine, il caso dei nuovi orari e della soppressione di alcuni treni che penalizzerà i pendolari finisce in Parlamento. L’argomento è infatti al centro di una interrogazione presentata dal deputato del Movimento 5 Stelle Paolo Nicolò Romano e indirizzata al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Giuseppe Mallozzi

Fonte: Il Giornale di Latina